Cari Amici della Via del Cuore, vi lascio Maria Allo e il suo omaggio ad Alda Merini:
…questi versi di Alda hanno avuta la capacità di coinvolgermi profondamente…
“Il poeta deve provare di tutto
prima di poter scrivere;
il poeta è come plasma puro
sopra cui Dio imprime a volte
le proprie contraddizioni.”Da “Destinati a morire” Lalli Ed. 1980 di Alda Merini
Stefano Fiorelli,docente di psicopatologia all’Università di Milano che ha avuto in cura la poetessa per cinque anni nella prefazione dice di lei : “…questa donna pare staccata in due, da una parte la sua vita quasi completamente anonima, chiusa in un guscio di tragica sofferenza, dall’altra l’esplosione della sua lirica, davvero bella, davvero infinita. Ho anche pensato leggendo la Merini al caso Virginia Woolf. Due anime tormentate, ma se l’una aveva almeno un’alcova in cui custodire i suoi angosciosi segreti, la Merini non può, data la sua precaria condizione di vita tacere,quanto l’affligge, lo deve per forza dire, dichiarare, dichiarare al lettore”
Namastè
Filed under: Anima ed eredità psichica, Interagiranime, Poesia, Psiche | Tagged: Alda Merini, Dio, Poesia, poeta, Stefani Fiorelli, Virginia Woolf |
Versi di una meraviglia pura!
Credo che se un poeta o uno scrittore vogliano trasmettere al lettore emozioni, sogni ad occhi aperti oppure la possenza di un dolore, di una speranza insomma qualsiasi sentimento essi vogliano descrivere, devono in qualche modo averlo provato: qualisi sia il vissuto che si desidera descrivere e trasmettere al lettore, questo nella sua interezza deve essere parte vissuta del loro vissuto!
Ritengo che solo provando certe emozioni e certi sentimenti, pur nella loro contradditorietà, si possa almeno tentare di descrivere queste esperienze così intime e personali: e questo ultimo passo, quello di mettere nero su bianco le esperienze e le emozioni vissute e provate, è il passo più difficile.
Io vorrei dare un grazie di cuore a tutti quei poeti e scrittori che, riescendo in questa straordinaria impresa introspettiva, riescono con i loro versi o con i loro libri anche solo per qualche minuto ad entrare in noi, nel nostro cuore e nella nostra anima. Forse in questi eterni istanti sentiamo che qualcuno comprende appieno la nostra essenza, spesso in questi eterni istati quel qualcuno riesce a colgliere i nostri snetimenti e le nostre stesse contraddizioni meglio di noi stessi o tanta superciale gente che ci è vicino ed a cui non interessa entare in sintonia con l’anima del suo interlocutore del momento.
In un mondo di superficialità, banalità ed indifferenza leggere dei versi e trovare che in essi ri-troviano anche una parte di noi stessi è una grande cosa!
Non siamo soli in questo grande Universo: ecco la sensazione che provo quando mi accade questa straordinaria magia!
La poesia è magia!!
Baci Bea
Oddio quanto tempo…e quante lune…e quanti soli…
Da quanto non scrivo più agli amici del blog?
Me lo sono chiesto, ripetuto, suonato, cantato, deliziato…
Ma non temete…vi sono sempre stato vicino, ho sempre letto quotidianamente (quasi) ogni intervento.
Ma ora sono di nuovo qui.
Vi lascio un pensiero.
Cari amici,
non abbiate paura.
Non disperdetevi in volute di quieta rassegnazione.
Non mischiatevi al fango e al gelo: siate edere profumose
ed eterne.
Stringetevi al muro con tutta la forza
che incontrate.
E quando anche la carne
sarà consumata
e il sangue
quasi immobile
voi germogliate,
ridate speranza.
Non abbiate timore.
La giostra è invertita
ed anche i cavalli sorridono.
Vedete, è dal fondo del buio
che risaliamo.
Da qui nasce la bellezza.
Non abbiate timore
d’urlare la vita.
Da qui nasce la dolcezza.
Gridate l’amore ma ad alta voce.
Resistete.
E anche tu, mio amore,
aspettami senza paura.
Non vedi che già ti sfioro,
sfuggenti, le mani?
Sei un sorso dell’anima.
Della luna siamo figli
e alla luna ululiamo,
torniamo,
dolcissimi cani.
Moreno
Che la poesia unisca le anime a livelli e dimensioni diverse è ormai chiaro. Maria, poetessa delicata e sensibile ha sentito quanto fosse intenso il richiamo dei versi della Merini.
Quando scrissi “Se la follia” cercando di spiegare a me stessa il motivo per cui ne scrivessi anch’io, qualcuno la sentì vicina a “Pensiero” della grande Alda.
Con mia grande sorpresa
Eccola:
Se la follia ispira una mente in tal maniera
da renderla sottile e riflettente
acuminata e ancora dolce e tesa
ad accogliere il mondo
se la follia parla attraverso le lacrime rapprese
e tappa falle nella carena viva
di un veliero splendente
e non lo fa affondare
allora la follia è madre della mente geniale
del cuore che non cede agli insulti del tempo
della vita preziosa che si affida
alla memoria per sopravvivere
e dal futuro si distanzia con piegate ali
raccolte a protezione di quella tenerezza
delle morbide carni in cui le offese
hanno lasciato solchi e cicatrici…
e lei non dice che l’ aspetto minimo
del suo antico dolore.
Grazie, Gabriele, per l’impegno che metti nel dare visibilità alla Poesia.
cristina
Grazie MAria
ADA rimarrà sempre nei nostri cuori
naddeo rosario
“Amico,ho visto ieri la tua anima dentro i tuoi occhi e mi sono sentita viva.Troppo tempo erano rimasti sepolti il mio sangue, e la mia fantasia,Ma ho visto, vi ho letto anche della pietà, pietà buona umana,pietà che può avere una madre per suo figlio e in un modo deludente e strano e ne ho puanto.Era forse un pianto di sollievo, di gioia, matura non soTu hai detto che sono una mistica,…”A.Merini da Lettera a Gentilucchi
Rosario, dici bene, perchè il ciclo della poesia non si arresta, anche se la persona fisica rimane assente,dimenticata chissà dove….
Maria Allo
ah, cari amici…dimenticavo…approfitto (scusate se mi prendo questa libertà ed usufruisco di questo “giardino profumoso”) di questo spazio…se vi va di ascoltare una mia canzone… è un brano d’amore e di protesta
Caro Moreno,
dove eri finito? Grazie per i versi!
Moreno carissimo,
ma dove eri finito???
Proprio qualche giorno fa pensavo a te.
Lo sai che ci sei mancato tanto, tu e la tua poesia.
Sono felice che tu sia di nuovo qui con noi!!
Un grande grande abbraccio Bea
Caro Moreno,
grazie, grazie, grazie!
carissima Bea, carissimo Gabriele ed amati voi tutti…
Già..dove ero finito? Me lo sono chiesto anch’io…
Anche voi mi siete mancati, come amici nelle notti d’estate.
Ma ora sono qui…rispondo presente e respiro quest’aria di salvezza.
Grazie Gabriele per aver pubblicato il post con il mio brano. Spero vi piaccia. La musica mi ha sempre sfamato l’anima.
Un abbraccio lento e sentito
Un abbraccio lento anche a te, caro Moreno!
Cara Cristina, grazie!
E grazie anche dei versi!
MORENO, MORENO, MORENO…SEI INDISPENSABILE PER TUTTI NOI..TI ASPETTIAMO IL 17 FEBBRAIO A ROMA!
TASSATIVAMENTE E’ RICHIESTA LA TUA PRESNZA SEI IL NOSTRO ANGELO DEL CUORE
PER INFO naddeo@alice.it
…NON ABBANDONARCI
UN ABBRACCIO DI LIBERTA’
IL VIANDANTE
Rosario…che dire…mi fai commuovere…
Anche tu sei indispensabile per tutti noi, per questo canto di anime…
Farò di tutto per esserci (come non farlo, se me lo chiede il viandante…)
Non vi abbandonerò mai.
Libertà d’abbraccio,
Moreno
A Gabriele e a tutti i poeti
“Il poeta è colui che conserva la memoria, che affida la realtà all’eternità”.(Anna Achmàtova)
OME SOGNANO I POETI
Un’esplorazione dentro
con tanti personaggi
sul cammino
e variegate del tragitto
le sfaccettature.
Il sentimento universale
si riflette
sul senso dell’Amore
amore senza confini
amore estremo
amore come fratellanza
tra gli individui,
bisogno estremo
e nel raptus creativo
c’è una parte di te
E’ come donare
arte nuda e cruda
così l’artista crea
l’altro si immedesima
Come spumeggia il mare
inquieta l’onda batte sugli scogli
e sono tanti
immobili, verdi ,scivolosi.
Come double face
così sognano i poeti
Maria Allo
pardon ! COME SOGNANO I POETI
Ah, se si avesse l’intensità, il coraggio di vivere di Alda ! ……
E, ANCORA QUANTE: (….) levo l’anno … senza pretesa nè d’alta poesia né d’altro, non si veda comunque una forma d’insicurezza sminuirsi!?; solo, quello che è!, e sono, queste semplici versi:
*******
Quante volte, quante…
ho sentito voci che;
Ho letto un libro che….
E Io, Si, ma tu?
Ancora, ho letto un libro
Stupendo, parlava di….
Stupendo Pensiero
Dolce miele di saggezza
E, ancora Io, si… Ma tu?
Quale il tuo, qual’è…..
L’Atto pratico del tuo pensiero
Quanto meno di ciò che hai appreso
che osanni con tanta luce…
Dov’è? da allora fu il silenzio
Lo preferisco, dei tuoi niente
Parlane pure Altrove.
Nel mondo dei Bravi.
I Bravi: non sono l’equivalente di quei malandrini, cosi chiamati dal “Manzoni”
FOCOLARE SILENZIO:(1989)
Vorrei ascoltare quella voce….
Quella voce che viene dal silenzio….
e tanto tanto danzare…. !
Capisci…
Parlami di quella voce,
Attraverso di essa….
Avvicina nel mentre,
La luna Bajour… e,
Sediamoci pure dove tu Sai,
Dove non c’è bisogno che,
né io né tu, si dica…
IL DOVE…….
BABBEI: (1989)
Tenete il fuoco sempre all’erta
badate che quei suoi colori
Non perdano la Vivacità….
Quel giorno, se mai non
vi curaste….
Quel Giorno comprenderete,
Servendo a Nulla…