In ogni tempo l’uomo acquista effettiva consapevolezza delle proprie capacità intellettuali proprio nei momenti in cui più scarseggiano le risorse materiali.
Hermann Bengtson
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cioè in anguste situazioni si aguzza l’ingegno per soddisfare determinati bisogni(?)…-detta magari non proprio in chiave Anima ma in serratura gabbia…
Notte
tipo l’uomo primitivo che scopre il fuoco per cucinare il cibo….
non capisco perchè non me le ha pubblicate visto che sono semplici battute di spirito, brutte per carità finchè si vuole, ma solo battute!
Vabbè, amen.
Nessuna censura, cara Winah, è solo questione di tempo. Buonanotte
L’uomo non ha cercato il fuoco per cucinare… Piuttosto ha scoperto che il cibo cotto al fuoco è (forse) più gustoso ed ha imparato a gestirlo. Forse il cibo cotto è più gustoso, perché a me piace la verdura cruda. 🙂
Credo che tale consapevolezza viene acquisita anche quando scarseggiano le risorse alimentari.
Notte
mi scuso… ho pensato male… credevo fossero magari un po troppo demenziali per essere pubblicate sotto una frase di Bengstone che porta a riflettere….
..ma… era una battuta spontanea…io che della spontaneità nella vita ne ho fatto come una bandiera, come il jazz l’ha fatto dell’improvvisazione…
Già Pietro alla fine il piacere e il gusto del cibo cotto ha permesso di gestire la scoperta del fuoco da parte dell’uomo…Però mi sa che fuori dalla cucina – mmm mmm caverna – andando avanti nei secoli ne abbia distorto anche l’uso…come per es. in guerra… o sbaglio?
…Professore sono un uomo comunque eheh…
Buonadomenica!
Pietro,
mi hai fatto sorridere. In effetti.
Giorno.
hihihihhi allora scusami tu, caro Winah. Buona domenica anche a te
Winah in guerra tutto quello che può servire per difendersi/offendere viene usato… ed il pensiero corre all’uso che se ne fa dei figli in tante storie tristi di separazione… e se si riesce a distorcere il rapporto con un figlio per tali fini, vuol dire che la consapevolezza in certi momenti non riesce proprio a farsi valere…
Marina vedo che abbiamo percorso esperienze simili. Un sorriso (questo non si può banalizzare con la faccina gialla).
Buona domenica.
In effetti, in certi casi “trovare spazi” attraverso la meditazione Zen non serve, quanto una buona dose di adrenalina per decidere finalmente di rimboccarsi le maniche ed essere protagonisti della propria vita!
Il mio motto è: Se il latte si è versato, spegni il fornello, non limitarti a segnalare da lontano che il latte si è versato (c’è già il rilevatore delle fughe di gas! Non hanno ancora inventato il rilevatore di fuga del compagno/a!) Perdonatemi!
Il mio è : attento a non farti versare il latte… perchè il rivelatore delle fughe di gas e quello di prossima installazione di fuga del/della compagno/a non sono la premessa e la risorsa per comprarne altro da mettere sul fuoco…nè l’adrenalina per decidere di montare col frustino quello rimasto nel pentolino farà di te un pasticcere all’interno di una pasticceria.
(Spero non ti dispiaccia Valeria la risposta, in caso contrario perdonami, corro subito a spegnere il gas)
Notte e abbraccione
Winah,essendo una esperta di travasi di latte..trovo giusto che tu dica fai in modo che il latte non trabocchi,ma c’è sempre il rischio di passare il tempo a controllare quel povero latte che sta sul fuoco..per evitare che sfugga al controllo bollore..Un grande noia! Prigionieri del pentolino di latte sul fuoco..Il mio motto è fai attenzione ai tempi..e lascialo in pace..
si si eheh essendo donna, magari anche mamma sarai piu esperta di me che sono un uomo e coi fornelli non ho molta dimestichezza …anche se a piatti qualcosa lo so cucinare e, modestia a parte, mi dicono anche bene…
Saluti
Proviamo con: Metti la crema, togli la crema…
Mi sono persa nella pasticceria di Winah, gente.
Ci siamo: In cucina… “qui si parrà la mia nobilitate”…
Cuoco che mi guidi,
guarda la mia virtù s’ell’ è possente,
prima ch’a spegner li fornelli tu mi fidi… 😛
intanto mettete la “retina tonda para fiamme” sotto al pentolino..poi pensate bene che il latte orami è fatto con la polvere di latte (della nuova zelanda?!), purtroppo le mucche italiane sono “a spasso”.Un pensiero agli allevatori.
Forse forse dovreste passare da uno di loro e farvi dare del latte vero.E pagarlo magari IL DOVUTO.Viva le mucche italiane.
io sono per il momento passata ad alternativa vegetale.Finchè non trovo una mucca vera.
Quì in Italia il latte è tra le risorse che non scarseggiano, proprio perchè indipendente dalle capacità intellettuali dell’uomo… Mi rifiuto di pensare che le quote latte siano il frutto di un lavoro intellettuale…
Vi decidete? Cosa bolle nel mio pentolino? Polvere della nuova Zelanda..ma no Map non è la mucca Manola che fa il latte della Granarolo???? 🙂
Amalia, potresti passare al té…. ah ah ah 🙂
Sé ..Manola n° XZY32780098764321 ……