A Carpegna, “L’Amore e le sue Follie”

Gabriele La Porta Egidio Senatore CarpegnaGiulietta aveva già capito che non c’è nulla più forte dell’amore. Qualsiasi cosa accada, l’amore va sempre osannato, altrimenti l’aura degli amanti sarà annientata dalla crudeltà di chi non ha il cuore aperto.
Shakespeare aveva individuato nelle tenerezze del cuore l’ultima difesa nei confronti di una società egoica e mai sognante. Mille volte meglio rischiare la vita piuttosto che rinnegare Afrodite.
Lentamente lasceremo le acque gelide per immergerci nel mondo a latere, quello che non si vede, ma che si sente.
Quasi un “desioso martirio”, seguace degli dèi dalle eterne promesse… a Paestum un tuffatore silente ritrova l’unione con l’universo. Gli dèi sorridono, ricordando a tutti l’eternità del bacio degli amanti, come ci insegna Giordano Bruno: la morte è costretta ad indietreggiare sempre, perché “un’unica forza, l’amore, unisce infiniti mondi e li rende vivi”.

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15 Risposte

  1. Bellissima iniziativa. L’amore deve tornare protagonista anche del nostro tempo, avvelenato da odi, conflitti e troppo sangue.
    Gentile Gabriele, ammiro molto il suo lavoro, apprezzo e condivido i contenuti positivi di questo blog. Le chiedo, se potrei inviale qualche brano, o poesia per una eventuale pubblicazione. La saluto cordialmente. Giuseppina D’Amato.

  2. LA ROSA SEGRETA di William Buttler Yeats

    Rosa inaccessibile, più segreta e inviolata, nell’ora mia suprema avvolgimi: dove chi ti cercò nel santo sepolcro o nel tino, dimora oltre l’inquieto tumulto
    dei sogni sconfitti: sprofondati tra palpebre pallide, grevi di sonno, uomini hanno dato nome alla bellezza […]
    Quando saran soffiate per il cielo le stelle come faville soffiate da forgia e moriranno? È davvero venuta la tua ora, soffia il tuo gran vento, rosa inaccessibile, la più segreta e inviolata?

  3. AD AFRODITE

    O eterna Afrodite, figlia di Zeus,
    dal variopinto trono, tu che ordisci inganni;
    o veneranda, ti prego, non domar con affanni e dolori
    l’animo mio,

    ma vieni qui; se anche altra volta
    esaudisti la mia preghiera, da lontano
    udendo la mia voce; lasciata la casa del padre
    giungesti

    sopra il carro d’oro. Belli ti portavan
    veloci passeri sulla nera terra,
    fitte battendo, per l’aere azzurro,
    le ali.

    E presto giunsero. Tu, o beata, sorridendo
    nel volto immortale, chiedesti perché
    ancora ho sofferto, e per quale cagion ancora
    t’invoco,

    e cosa l’animo mio inquieto più brama:
    – Chi devo ancora persuadere che conduci
    al tuo amore? Chi ti offende,
    o Saffo?

    Ché se ti fugge, presto t’inseguirò,
    se non accetta doni, anzi ne donerà,
    se non t’ama, pur non volendo, presto
    t’amerà. –

    Vieni a me anche ora; liberami dai penosi
    affanni; tutto ciò che l’animo mio
    desidera che si compia per me, compi.
    Aiutami.

    Complice la dea Afrodite, Saffo per prima enuncia la legge per cui chi ama deve essere riamato. La stessa sintetizzata da Dante in un celeberrimo verso del V dell’Inferno: «amor ch’a nullo amato amar perdona»

    BUONDI A LEI,PROF E A TUTTA LA CASA-BLOG… 🙂 ^_^

  4. Cara Giuseppina, certo mandi pure. La ringrazio per il suo apprezzamento. Gabriele

  5. Non so se la poesia andava inviata in questo spazio, oppure tramite e-mail. Ad ogni, modo lascio il mio recapito di posta elettronica. Buona giornata. Giuseppina.

    pinadama@libero.it

    Immagine

    Semantica dell’amore

    Ài, Eros
    Nell’antico Catai
    Ellenico amore
    Italico amante.

    A te canto.

    Bă, pianta odorosa
    Fanciulla della quarta luna
    Bā, giglio sublime
    Giunco profumato di bellezza.

    Chén, stella all’alba
    Chūn, mia primavera
    Sciogli il mio cuore
    Come neve l’amore.

    Ài, Amore
    Candore di purezza
    Lussureggiante bianchezza
    Affabile amica.

    Bā, oscuro oracolo
    Delle mutazioni
    Bā, parola degli Otto
    Immortali del Tao.

    Chén, mia tempesta di sabbia
    Polvere mortale
    Chūn, mia gioiosa vita
    Più che pulviscolo fuggevole.

    Chéng, luce chiara
    Sentiero tra i campi
    Gao, felice amante
    Mio faro sulla costa.

    Āi, dolore
    Gemito, lamento
    Àn, fiume sotterraneo
    Gē, canto d’amore fluente.

    Chén, astro del mattino
    Evanescente polvere siderale
    Chūn, desiderata primavera
    Fuggevole gioia.

    Ài, vinci dell’arsura
    Il terribile demone
    Dissetami gelido ruscello
    Di neve all’ottava luna.

    Xiá, rigogliosa ginestra
    Di chiara purezza vestita
    Bagliore rosseggiante
    Fulva d’aurora e di sera.

    Xiá, nube rubino al tramonto
    Lontana e vicina
    Come illusione d’amante
    Ad occhi aperti sognante.

    Xiá, mia imperfetta
    Perfezione di pelle di giada
    Bagliore distante
    Mia vicina, intoccabile amata.

    A te canto.

    “Semantica dell’amore” 2013, Giuseppina D’Amato.

    La composizione poetica nasce da un gioco semantico intorno al linguaggio d’amore cinese.

  6. La foto che postato qui è il soffiitto del duomo si Siena da cui fori entra luce e dal basso si può notare questa forma bellissima di rosa color oro da cui filtra il la luce del sole.L’ opera è stata chiamata:
    la porta del cielo
    si apre

  7. Carissima, va bene anche in questo spazio. Grazie per questo tuo bel componimento. Gabriele

  8. Gentile Gabriele, grazie a lei per la disponibilità. Il prossimo brano lo invierò al suo indirizzo di posta elettronica. Le auguro una buona sera. Giuseppina.

  9. Va bene. L’aspetto. Buona serata anche a lei. Gabriele

  10. Grazie. A presto. Giuseppina.

  11. …Zigzagare destrutturando, un passo e dopo un altro, ricongiungere e poi ricominciare.

  12. Carissimo Professore sono rientrato da poco da una permanenza a Roma di circa dieci giorni, mi spiace non aver portato alcunché di comp. o cell. x poterle scrivere, magari prendere parte a qualche incontro da lei organizzato! Mi avrebbe fatto tanto piacere sentirla, anche per altro… sempre in ambito “Anima”! Un caro saluto a lei, Buona Domenica. e, non è detto che non debba ritornarci. …

  13. Carissimo, fammi sapere quando tornerai a Roma. Ti abbraccio forte. Gabriele

  14. Lo farò, con infinito piacere…. Grazie Professore, buona giornata a lei. 😉

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