Il Tempo chiamò dalla torre
lontana. . . Che strepito! È un treno,
là, se non è il fiume che corre.
O notte! Nè prima io l’udiva,
lo strepito rapido, il pieno
fragore di treno che arriva;
sì, quando la voce straniera,
di bronzo, me chiese; sì, quando
mi venne a trovare ov’io era,
squillando squillando
nell’oscurità.
Il treno s’appressa. . . Già sento
la querula tromba che geme,
là, se non è l’urlo del vento.
E il treno rintrona rimbomba,
rimbomba rintrona, ed insieme
risuona una querula tromba.
E un’altra, ed un’altra— Non essa
m’annunzia che giunge?—io domando.
—Quest’altra! – Ed il treno s’appressa
tremando tremando
nell’oscurità.
Sei tu che ritorni. Tra poco
ritorni, tu, piccola dama,
sul mostro dagli occhi di fuoco.
Hai freddo? paura? C’è un tetto,
c’è un cuore, c’è il cuore che t’ama
qui! Riameremo. T’aspetto.
Già il treno rallenta, trabalza,
sta. . . Mia giovinezza, t’attendo!
Già l’ultimo squillo s’inalza
gemendo gemendo
nell’oscurità . . .
E il Tempo lassù dalla torre
mi grida ch’è giorno. Risento
la tromba e la romba che corre.
Il giorno è coperto di brume.
Quel flebile suono è del vento,
quel labile tuono è del fiume.
È il fiume ed è il vento, so bene,
che vengono vengono, intendo,
così come all’anima viene,
piangendo piangendo,
ciò che se ne va.
Giovanni Pascoli
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Senta quant’è bello questo pezzo!!!
http://www.youtube.com/user/andreadidonna68
Un pò di sano orgoglio ..senta come ci sono un pò tutti i popoli e le razze che ci sono in Italia, Etruschi, Arabi, Mori, Ebrei, Longobardi, Normanni, Greci, Celti, Francesi, Spagnoli…
Siamo come la tastiera di un pianoforte, ogni nota è diversa ma la musica ci unisce, Bella Ciao, un classico mai scontato.
Sciarada… per “re-cordare”: quello che manca all’Anima… per essere felice (la felicità: è la Dama sul mostro dagli occhi di fuoco?)
Buon anno, caro Prof. Gabriele, a lei e famiglia ed ai suoi collaboratori Clara ed Egidio.
Un abbraccio affettuso, Anna
Cara Anna, auguri anche a te da tutti noi. Un abbraccio
NON C’E’ NESSUNA ALTERNATIVA
PER UNA DEFINITIVA EVOLUZIIONE
IN POSITIVO.
SIAMO TUTTI DEI DELFINI,ANGELI
CADUTI DAI MONTI ASTRALI,VIVIAMO
TUTTI TRA UNA CONDANNA,E UNA
ASSOLUZIONE,A INVENTARCI NUOVI
DELIRI,E NUOVE INQUISIZIONI.
SIAMO LA BELLEZZA ESPRESSA DURANTE
L’AMPLESSO DELLA RAGIONE,CON IL CAOS.
TUTTO AVVENNE PER CASO,DICONO CERTE
VOCI.
NON C’E’ NESSUNA ALTERNATIVA
IN QUESTI TEMPI DI DOPPIEZZA.
NESSUNO URLA CONTRO L’INGANNO,
LO SCEMPIO.NON C’E’ NESSUNO
CHE CON UN GRIDO METALLICO
DICA,,,IL RE,E’ NUDOOO
——————————-GINA TOTA 2011 IL RE E’ NUDO.
IN ME,l’oriente,e l’occidente
vagano nelle vene.
parole che danno forma
ai tanti pensieri lontani
in me,parla un greco,un normanno,
un arabo,ed uno spagnolo.
un intreccio di suoni,di voci,
Vagano nelle mie vene,antiche
emozioni,ma i loro cuori spenti
palpitano attraverso me,
LA storia,la mia storia,e’ povera
di tempo,e’ solo un ponte
dove oriente e l’occidente
passano attraverso la mia voce
sono una pietra ai piedi del mondo.
———-gina tota2011