Voi, che per gli occhi mi passaste il core
e destaste la mente che dormia,
guardate a l’angosciosa vita mia
che sospirando la distrugge Amore.
E’ ven tagliando di sì gran valore
che’ deboletti spiriti van via,
riman figura sol’ en segnoria
e voce alquanta che parla dolore.
Questa vertù d’amor che m’ha disfatto
da’ vostr’occhi gentil presta si mosse;
un dardo mi gittò dentro dal fianco.
Si giunse ritto ‘l colpo, al primo tratto,
che l’anima tremando si riscosse,
veggendo morto ‘l cor nel lato manco.
Guido Cavalcanti
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Forse la vita
si spegne in un falò d’astri in amore…
Sandro Penna
…Immagino… non esista luogo migliore dove riposare, morire e rinascere forse, se non quel petto. La scelta è istintiva.
Che canti questo epitaffio posto all’entrata, al posto del suo cuore:
“[…]Per amar molto ed esser poco amata
visse e morì infelice, ed or qui giace
la più fidel amante che sia stata.
Pregale, viator, riposo e pace,
ed impara da lei, sì mal trattata,
a non seguir un cor crudo e fugace”.
(Gaspara Stampa)