Ero solo e seduto. La mia storia

Ero solo e seduto. La mia storia
appoggiavo a una chiesa senza nome.
Qualche figura entrò senza rumore,
senz’ombra sotto il cielo del meriggio.

Nude campane che la vostra storia
non raccontate mai con precisione.
In me si fabbricò tutto il meriggio
intorno ad una storia senza nome.

Sandro Penna

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13 Risposte

  1. Un Dio-bambino consacra una chiesa e le campane sono la sua voce, così l’anima consacra il corpo al presente (senza ombra, senza passato) e gli da vita. Prima di questa “entrata”, sembra impossibile creare e concepire un luogo senza tempo nella memoria. Oltre quel luogo sacro, Tutto è senza nome e tutti siamo come Pinocchio abbandonato sulla sedia…

  2. “MERIGGIARE pallido e assorto
    presso un rovente muro d’orto,
    ascoltare tra i pruni e gli sterpi
    schiocchi di merli, frusci di serpi.”

  3. …E pure vedo un uccello che entra nella gabbia che del suo canto riecheggiaia, scandendo il meriggio, come le campane… O come si possa intendere il linguaggio di queste per analogia, rivelazione immediata e irrazionale.

  4. …che del suo canto riecheggia…

  5. Di ogni poesia
    puoi farti una rondine.

    Poi col pensiero vai e mettici il cielo.

    Jürgen Theobaldy

  6. Valeria invece di fare il verso e criticare i commenti altrui, perchè non scrivi qualcosa di tuo, non hai niente di meglio di fare. Oltre modo facessi delle considerazioni intelligenti, e da quale utopia tu ti creda superiore. Smettila di rompere le palle scrivendo cazzate sugli altri.

  7. Claudia, perchè invece non scrivi tu qualcosa di tuo? Espressioni del tipo “Smettila di rompere le palle scrivendo cazzate sugli altri” lasciale a me, che sono solita criticare certi versi. E poi…
    Se ben ricordo ti ho postato una faccina sorridente esprimendoti, forse poco intelligentemente, hai ragione, il mio apprezzamento per la scelta della canzone di Jovanotti, “Questa è la mia casa”… Ma reputo sia un genio, ti chiedo scusa.
    Quanto alle critiche, vedi che scrivo qualcosa di mio? E’ che ho l’utopia di imparare da quello che mi piace e quello che non mi piace, e di poterlo esprimere liberamente scegliendo questo o quello proprio come anche tu hai fatto da quando sei entrata nel blog. E se vuoi continuare a farlo, sii intelligente almeno tu, non imitare quelle come me scrivendo cazzate a tua volta.

  8. Ho scritto così pensando che i commenti che avevi scritto qua fossero un verso ai miei. Cmq sono entrata in questo blog con un altro Nick Apposta per poter scrivere tranquillamente, sono Anna e in passato con me tutte le volte che mi hai scritto pungolandomi con sarcasmo saccente ho lasciato stare e non ho mai detto niente perché non valeva pena lo dico oggi, atteggiamento che hai avuto anche con altri, non capisco il fatto di usare il sarcasmo a volte su commento di altri che commentano i post, a volte come in passato facendo anche il verso, ma dall alto di che cosa questo atteggiamento. O più recentemente dando ad altri dei bambini perché magari scrivono cose diverse da ciò che pensi tu. Niente da dire quando commenti i post ma quando ti rivolgi con quest atteggiamento agli altri, a me come hai fatto in passato a volte,è molto fastidioso.Non si può sparare a zero sugli altri e sentenziare.

  9. Con gli altri è successo esattamente quello che è successo con te: spesso ho lasciato più commenti sullo stesso post, in orari diversi, obbedendo solo e soltanto alle sensazioni che quello mi ispirava nell’arco di una giornata. Questi post sono stati pubblicati successivamente e accidentalmente alternati ai tuoi, ai quali ti è sembrato facessero il verso.
    Sei stata ospite di questo blog molto più tempo con il nick Anna, abbiamo spesso giocato insieme e non hai mai ritenuto valesse la pena protestare per il mio “”sarcasmo, che ho sempre rivolto in maniera diretta a questo o quel l “personaggio”, è vero, ma solo quando volevo dissentire a proposito di qualche “cazzata” pubblica (nel tuo caso leggi: distorsione e manipolazione dall’originale); quindi non vedo perchè valga la pena parlare del mio sarcasmo saccente adesso che ti presenti con un altro nick. Ti ringrazieranno gli altri, spero, per aver preso le loro difese nei miei confronti, e ti faranno sentire protetta molto più delle tue maschere che io ho pungolato forse perchè avevo già capito che fossero tue ma sentivo che non valeva la pena svelarlo, tanto era uguale.

    Bene, bene quei bambini…. Leggi Siddharta, di H. Hesse, e capirai a cosa mi riferivo esattamente con l’appellativo di “uomini-filosofi-bambini”, rivolto a Giuseppe e Daniele, tranne Raffaele, che non mi sembra si siano sentiti offesi. Tranne te.

    E non ho niente altro da dirti.

  10. Solo…
    seduto…
    la mia storia…
    una chiesa senza nome…
    una figura senza rumore né ombra…..
    il meriggio..
    le campane…

    Una storia senza nome…..
    …. é quella di chi si sente anonimo, contemporaneamente dentro e fuori,
    … di chi si guarda nell’attimo in cui tutto é fermo,
    … un attimo che é eterno,…che ti culla suggerendoti il tuo nome,
    … il nome di una storia che svanisce …appunto..tra i colori del meriggio.

  11. Ciao Valeria parlo per me, il fraintendimento è servito per dirti del tuo atteggiamento che hai avuto con me in passato delle volte, non sempre, in cui verso miei certi commenti avevi postato commenti acidi e sarcastici, lì per lì ho lasciato stare non dicendo niente ho evitato ed è un atteggiamento che avevo notato anche in generale anche con altri più in passato, lasciando perdere queste due recenti che non c’ entravano.Avevo notato un atteggiamento troppo duro e sarcastico, per me fuori Luogo che mi aveva dato fastidio probabilmente avrei fatto meglio a dirlo e a chiarire subito con te. Pensando che altro giorno di rivedere quell atteggiamento, ma tu mi dici di no, quindi apprendo ora, però questa volta te l ho detto. Per quanto riguarda il mio Nick questa è la prima volta che entro nel blog in modo anonimo ero melusina poi ho chiamato in Anna dicendolo, poi visto che è capitato a me nel blog con nome conosciuto si andasse a volte incontro a polemiche e volevo evitare ciò e volevo commentare tranquillamente sono entrata con altro nome. Direi che ormai anonimato non serve più. Ti saluto

  12. 😀

  13. Anna, ti ringrazio per la cortese ‘attenzione che hai riservato nell’anonimato alla mia persona: questo non è sarcasmo!
    Salutami Claudia: questo lo è.

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