Un gruppo di muratori in pausa pranzo durante la costruzione del grattacielo Rca nel complesso del Rockefeller Center, a New York. Gli uomini mangiano sospesi nell’aria, seduti su una trave. Si tratta della foto “Pranzo in cima a un grattacielo” e fu realizzata il 20 settembre 1932 da Charles Clyde Ebbets, che allora era il fotografo ufficiale dell’impresa costruttrice.
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Una foto che è entrata nella storia… e dire che qualcuno ha sostenuto sia tutto un fotomontaggio…
Un’impressione rapida, come un panino al fast-food: si parla di quante morti bianche, una sull’altra, hanno edificato la scalata dell’uomo verso il cielo?
Una bella vista da lassù:
si può rimirare tutta la vita
tutta la nostra storia
bello, davvero bello:
Un paesaggio verde
che si perde nell orizzonte:
un verde smeraldo brillante sconfinato!!!!
e sul tappeto verde,
dei fiori
ognuno di un colore diverso
con profumo soave,
uno che ricorda i momenti felici
e qualche albero
in cui trovare
ristoro
sotto
ke sue grandi foglie
sulle sue fronde…
Più in là una mare
mare azzurro oceano
un azzurro così bello
quasi da piangere
per gioia che da alla anima
e i lmare combacia
sopra
col cielo
anch esso turchese
azzurro
un azzurro
che si diffonde
nell sua immensità
Mare e cielo
che si abbracciano…
e insieme al profumo dei fiori
se ti avvicini alla riva
verso mare
pui sentirne
lodore
l aria salmastra
un po selvaggia
un pò sprezzante
come la brezza marina
che accarezza dolce
i tuoi sogni
e fa ondulare i tuoi capelli….
Il sole è alto
ma è un caldo piacevole
che avvolge
e
scalda
senza far sudare
sul mare barche e gabbiani
e dalla riva in lontana
i monti
i bei monti
verdi…
e lì sul tappeto
verde
gente che si ama
che fa pic nic
ci sei anche tu
con i tuoi cari
che giaci allegramente
conversando e ridendo
amavolmente
con amici e parenti cari…
State tutti lì insieme
a godervi
il cibo e le bevande fresche..
e quel magnifico
paesaggio
che è la vita…
Ecco da quassù
ho una vista privilegiata
sulla mia vita,
da qui vedo proprio tutto…
Ora scendo
per unirmi
al pic nic con i miei cari….
Una buona e radiosa
giornata….
l amore per la vita
è un bel libro
relegato
con una bella copertina
che chiede solo di essere aperta
e mentre sfogli
la pagine del tuo vivere,
un idea t balena
alla testa:
Quant dolce felicità!!!!
Tutto sommato il tuo è proprio un bel libro,
forse non te ne eri mai accorto prima
ma ora a guardarlo e riguardarlo
fra le tue mani,
quello che dici a te stesso
è questo:
haaa si è proprio un bel libro,
il mio ,
si, si proprio un bel libro.
Lo prendi, lo metti via e te lo porti dietro
con ardore e con segreta soddisfazione…
E così sorridendo come sei venuto,
sorridendo te ne vai,
per quali strade, non si vede,
ma felice e fiero di ciò che sei
e hai costruito!
Una buona passeggiata!!!!
«Cantate, ballate insieme e siate gioiosi, ma lasciate che ognuno sia solo: anche le corde di un liuto sono sole eppure fremono alla stessa musica. Datevi i vostri cuori ma non per possederli, perché solo la mano di Dio può contenerli» Gibran
Non è solo una foto ma un monumento agli operai . Mi fa ricordare la poesia di Bertolt Brecht
Domande di un lettore operaio
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì?
Ci sono i nomi dei re,dentro i libri.
Sono stati i re a strascicarli,quei blocchi di pietra?
Babilonia,distrutta tante volte,
chi altrettante la riedificò?Quali case,
di Lima lucente d’oro abitavano i costruttori?
Dove andarono, la sera che fu terminata la Grande Muraglia,
i muratori? Roma la grande
è piena d’archi di trionfo.Su chi
trionfarono i Cesari?La celebrata Bisanzio
aveva solo i palazzi per i suoi abitanti?Anche nella favolosa Atlantide
la notte che il mare li inghiottì, affogavano urlando
aiuto ai loro schiavi.
Il giovane Alessandro conquistò l’India.
Da solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse, quando la flotta
gli fu affondata.Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi?,
oltre a lui, l’ha vinta?
Una vittoria ogni pagina.
Chi cucinò la sera della vittoria?
Ogni dieci anni un grand’uomo.
Chi ne pagò le spese?
Quante vicende, tante domande.
Bertolt BRECHT
(da Poesie e Canzoni a cura di
R. Leiser e Franco Fortini,
Einaudi,1961)