Cari amici, oggi Alda Merini ci ammalia con questa “ballata” densa di suggestioni e sentimento. Presenterò questa lirica nella mia trasmissione “Inconscio e Magia – Psiche”, in onda domani mattina su Rai 2 verso le 6:15 circa, in una puntata completamente dedicata alla grande poetessa milanese.
Un abbraccio a tutti voi, buon week-end!
Io ti farò soltanto nocimento,
come una maga al pieno delle forze
che vuole amore solo per fiorire,
voglio sedere accanto al tuo bivacco
e scaldarmi a una vena di candore.
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E’ incontenibile e forte l’Amore che trasforma dentro, che vuole vivere e uscire allo scoperto…, raggiungere la superficie. Ed ha tanta consapevolezza si Sè che ha… timidamente… timore di nuocere all’Altro, che sembra essere invece di guardia… prima di riprendere la marcia verso la vetta!
Arrendersi: perchè l’Altro non tema il suo contatto, è l’unico modo per non fargli male!
Immaginando…
Mi resta in bocca una sensazione di amaro, di esperienza vissuta.
Il senso che percepisco da questi pochi versi è quello di un amore già avvertito come sbilanciato, nel quale la “maga” si avvicina all’uomo per trarne energia vitale, esperienze, freschezza senza avere in animo di ricambiare donando se stessa completamente. O forse sapendo che non sarà in grado di farlo.
Questo mi è successo non più di qualche mese fa quando, pur stando con una persona stupenda, mi sono reso conto che il mio affetto per lei strideva come gli ingranaggi di una macchina: cercavo la sua energia, ero affascinato da ciò che faceva, da ciò che viveva, ma non sentivo il calore dell’amore quando la guardavo. Avevo scambiato la necessità di recuperare il contatto col mio lato creativo con il legarsi ad un’altra anima.
La separazione in questi casi è dolorosa da entrambe le parti, ma necessaria temo.
E la più grande fortuna è quando l’altro/a percepisce quanto sia giusta questa scelta e non chiude completamente la porta.
Buona giornata a tutti i pellegrini!
ORA CHE CI SEI TU.
Il buio non mi fa più paura
da quando il pensiero di te illumina a giorno le mie notti e
mi sveglia… e poi, non posso pù dormire e,
ad occhi aperti, nel buio della mia stanza,
io ti vedo… e non serve più chiudere gli occhi per sognare.
http://lapenisolaincantata.blogspot.com/2009/12/caravaggio-annunciazione-ora-che-ci-sei.html
Caro Raffaele,
ti seguo con rispetto emozionato.
Sono Lidia, e amo disperatamente con gioia la poesia e la riflessione su di essa.
Tu sai porre parole come esche misteriose .
Catturi significati dalle squame di sogno e fai abboccaresilenzi e pensieri.
Adoro la tua trasmissione perchè sazia la mia paura di non avere interlocutori di significati emozionati.
Ascolto ,riascolto e capisco crescendo in consapevolezza.
Grazie
Caro Gabriele,
è stato bello rivederti domenica al convegno…e sincronicità, ho conosciuto Antonietta che, come me, aveva scritto in questo blog!
Come circola il mondo!
Splendida questa lirica di Alda Merini…”scaldarmo a una vena di candore”: altra sincronicità: ho finito da poco di scrivere un pezzo…su quanto il candore possa scaldare ben più di una scintilla di fuoco! (Te lo mando?)
Baci8
vorrei essere fiore profumo e vento. occhi che guardano occhi chiusi che sognano
A proposito di personalità/divinità: ho trovato che Estia, sorella di Zeus, è la divinità del fuoco, oltre che del focolare domestico, e spesso veniva rappresentata insieme ad Hermes, buona sorte per la casa. Insomma, questo mi ha fatto ancora una volta ricordare ciò che spesso si dimentica: le nostre personalità/divinità sono tutte ermabifronte! Anche l’odiosa Estia (per me, odiosa) in realtà puè divenire un’importante fonte trasformativa…oltre a dare misura ad Artemide.
Che dici?
Grazie e ciao
Grazie, Nicola! E – sempre – un grazie ad Alda, incommensurabile vate dell’Amore!
Un caro saluto!
Sei nel giusto, cara Valeria!
Baci baci
Grazie per aver condiviso le tue emozioni Fearomen!
Un abbraccio!
Grazie a te, Piufuocopiuvento!
Certo, Sarah! Affettuosita’
Cara Sarah, dico che ogni elemento si porta dietro il suo opposto.
Baci baci
Grande Gabriele ,
Questi versi di Alda hanno avuta la capacità di coinvolgermi profondamente ……
“Il poeta deve provare di tutto
prima di poter scrivere;
il poeta è come plasma puro
sopra cui Dio imprime a volte
le proprie contraddizioni.”
Da “Destinati a morire” Lalli Ed. 1980 di Alda Merini
Stefano Fiorelli,docente di psicopatologia all’ Università di Milano che ha avuto in cura la poetessa per cinque anni nella prefazione dice di lei : “…questa donna pare staccata in due, da una parte la sua vita quasi completamente anonima, chiusa in un guscio di tragica sofferenza, dall’altra l’esplosione della sua lirica, davvero bella, davvero infinita. Ho anche pensato leggendo la Merini al caso Virginia Wolf. Due anime tormentate, ma se l’una aveva almeno un’alcova in cui custodire i suoi angosciosi segreti, la Merini non può, data la sua precaria condizione di vita tacere,quanto l’affligge, lo deve per forza dire, dichiarare, dichiarare al lettore”
Namastè
il tuo nome, fear-o-men …mi fa pensare … c’è più fear o più men? la tua vena di candore è innegabile e molto amata
I miei sogni infranti si sono sbriciolati come conchiglie rosa ed hanno formato un’altra spiaggia dove tu lasci l’impronta dell’uomo solitario, guardia del faro che protegge i naviganti sull’oceano di pace.
Nessuna sirena ma un’isola di luce nel buio colmo di stelle e di profumo di mare.
non c’è un albero di mele, su questa sabbia. l’unico miele è il profumo, prodotto del vento che muove il suono delle onde.
l’isola di Grazia non ha un gregge belante: l’unica musica proviene dalle labbra che chiamano le mie con la poesia leggera della tua voce sincera.
l’isola dorme in un gesto di infinita accoglienza e sulle sue forme danzano ninfe dai volti sereni perse nella gioia di futuri baci.
Danzando abbracciano l’aria azzurra e raccolgono le loro dita intorno a corolle fiorite in un’alba di caldo intenso.
fiori a cui tu hai dato solo uno sguardo irritato per evitare di calpestare ciò che tanto fragile rappresenta la vita, consapevole di non essere una farfalla e dolcemente triste di sfiorarle con il vento provocato dal tuo incedere.
nel viso delle ninfe la fiducia dell’esserti vicine disegna ombre di ciglia e sull’orizzonte per te un mondo che ti attende mentre tu leggi ancora le poesie dei miei pensieri.
Ingannati dal tempo, sconfitti dallo spazio allunghiamo le nostre braccia per toccarci con dita tremanti di abbandono, affamate le nostre menti si incontrano desiderose di parlare l’una dell’altra come madre e padre celesti nell’estasi della guarigione donata ai propri figli. infinito e profondo il desiderio-per gioco-
caro fearomen …….chi ti dice che anche lei/lui non cercasse uno specchio
del suo lato creativo… e che proprio per questo vi siate incontrati……. sono sicura che sia così… che quello che hai sentito tu, nel modo uguale l”abbia vissuta anche lei/lui …….. forse tutto è così semplice. e non c’è altro…… un vero incontro di anime vere…… seppur la tua anima non sia già impegnata o la sua……
nessuno vuole prendere o rubare qualcosa di un altra anima (come se si potesse!). non è l’amore, il vero ambiente delle anime? non è l’amore, vita per le anime? l’amore è tutt’intorno alle anime che si sentono.
Un grazie infinito alla suisita Valeria D.A. che interpreta perfettamente la timidezza delle grandi anime nell’Amore. Meravigliosa donna! innegabilmente fine!
Nel commento alla poesia di ungaretti fearomen descrive la donna come immagine del fuoco…
Quindi pur non volendo, è facile immaginare che in questa poesia il candore della luce del fuoco che illumina e riscalda la “maga” sia proprio la sua stessa arte, che lei incontra ed accoglie e dove si ferma a riposare e trarre forza durante il suo viaggio nella vita reale ma anche nocimento in quanto, per sua stessa natura, l’arte allontana dalla vita reale.
Cara Tea,
sei bravissima!
grazie caro gabriele. il mondo è provincia
l’universo del’anima no.
Hai proprio ragione, Tea… parli con Eraclito…
A presto!
caro gabriele, perchè Eraclito? dimmi…se ti va’…..
Grazie, Maria!
Cara Tea,
ti risponde Eraclito:
I confini dell’anima, nel tuo andare, non potrai scoprirli, neppure se percorrerai tutte le
strade: cosi profonda è l’espressione che le appartiene.
A presto!
Dedico questi versi a te,caro Gabriele!
Chissà, un giorno forse ,ti confiderò un segreto,,,,
buona serata
I confini dell’Anima, nel tuo andare, non potrai scoprirli, neppure se percorrerai tutte le
strade: così profonda è l’espressione che le appartiene. Eraclito
I pensieri muti
ancorati
al respiro
sidereo ancestrale
non hanno voce
nè parola
o immagine definita
persi come sono
nel labirinto fra incroci ..
“Mai raggiungerai i confini dell’anima, per quanto
lontano tu possa andare.”
Ma improvvisa
una calma distesa
denuda la veglia
che mi definisce
e penetra
nel senso lieve
appena ricreato
d’un azzurro
che l’Etna
non smetterà
di sognare mai…
Mi scopro
impasto
di carne e di cielo
dai contorni
di roccia
ora friabile
ed ora compatta
-così si dice-
di una continuità
che non si spezza
di un profumo
che pervade l’inizio
e travalica
l’ascesa
quasi girasole…
Maria Allo
grazie. è una frase che sembra ‘pesantissima’ invece è di una leggerezza impalpabile. grazie.
a tal proposito, soltanto se l’anima è senza alcun confine e senza limiti di genere potrà con-fondersi con un’altra.
conosci la storia della filosofa egiziana Ipatia? una donna ‘uccisa dalla piazza a causa della sua cultura e del prestigio di cui godeva’?
il film che la descrive ha per titolo, appunto, Agorà.
Cara Maria,
allora attendo (grazie ancora di questi tuoi empiti che condividi con tutti noi).
A presto!
Conosco bene, cara Tea, la storia di Ipazia. Non posso nemmeno parlare di lei… per quanto mi emoziono. Ne fa un ritratto perfetto e sognante, fuori dal tempo, Hugo Pratt. E la casa editrice “La Lepre” ha appena pubblicato un testo, buono, dal titolo appunto “Ipazia”. A presto!