“C’è una sola classe della umanità che tiene al denaro molto più dei ricchi: i poveri. Il povero non può tenere ad altro. Questa è la miseria dell’essere povero”.
Oscar Wilde
Filed under: Letteratura, Ombra | Tagged: classe, denaro, miseria, Oscar Wilde, povero, ricchi, umanità |
Buongiorno, Gabriele caro! Per te, la mia “Dove nidifica il nibbio”. Come la trovi?
Dove nidifica il nibbio
(I)
In un’altra vita farò
Come il vento,
Anch’io,
Che con l’urla sue
S’assorda
Se qualcosa,
Qualcuno
Gl’impone d’esistere
Come sferza del mondo.
(II)
Sarò là,
Dove nidifica il nibbio,
Anch’io,
Urto all’eco
Del mio ruggito,
Una montagna,
Per tornirmi,
Affilarmi,
Per farmi irraggiungibile.
(III)
Apparterrò
A me soltanto,
Anch’io,
Al turbine
Della mia essenza,
Disumano
Al pari del vento
Che non ode
Torcersi le selve.
Classe 1938 e ricordi terribili di una guerra inutile e crudele soprattutto verso i bambini ed ho imparato che i soldi alla fin dei conti possono anche non servire. Ma nell’inconscio collettivo resistono e la poesia che avevo scritto nel 1999 lo conferma”! Ma alla fine poi emerge sempre la consapevolezza che al mondo ci sono cose più importanti ed anche altri valori, quali la solidarietà. Tanto i soldi fanno diventare anche più cattivi gli uomini!
LA RICCHEZZA
Per una vita sognai
di ritornare, da dove ero partito,
pieno d’oro e monili.
Ritrovare con i soldi
i vecchi amici,
tutti i miei parenti
e l’affetto
di tanta gente
che non ricordo più.
E, invece, sono tornato
più povero di prima,
ma con nel cuore
le mie ricchezze antiche
che non ho mai perduto:
L’amore per la terra mia natia
e i miei ricordi
che valgono un tesoro.
Santoro Salvatore Armando
(Campo Tizzoro 25/08/99 17.30)
Bella e suggestiva. Bravo Luigi! Baci
Non sono pienamente d’accordo, se non nel senso che il povero è costretto dalla società a fare i conti quotidianamente con il suo esserne senza.
…Si decreta inoltre la miseria di chi vota la propria vita ad un tavolo… da gioco.E’ lì che è possibile contemplare la Fortuna mentre, soppesando sul piatto le fiches del ricco e del povero, funge da “livella” ai rispettivi sogni di gloria… Di fatto anticipa Morte, se non è intervenuto per tempo Amore.
Potesse l’Anima
esprimer sempre
il suo volo Libero…
piegando la mente
che schiava la rende
Opprimendo! Né malizia
Né furbizia conosce…
Se non Il Bello in cui
o vive Libera, o libera
Sogna morendo, alla
Morte con se la Mente
Tiranna d’ogni male che
L’inganna!
Grazie, Gabriele! Buona fine e buon inizio. Possa essere questo un anno di mille e più Gioie, Un abbraccio grande grande grande… 😉
Auguri, Luigi. Ti abbraccio anch’io.
PER LUIGI ROSCIGNO
Caro Luigi, splendido il terzo verso della tua lirica. Una bella metafora. Piaciuta tutta. Hai molto spirito descrittivo dentro!
Salvatore carissimo, ti ringrazio per le belle parole. Un forte abbraccio per te… 😉
L’ uomo che è povero dentro, nessuno potrà salvarlo, il pover uomo, ricco dentro, renderà ricchi tutti coloro che lo circondano (ricchi nello spirito, non va a regalare banconote da 500 euro!!! ma SORRISI 😀 )