Posted on 23 ottobre, 2015 by Gabriele La Porta
In pena per un cielo infranto
per la pioggia che ci bagnerà
vado pensando alla gioia grande
che se vorremo ci prenderà.
Tra dovere ed inquietudine
esita quasta vita rude.
(È una molto grande pena
confessarlo, ora)
Qui ogni cosa odora d’erba.
Su tutto il cielo, in cielo, il volo delle rondini
ci distrae, ci fa pensare…
Io penso una speranza quieta.
Paul Eluard
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Posted on 5 ottobre, 2015 by Gabriele La Porta
… che non ti manchi mai la gioia, anzi che ti nasca in casa; e nascerà, purché essa sia dentro a te stesso. Le altre forme di contentezza non riempiono il cuore, sono esteriori e vane. E’ lo spirito che dev’essere allegro ed ergersi pieno di fiducia al di sopra di ogni evento. Credimi, la vera gioia è austera”.
Seneca
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Posted on 13 febbraio, 2015 by Gabriele La Porta
Devo molto
a quelli che non amo.
Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.
La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.
Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.
Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come una meridiana,
capisco
ciò che l’amore non capisce,
perdono
ciò che l’amore mai perdonerebbe.
Da un incontro a una lettera
passa non un’eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.
I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.
E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che trovi sui ogni atlante.
È merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.
Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.
“Non devo loro nulla” –
direbbe l’amore
sulla questione aperta.
Wisława Szymborska
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Posted on 14 dicembre, 2014 by Gabriele La Porta
Un chiaro fuoco m’abita e vedo freddamente
la violenta vita, illuminata tutta…
io non posso più amare oramai che dormendo
i suoi graziosi atti mescolati di luce.
I giorni miei, la notte, mi riportano sguardi
dopo i primi momenti di un infelice sonno,
quando sparsa nel buio è la sventura stessa,
tornano a farmi vivere, mi danno ancora occhi.
Se erompe quella gioia, un’eco che mi sveglia
ributta solo un morto, alla mia riva di carne.
E al mio orecchio sospende, il mio riso straniero
come alla vuota conchiglia un sussurro di mare,
il dubbio – sul bordo di un’estrema meraviglia,
se io sono, se fui; se dormo oppure veglio…
Paul Valéry
Filed under: Poesia | Tagged: carne, conghiglia, Fuoco, gioia, Luce, mare, morto, notte, occhi, Paul Valery, Un chiaro fuoco | 4 Comments »
Posted on 26 ottobre, 2014 by Gabriele La Porta
Il cielo è tutto azzurro
il cielo è tutto calmo
Nel cuore è quasi un urlo
di gioia
E tutto è calmo.
Sandro Penna
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Posted on 4 settembre, 2014 by Gabriele La Porta
Gioia non vidi in entrambi mondi,salvo te,
anima mia,molte meraviglie ho visto,
ma non vidi miracolo simile a te!
Dicono che sorte dei miscredenti è fuoco bruciante:ma privo del fuoco tuo
ho visto solo
Abù Lahab!
Alla finestra del cuore spesso ho accostato
l’orecchio dell’anima,molte parole ho sentito,
ma non ho sentito le labbra.
D’improvviso effondesti il favore tuo
sipra questo tuo servo,ed io non ne vedo ragione
se non la tua grazia infinita.
O eletto coppiere,o gioia degli occhi miei,
a te simigliante nessuno apparve fra gli Arabi,
nè fra i Persiani l’ho visto!
Versami tanto vino ch’io scenda giù da me stesso
perchè nell’io,nell’essere,non ho trovato che pena.
O tu che sei zucchero e latte,o tu che sei
Sole e Luna,o tu che sei madre,sei padre,
non ho parenti che Te!
O indistruttibile amore,o menestrello divino,
sei tu appoggio,sei tu riparo,
non trovo nome a te pari!
Siamo frammenti d’acciaio e
l’amor tuo è calamita,
sei origine d’ogni attrazione,
chè in me attrazione non vedo!
Silenzio, fratello, abbandona scienza e finezza;
finchè tu non parlasti finezza alcuna non vidi.
Mevlana Jalaluddin Rumi
Filed under: Poesia | Tagged: gioia, Luna, Magnete Divino, Mevlana Jalaluddin Rumi, Poesia, Sole | 3 Comments »
Posted on 22 marzo, 2013 by Gabriele La Porta

Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è partire.
[Ennio Flaiano]
Filed under: Good News | Tagged: arrivare, Flaiano, gioia, partire | 5 Comments »
Posted on 25 febbraio, 2013 by Gabriele La Porta
Che importa l’eternità della dannazione a chi ha trovato, per un attimo, l’infinito della Gioia?
Charles Baudelaire
Filed under: Citazione | Tagged: Charles Baudelaire, dannazione, gioia | 4 Comments »
Posted on 14 febbraio, 2013 by Gabriele La Porta
Se parlassi le lingue degli uomini
e anche quelle degli angeli,
ma non avessi l’Amore,
sarei come un bronzo che risuona
o un cembalo che tintinna.
E se anche avessi il dono della profezia
e conoscessi tutti i misteri,
se possedessi tutta la scienza
e una fede così forte da trasportare le montagne,
ma non avessi l’Amore, non sarei nulla.
E se anche distribuissi tutti i miei averi ai poveri
e dessi il mio corpo per esser bruciato,
ma non avessi l’Amore, non mi servirebbe a nulla.
L’Amore è paziente e generoso.
L’Amore non è invidioso, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio.
L’Amore è rispettoso,
non cerca il proprio interesse,
non cede alla collera, dimentica i torti.
L’Amore non gode dell’ingiustizia, la verità è il suo fine e la sua gioia.
L’Amore tutto scusa, di tutti ha fiducia, tutto sopporta, mai perde la speranza.
L’Amore non avrà mai fine.
Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.
La scienza è imperfetta, la profezia limitata,
ma verrà ciò che è perfetto ed esse scompariranno.
Tre sole cose dunque rimangono:
la fede, la speranza e l’Amore.
Ma più grande di tutte è l’Amore.”
Paolo di Tarso – Inno all’Amore
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Posted on 24 gennaio, 2013 by Gabriele La Porta
Gli amanti, quando finalmente si scoprono, diventano eterni. Il tempo gioca sempre a separarli e loro sorridono, anche se amaramente, perché sanno che riusciranno sempre a ritrovarsi. Malgrado ciò, ogni volta si salutano come se fosse l’ultima, cercando d’imprimere dentro di se tutto ciò che appartiene all’altro: l’ultimo tocco, l’ultimo sguardo ed infine l’eterna promessa di rinascere per ritrovarsi. Forse non basterà una vita, forse nemmeno cento. Forse queste vite racchiuderanno soltanto solitudine e sofferenza, ma questo non basta a scoraggiare la loro speranza. Il loro esistere coincide con il loro ritrovarsi.
Il resto rimane privo di senso fino a quando non si ricongiungono. E allora sia! La vita, il sogno di ritrovarsi.
(Marilena Parrinello)
Filed under: Amore, Citazione, Emozione, Liriche del cuore, Poesia | Tagged: Amanti, Amore, anime, eternità, gioia, Gli amanti, Marilena Parrinello, ritrovarsi, sempre, separazione | Leave a comment »
Posted on 24 gennaio, 2013 by Gabriele La Porta
INNAMORATEVI!!! Se non v’innamorate è tutto morto. Vi dovete innamorare e diventa tutto vivo e si muove.
Dilapidate la gioia, sperperate l’allegria… Siate tristi e taciturni con esuberanza. Fate soffiare in faccia alla gente la felicità! Per trasmettere la felicità bisogna essere felici… E per trasmettere il dolore bisogna essere… Felici!
Siate felici. Dovete patire, stare male, soffrire. Non abbiate paura a soffrire, tutto il mondo soffre… E se non avete i mezzi non vi preoccupate tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto.
Roberto Benigni, “La tigre e la neve”
Filed under: Amore, Bello, Bene, Cinema, Citazione, Pensieri Liberi | Tagged: Amore, dolore, Felicità, gioia, innamoratevi, La tigre e la neve, Roberto benigni, sofferenza | 5 Comments »
Posted on 23 gennaio, 2013 by Gabriele La Porta
Mi sono messa a immaginare come mi sarebbe piaciuto vivere quel momento. Mi sarebbe piaciuto essere piena di gioia, curiosa, felice. Vivere intensamente ogni istante, dissetarmi con l’acqua della vita. Avere di nuovo fiducia nei sogni. Essere capace di lottare per ciò che desideravo. Avere un uomo che mi amava.
Si, era davvero questa la donna che avrei voluto essere e che, all’improvviso, compariva e si trasformava in me.
Ho sentito la mia anima inondata della luce di un Dio, o di una Dea, in cui non credevo più. E ho percepito che, in quel momento, l’Altra abbandonava il mio corpo e si sedeva in un angolo della piccola camera. Io guardavo la donna che ero stata sino ad allora: era debole, ma fingeva di essere forte. Aveva paura di tutto, ma diceva a se stessa che non si trattava di paura, bensì della saggezza di chi conosce la realtà. Costruiva pareti intorno alle finestre da cui penetrava la gioia del sole, affinché i suoi mobili non si sbiadissero.
Ho visto l’Altra seduta nell’angolo della camera, fragile, stanca, delusa. Controllava e schiavizzava quello che avrebbe dovuto essere sempre libero: i sentimenti. Tentava di giudicare l’amore futuro in base alla sofferenza passata.
L’amore è sempre nuovo. Non importa che amiamo una, due, dieci volte nella vita: ci troviamo sempre davanti a una situazione che non conosciamo. L’amore può condurci all’inferno o al paradiso, comunque ci porta sempre in qualche luogo. È necessario accettarlo, perché esso è ciò che alimenta la nostra esistenza. Se non lo accettiamo, moriremo di fame pur vedendo i rami dell’albero della vita carichi di frutti: non avremo il coraggio di tendere la mano e di coglierli. È necessario cercare l’amore là dove si trova, anche se ciò potrebbe significare ore, giorni, settimane di delusione e tristezza.
Perché, nel momento in cui partiamo in cerca dell’amore, anche l’amore muove per venirci incontro.
E ci salva.
(Paulo Coelho – Sulla sponda del fiume piedra mi sono seduta e ho pianto)
Filed under: Amore, Citazione, Emozione, Letteratura, Pensieri Liberi, Riflessione | Tagged: Amore, cogliere, conoscere, delusione, gioia, inferno, paradiso, Paulo Coelho, salvezza, sentimento, Sulla sponda del fiume piedra mi sono seduta e ho pianto, tristezza | 7 Comments »
Posted on 13 gennaio, 2013 by Gabriele La Porta
“…è la gioia a creare bellezza, e se sei innamorato della vita, la gioia viene da sola”.
Ermanno Olmi
Filed under: Citazione | Tagged: Bellezza, Ermanno Olmi, gioia, vita | 7 Comments »
Posted on 10 gennaio, 2013 by Gabriele La Porta
Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi sarò contento.
… A che serve essere tristi, a che serve?
Perché soffia un vento cattivo?
Perché dovrei dolermi oggi del domani?
Forse il domani è buono
Forse il domani è chiaro.
Forse domani splenderà ancora il sole
E non vi sarà motivo di tristezza.
Da domani sarò triste, da domani.
Ma oggi, oggi sarò contento.
A e ogni amaro giorno dirò:
“Da domani sarò triste. Oggi no”
(muro del ghetto di Varsavia nel 1941)
Filed under: Citazione, Pensieri Liberi, Riflessione | Tagged: Felicità, gioia, tristezza | 15 Comments »
Posted on 31 dicembre, 2012 by Gabriele La Porta
Tanti auguri per un 2013 pieno di gioia, amore e serenità da tutti noi.
Gabriele, Clara, Michele, Egidio
Filed under: Good News | Tagged: 2013, Amore, auguri, Clara, Egidio, Gabriele, gioia, Michele, serenità | 48 Comments »
Posted on 2 ottobre, 2012 by Gabriele La Porta
Posted on 19 giugno, 2012 by Gabriele La Porta
“Ogni gioia è destinata a chi è in cuore contento: per chi porta sempre il copricapo, il cielo è fatto d’ombra.”
Proverbio cinese
Filed under: Pensieri Liberi | Tagged: Cielo, cinese, contento, copricapo, Cuore, gioia, Ombra, proverbio | 4 Comments »
Posted on 1 giugno, 2012 by Gabriele La Porta
Camminavo su sentieri infidi
dolorosamente incerto.
E le tue care mani mi guidarono.
pallido un debole presagio d’alba
riluceva all’orizzonte lontano:
il tuo sguardo fu il mattino.
Nessun altro rumore che il suo passo
sonoro incoraggiava il viaggiatore.
La tua voce mi disse: Vai avanti!.
Il mio cuore timoroso, oscuro,
piangeva solo sulla triste via:
l’amore, delizioso vincitore,
ci ha riuniti nella gioia.
Paul Verlaine
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: alba, Amore, Camminavo su sentieri infidi, gioia, incerto, mani, mattino, orizzonte, Paul Verlaine, Poesia, triste, Via, vincitore | 4 Comments »
Posted on 23 febbraio, 2012 by Gabriele La Porta
Fantasma tu giungi,
tu parti mistero.
Venisti, o di lungi?
Ché lega già il pero,
fiorisce il cotogno
laggiù.
Di cincie e fringuelli
risuona la ripa.
Sei tu tra gli ornelli,
sei tu tra la stipa?
Ombra! Anima! Sogno!
Sei tu…?
Ogni anno a te grido
con palpito nuovo.
Tu giungi: sorrido;
tu parti: mi trovo
due lagrime amare
di più.
Quest’anno… oh! Quest’anno,
la gioia vien teco:
già l’odo, o m’inganno,
quell’eco dell’eco;
già t’odo cantare
Cu… cu.
Giovanni Pascoli
Filed under: Poesia | Tagged: Anima, anno, cantare, Canzone d'aprile, cincie, eco, fringuelli, gioia, Giovanni Pascoli, Ombra, sogno | 35 Comments »
Posted on 27 dicembre, 2011 by Gabriele La Porta
Ondeggia, oceano nella tua cupa
E azzurra immensità
A migliaia le navi ti percorrono invano;
L’uomo traccia sulla terra i confini,
Apportatori di sventure,
Ma il suo potere ha termine sulle coste,
Sulla distesa marina
I naufragi sono tutti opera tua,
È l’uomo da te vinto,
Simile ad una goccia di pioggia,
S’inabissa con un gorgoglio lamentoso,
Senza tomba, senza bara,
Senza rintocco funebre, ignoto.
Sui tuoi lidi sorsero imperi,
Contesi da tutti a te solo indifferenti
Che cosa resta di Assiria, Grecia, Roma, Cartagine?
Bagnavi le loro terre quando erano libere e potenti.
Poi vennero parecchi tiranni stranieri,
La loro rovina ridusse i regni in deserti;
Non così avvenne, per te, immortale e
Mutevole solo nel gioco selvaggio delle onde;
Il tempo non lascia traccia
Sulla tua fronte azzurra.
Come ti ha visto l’alba della Creazione,
Così continui a essere mosso dal vento.
E io ti ho amato, Oceano,
E la gioia dei miei svaghi giovanili,
Era di farmi trasportare dalle onde
Come la tua schiuma;
Fin da ragazzo mi sbizzarrivo con i tuoi flutti,
Una vera delizia per me.
E se il mare freddo faceva paura agli altri,
A me dava gioia,
Perché ero come un figlio suo,
E mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine,
E giuravo sul suo nome, come ora.
Lord Byron
Filed under: Poesia | Tagged: Creazione, figlio, freddo, gioco, gioia, Lord Byron, mare, nome, oceano, onde, ondeggia, schiuma, vento | 4 Comments »
Posted on 7 ottobre, 2011 by Gabriele La Porta
Che giovinezza nova, che lucidi giorni di gioia
per la cerula effusa chiarità de l’aprile
cantano le campane con onde e volate di suoni
da la città su’ poggi lontanamente verdi!
Da i superati inferni, redimito il crin di vittoria,
candido, radïante, Cristo risorge al cielo:
svolgesi da l’inverno il novello anno, e al suo fiore
già in presagio la messe già la vendemmia ride.
Ospite nova al mondo, son oggi vent’anni, Maria,
tu t’affacciasti; e i primi tuoi vagiti coverse
doppio il suon de le sciolte campane sonanti a la gloria:
ora e tu ne la gloria de l’età bella stai,
stai com’uno di questi arboscelli schietti d’aprile
che a l’aura dolce dànno il bianco roseo fiore.
Volgasi intorno al capo tuo giovin, deh, I’augure suono
de le campane anch’oggi di primavera e pasqua!
cacci il verno ed il freddo, cacci l’odio tristo e I’accidia,
cacci tutte le forme de la discorde vita!
Giosué Carducci
Filed under: Poesia | Tagged: accidia, Aprile, campane, Cristo, gioia, giorni, Giosuè Carducci, giovinezza, Maria, Pasqua, Primavera, Sabato Santo | 2 Comments »
Posted on 13 giugno, 2011 by Gabriele La Porta
In quel preciso momento l’uomo si disse:
che cosa non darei per la gioia
di stare al tuo fianco in Islanda
sotto il gran giorno immobile
e condividerlo adesso
come si condivide la musica
o il sapore di un frutto.
In quel preciso momento
l’uomo le stava accanto in Islanda.
Jorge Luis Borges
Filed under: Amore, Emozione, Poesia | Tagged: frutto, gioia, giorno, immobile, Islanda, Jorge Luis Borges, musica, Nostalgia del presente, Uomo | 17 Comments »
Posted on 25 aprile, 2011 by Gabriele La Porta
Il vero amore non è solo un sentimento positivo, è anche una forza fantastica per elevarsi, e per permettere al partner di crescere ed evolversi verso il meglio di se stesso. Un amore degno di questo nome consente all’altro di realizzarsi, non di distruggersi. Conduce verso la gioia, la conoscenza di sé, l’apertura al mondo e a quella sensazione di essere in grado di godere della felicità. Certo, la felicità non si conquista solo nell’ambito di una relazione, per fortuna. Ma non possiamo non considerare l’aspetto aberrante di una relazione che in pochi mesi ci provoca mortificazione, perdita di fiducia in noi stessi, contrasti e annullamento dell’Io.
Isabelle Nazare-Aga
Filed under: Amore, Psiche | Tagged: annullamento, gioia, Isabelle Nazare-Aga, partner, perdita fiducia, sentimento positivo, vero amore | 24 Comments »
Posted on 12 febbraio, 2011 by Gabriele La Porta
L'”Io” che fluttua lungo l’onda del tempo
Guardo a distanza .
Con la polvere e l’acqua,
Col frutto e il fiore,
Col Tutto egli irrompe avanti.
Si trova in superficie,
Lanciato dalle onde e danzando al ritmo
Della gioia e della sofferenza.
La più piccola perdita lo fa soffrire,
La più piccola ferita lo offende –
Lo vedo da lontano.
Questo “Io” non è il mio Io reale,
Io sono ancora dentro di me,
Non fluttuo sulla corrente della morte.
Sono libero, senza desiderio,
Sono pace, sono illuminato,
Lo vedo da lontano.
Rabindranath Tagore
Filed under: Poesia, Sophia | Tagged: acqua, gioia, Io, onda, polvere, sofferenza, tempo | 5 Comments »
Posted on 8 febbraio, 2011 by Gabriele La Porta
La sua magia risvegliava un desiderio languido in tutti gli esseri che sfiorava. Gioiosamente li invitava a unirsi in coppia.
Ginette Paris
Filed under: Eros, Mito | Tagged: coppia, Desiderio, gioia, Magia | 9 Comments »
Posted on 4 febbraio, 2011 by Gabriele La Porta
A cui devo la gioia palpitante
Che tiene desti i miei sensi nella veglia,
E il ritmo che governa il riposo nel sonno,
Il respiro comune
Di due che si amano, e i corpi
Profumano l’uno dell’altro,
Che pensano uguali pensieri
E non hanno bisogno di parole
E si sussurrano uguali parole
Che non hanno bisogno di significato.
L’irritabile vento dell’inverno non potrà gelare
Il rude sole del tropico non potrà mai disseccare le rose
Nel giardino di rose che è nostro ed è nostro soltanto
Ma questa dedica è scritta affinché altri la leggano
Sono parole private che io ti dedico in pubblico.
Thomas Stearns Eliot
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: corpi, gioia, parole, pensieri, rose, sensi, sonno, veglia | 2 Comments »
Posted on 28 dicembre, 2010 by Gabriele La Porta
Intera, nel mattino, giorno a giorno,
per me: completa, corpo e anima
– fiore chiuso di nuovo con l’aurora,
col suo profumo stretto in sé,
barca tornata al porto, con il sole,
dalla pesca notturna in mare aperto,
con la vela piegata -,
mentre mi fai con gioia – per me intera -,
come regina buona, tra sorrisi dimentichi del regno,
il regalo del sonno!
Juan Ramon Jiménez
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: Amore, Anima, aurora, corpo, gioia, giorno, Juan Ramon Jimenez, mare, mattino, profumo, regno, Sole, sonno, sorrisi, vela | 8 Comments »
Posted on 27 dicembre, 2010 by Gabriele La Porta
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, è vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, è vero?
Nell’amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
Paul Verlaine
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: Amore, corazza, Destino, gioia, legame, Mondo, Paul Verlaine, sera, tenerezza | 4 Comments »
Posted on 12 dicembre, 2010 by Gabriele La Porta
Voi pregate nelle angustie e nel bisogno; ma io vorrei che pregaste anche nella gioia piena e nei giorni dell’abbondanza. Poiché che altro è la preghiera se non l’espansione di voi stessi nell’etere vivente?
Kahlil Gibran
Filed under: Anima ed eredità psichica, Sophia | Tagged: Abbondanza, angustie, bisogno, etere vivente, gioia, Preghiera | 9 Comments »
Posted on 1 dicembre, 2010 by Gabriele La Porta
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
Pablo Neruda
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: Amore, gioia, Mondo, noi, Pablo Neruda, piangere, Ricordo, ridere, Sole, vivere | 12 Comments »
Posted on 12 novembre, 2010 by Gabriele La Porta
Il silenzio è l’araldo più perfetto della gioia: sarei ben poco felice se fossi capace di dire quanto.
William Shakespeare
Filed under: Shakespeare | Tagged: gioia, silenzio, William Shakespeare | 14 Comments »
Posted on 11 novembre, 2010 by Gabriele La Porta
Un notte le farfalle si riunirono
in assemblea, volevano conoscere
che cosa fosse una candela. E dissero:
“Chi andrà a cercar notizie su di essa?”
La prima andò a volare intorno a un castello
e da lontano, dall’esterno vide
una luce che brillava. Tornò
e con parole dotte la descrisse.
Ma una saggia farfalla – presiedeva
lei l’assemblea – le disse:
“Tu nulla sai”.
Ed un’altra partì, si avvicinò
arrivò sino a urtare nella cera.
Nei raggi della fiamma fece svoli.
Tornò, raccontò quello che sapeva.
Ma la farfalla saggia disse: “Tu,
tu nulla più della prima hai conosciuto”.
Un terza si mosse infine, ed ebbra entrò
battendo le ali forte nella fiamma
tese il corpo alla fiamma, l’abbracciò
in essa si perdette piena di gioia
avvolta tutta nel fuoco, di porpora
divennero le sue membra, tutte fuoco.
E quando di lontano la farfalla
saggia la vide divenuta una
cosa sola con la candela, e tutta luce
disse: “Lei sola ha toccato la meta, lei sola sa”.
Chi più di sé è dimentico
quello tra tutti sa.
Finché non oblierai
il tuo corpo, la tua anima,
che cosa mai saprai
dell’Amata?
Attar
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: ali, amata, Amore, Anima, Attar, castello, corpo, farfalle, fiamme, Fuoco, gioia, Luce | 6 Comments »
Posted on 10 novembre, 2010 by Gabriele La Porta
Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un sognatore vagabondo.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre
credi al grano, alla terra, al mare,
ma prima di tutto credi all’uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri,
ma prima di tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca,
dell’astro che si spegne,
dell’animale ferito che rantola,
ma prima di tutto senti la tristezza
e il dolore dell’uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra;
l’ombra e la luce ti diano gioia,
ma soprattutto, a piene mani,
ti dia gioia l’uomo!
Nazim Hikmet
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: animale, astro, gioia, grano, libri, Luce, macchine, mare, Nazim Hikmet, Nuvole, Ombra, padre, ramo, Terra, Uomo, vagabondo | 3 Comments »
Posted on 11 ottobre, 2010 by Gabriele La Porta
Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.
Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…
Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.
Pablo Neruda
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: Amore, corpo, gioia, noi, Pablo Neruda, piangere, ridere, Sole, vivere | 15 Comments »
Posted on 24 settembre, 2010 by Gabriele La Porta
Nel silenzio della notte
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
Charles S. Lawrence
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: Amore, aurora, Charles S. Lawrence, Cuore, dolore, firmamento, gioia, notte | 10 Comments »
Posted on 10 settembre, 2010 by Gabriele La Porta
Ho perdonato gli errori quasi imperdonabili,
ho provato a sostituire persone insostituibili.
E dimenticato persone indimenticabili.
Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch’io ho deluso.
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte!
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto.
Ho telefonato solo per ascoltare una voce.
Io sono di nuovo innamorato di un sorriso.
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto!
E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene. Vivi!
È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La vita è troppo bella per essere insignificante!
Charles Chaplin
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Posted on 28 giugno, 2010 by Gabriele La Porta
E un adolescente disse:
Parlaci dell’Amicizia.
E lui rispose dicendo:
Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E’ il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
E’ la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l’amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell’amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall’amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro scopo che l’approfondimento dello spirito.
Poiché l’amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l’amico vostro.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte ?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell’amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Kahlil Gibran
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Posted on 17 giugno, 2010 by Gabriele La Porta
Se dovessi inventarmi il sogno
del mio amore per te
penserei a un saluto
di baci focosi
alla veduta di un orizzonte spaccato
e a un cane
che si lecca le ferite
sotto il tavolo.
Non vedo niente però
nel nostro amore
che sia l’assoluto di un abbraccio gioioso.
Ada Merini
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Posted on 16 giugno, 2010 by Gabriele La Porta
Intrepido si lancia ad occhi chiusi il cuore
nel burrone dell’Amore…
La sensazione è prorompente, quasi sublime,
nel sentire vincere, con la sua sola gravità,
ogni azione opposta.
È un volo in caduta libera…
Le ali della gioia si dispiegano
bramose di assaporare nell’attimo infinitesimo
tutto il caldo e nitido godimento del momento,
che nella sua innata innocenza nascitura,
travolge i sensi…
“Oh mio cuore quanta pena doveste patire
alla fine del volo…
ma in compenso appena prima
del sopraggiungere della morte,
mi è bastato guardare
il Vostro gaudioso sorriso,
il più vero di tutta una esistenza,
per comprendere
che Voi avete posseduta,
anche solo per un istante sfuggente,
la reale felicità
che rende infinito
quell’unico attimo di vita,
che Voi stesso,
oh mio impavido cuore,
attendevate sospirante
e ormai diffidente
dai tempi lontani e freddi
della Vostra innocente nuda giovinezza”.
Teresa Marino
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Posted on 15 giugno, 2010 by Gabriele La Porta
Nel piacere si esprime in tutta la sua forza la natura, e manifesta la positività del suo espandersi. E nel godimento, nella gioia, noi proviamo questo irrompere in noi del torrente di delizia, la cui esaltata fruizione è, appunto, il paradiso…
Eugenio Garin
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