Notti selvagge

 Se io fossi con te
notti selvagge sarebbero
nostra voluttà!

Futili – i venti –
per un cuore in porto –
niente più bussola –
niente più carta!

Remando nell’Eden –
Ah! il mare!
se in te stanotte
potessi ancorare!

Emily Dickinson

Mistero

Dove c’è  il mistero,
si crede
generalmente
che ci debba essere
anche il male.

George Gordon Byron

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Amore…

Amore! se potessimo, tu e io, con lui cospirare
per afferrare tutt’intero quest’infelice schema delle cose
non vorremmo forse frantumarlo – e poi
formarlo di nuovo, più simile al desiderio del cuore?

Omar Kayyam

(Ford Madox Brown, Romeo e Giulietta, 1870)

…l’acqua degli addii

Sopra: Auguste Rodin, “Orfeo ed Euridice”, 1893 (part.)

…come se il rivo in cui scorre l’acqua degli addii avesse sempre forma di spirale; e come se, benché il passato sia alle nostre spalle, la sua ombra ci aspettasse sempre più avanti.

Luisa Colli, “La morte e gli addii”

Demone della Felicità

Felicità è vivere in armonia con il proprio demone.

Rollo May, “L’amore e la volontà”, Astrolabio, 1971, pag. 124

Pathos

(John Everett Millais, La ragazza cieca, 1856)

Ricordami

Tu ricordami quando sarò andata
lontano, nella terra del silenzio,
né più per mano mi potrai tenere,
né io potrò il saluto ricambiare.

Ricordami anche quando non potrai
giorno per giorno dirmi dei tuoi sogni:
ricorda e basta, perché a me, lo sai,
non giungerà parola né preghiera.

Pure se un po’ dovessi tu scordarmi
e dopo ricordare, non dolerti:
perché se tenebra e rovina lasciano
tracce dei miei pensieri del passato,
meglio per te sorridere e scordare
che dal ricordo essere tormentato.

Christina Rossetti

Le vie di Psiche

Tutte le vie dello spirito partono dall’anima, ma nessuna vi ritorna.

Robert Musil, “L’uomo senza qualità”

Memory

Sopra: Elihu Vedder , “Memory”, 1870

 

Le trappole del Femminile

(William Hunt-Holmann, The Lady of Shalott, 1905)

Spia interiore

L’anima è per se stessa un imperiale amico, o la più angosciante spia che un nemico possa mandare.

Emily Dickinson, “Poesie”

…arbore fatto per amore

Così si pensa che l’anima è un arbore fatto per amore, e però non può vivere altro che d’amore. E vero che, se ella non ha amore divino di perfetta carità, non produce frutto di vita ma di morte.

 Santa Caterina da Siena, “Libro della divina dottrina”

Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, “Gemelli”, 1907

Care amiche e cari amici,

continuo a con-dividere con voi questi dipinti del grande artista lituano. Vi confesso che uso queste opere anche in alcune delle mie lezioni univesitarie. Oggi entraimo nello “zodiaco” di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis.

Buon sabato!

Dedicato a chi ha imboccato il tunnel dell’amore…

Il bambino con il pigiama a righe

Una quartina

Oggi parliamo ancora di e con Abou Said (968-1048), uno dei più famosi ed amati poeti persiani, di cui, purtroppo, conosciamo pochissimo. Poeta mistico tra i più apprezzati, divenne il precursore di una infinita serie di imitatori:

Prima che fosse posato l’archetto del cielo sublime,
prima che fosse fissato questo globo di cristallo,
quando dormivo nell’eterno nulla,
il tratto del tuo amore fu tracciato su me.

Abou Said (968-1048)

Animula

Mnemosyne

Sopra: Frederick Leighton, Memories, 1883

C’è differenza tra

l’aver dimenticato
e
non ricordare.

Alessandro Morandotti

Memoria, nostra cura

Art. 1.

La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinchè simili eventi non possano mai più accadere.

La legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano che istituisce il “Giorno della Memoria”

Tomba del Tuffatore

Tomba del Tuffatore: lastra di copertura. Museo Archeologico Nazionale di Paestum

La città

Hai detto: “Per altre terre andrò, per altro mare.
Altra città, più amabile di questa, dove
ogni mio sforzo è votato al fallimento,
dove il mio cuore come un morto sta sepolto,
ci sarà pure. Fino a quando patirò questa mia inerzia?
Dei lunghi anni, se mi guardo attorno,
della mia vita consumata qui, non vedo
che nere macerie e solitudine e rovina”.

Non troverai altro luogo non troverai altro mare.
La città ti verrà dietro. Andrai vagando
per le stesse strade. Invecchierai nello stesso quartiere.
Imbiancherai in queste stesse case. Sempre
farai capo a questa città. Altrove, non sperare,
non c’è nave non c’è strada per te.
Perché sciupando la tua vita in questo angolo discreto
tu l’hai sciupata su tutta la terra.

Costantino Kavafis

Mikalojus Konstantinas Čiurlionis, “Tranquillità”

Amici carissimi,

voglio con-dividere con voi questo dipinto che trovo colmo di emozione e di sensazioni latenti… è di un artista lituano che amo moltissimo: Mikalojus Konstantinas Čiurlionis. Buona serata!

I dolori del mondo

Puoi tenerti lontano dai dolori del mondo, sei libero di farlo e risponde alla tua natura, ma forse questa tua astensione è l’unico dolore che potresti evitare”.

Franz Kafka

Tempio sacro

 Il solo Tempio veramente sacro è il mondo degli uomini uniti dall’amore”.

Lev Tolstoj

Una dolcissima notte a tutti

baci baci…

Gabriele

Quem sonha mais?

Chi sogna di più, mi dirai —
Colui che vede il mondo convenuto
O chi si perse in sogni?

Che cosa è vero? Cosa sarà di più—
La bugia che c’è nella realtà
O la bugia che si trova nei sogni?

Chi è più distante dalla verità —
Chi vede la verità in ombra
O chi vede il sogno illuminato?

La persona che è un buon commensale, o questa?
Quella che si sente un estraneo nella festa?

Fernando Pessoa

Caposezione

La mia bocca avrà ardori di geenna
La mia bocca sarà per te un inferno di dolcezza e seduzione
Gli angeli della mia bocca troneggeranno sul tuo cuore
I soldati della mia bocca ti prenderanno d’assalto
I preti della mia bocca incenseranno la tua bellezza
La tua anima si agiterà come una regione durante il terremoto
I tuoi occhi saranno carichi allora di tutto l’amore che si
è accumulato negli sguardi dell’umanità da quando esiste
La mia bocca sarà un esercito contro di te
un esercito pieno di contrasti
Vario come un incantatore che sa variare le sue metamorfosi
L’orchestra e i cori della mia bocca ti diranno il mio amore
Te lo sussurra di lontano
Mentre gli occhi fissi sull’orologio attendo
il minuto stabilito per l’assalto.

Apollinaire

Pregiudizi e brutture

I pregiudizi e tutte le brutture della vita sono utili perché col tempo si trasformano in qualcosa di utile, come il letame in humus”.
Anton Cechov
 
(Osip Braz, Anton Cechov, 1898)

Non sto pensando a niente

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l’aria notturna,
fresca in confronto all’estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente
è avere l’anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita…
Non sto pensando a niente.
E’ come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente…

Fernando Pessoa

Le passioni

Le passioni sono i viaggi del cuore”.

Paul Morand

O notte

Dall’ampia ansia dell’alba
Svelata alberatura.

Dolorosi risvegli.

Foglie, sorelle foglie,
Vi ascolto nel lamento.

Autunni,
Moribonde dolcezze.

O gioventù,
Passata è appena l’ora del distacco.

Cieli alti della gioventù,
Libero slancio.

E già sono deserto.

Preso in questa curva malinconia.

Ma la notte sperde le lontananze.

Oceanici silenzi,
Astrali nidi d’illusione,

O notte.

Giuseppe Ungaretti

Il mito

Il mito può avere un effetto terapeutico se riusciamo, intendo, a pensare miticamente. Diciamo così: se abbiamo una grande inquietudine, quello che gli psicologi chiamano un problema, il primo passo per uscire dal problema è realizzare che al centro del problema in oggetto c’è un mito. Allora comprendiamo che in questione non siamo solo noi come individui, non siamo noi personalmente e integralmente causa di quell’inquietudine. La mia non è una pura e semplice malattia personale: c’è anche un paradigma infinitamente più grande. E’ una faccenda mitica a operare in me. Ecco uno dei vantaggi del pensare in termini di mito. Rende meno individuale la psiche”.

James Hillman

Gesti quotidiani (2)

(Jan Vermeer, La merlettaia, 1670)

Gesti quotidiani

(Giuseppe Zais, Paesaggio fluviale con lavandaie e armenti, 1760)

Se telefonando…

Il coraggio

Tutto quello che puoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo. Il coraggio ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso”.

Johann Wolfgang Goethe

Goethe a Roma

“Roma è la capitale del mondo! In questo luogo si riallaccia l’intera storia del mondo, e io conto di essere nato una seconda volta, d’essere davvero risorto, il giorno in cui ho messo piede a Roma. Le sue bellezze mi hanno sollevato poco a poco fino alla loro altezza”.

Johann Wolfgang Goethe

(Johann Heinrich Wilhelm Tischbein, Goethe nella Campagna romana, 1787)

Pensiero del giorno

“Quelli che sognano di giorno sono consapevoli di tante cose che sfuggono a quelli che sognano solo di notte”.
Edgar Allan Poe

Notte d’inverno

Il Tempo chiamò dalla torre
lontana. . . Che strepito! È un treno,
là, se non è il fiume che corre.
O notte! Nè prima io l’udiva,
lo strepito rapido, il pieno
fragore di treno che arriva;
sì, quando la voce straniera,
di bronzo, me chiese; sì, quando
mi venne a trovare ov’io era,
squillando squillando
nell’oscurità.
Il treno s’appressa. . . Già sento
la querula tromba che geme,
là, se non è l’urlo del vento.
E il treno rintrona rimbomba, 
rimbomba rintrona, ed insieme
risuona una querula tromba.
E un’altra, ed un’altra— Non essa
m’annunzia che giunge?—io domando.
—Quest’altra! – Ed il treno s’appressa 
tremando tremando
nell’oscurità.
Sei tu che ritorni. Tra poco
ritorni, tu, piccola dama,
sul mostro dagli occhi di fuoco. 
Hai freddo? paura? C’è un tetto,
c’è un cuore, c’è il cuore che t’ama
qui! Riameremo. T’aspetto.
Già il treno rallenta, trabalza,
sta. . . Mia giovinezza, t’attendo! 
Già l’ultimo squillo s’inalza
gemendo gemendo
nell’oscurità . . .
E il Tempo lassù dalla torre
mi grida ch’è giorno. Risento 
la tromba e la romba che corre.
Il giorno è coperto di brume.
Quel flebile suono è del vento,
quel labile tuono è del fiume.
È il fiume ed è il vento, so bene, 
che vengono vengono, intendo,
così come all’anima viene,
piangendo piangendo,
ciò che se ne va.

Giovanni Pascoli

Il pensiero del giorno

“Meglio un ottimista che sbaglia di un pessimista che ha ragione”.

Albert Einstein