Sto in ascolto
come al suono di voci lontane
ma non c’è d’intorno nulla, nessuno
e voi deponete il suo corpo
in questa nera, buona terra
né granito, né salici
faranno ombra alle sue ceneri lievi
soltanto i venti marini del golfo
giungeranno volando.
Anna Achmatova
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E’ vero che “voci lontane” possono essere la causa della morte di qualcuno, seppellirlo lontano dalla sua terra e metterlo nella condizione di essere solo… con i suoi carnefici, quelle voci, solo anche nel momento del trapasso.
… oggi canto… una canzone da “affidare” al vento:
… oggi canto… una canzone da “affidare” al vento e…
aspetto che ritorni…
In ascolto (di Maria Allo)
Non riconosco la parola convessa
che rimarchia l’incesto del pensiero
la nascita deforme dei nessi
che sgretolano l’àncora l’intento
mai contenuto
ma sempre contenente
flessibile al silenzio
sul greto dei fiumi alla deriva
sono l’ansia che trasmette
quel che resta del giorno
la moria dei nodi che tarlano
una strana frenesia
del vivere mai sazia
l’indole che annida le vene silenti
sulle pagine d’una raffica di vita
che illude il gesto la parola
e rimango accovacciata
in ascolto d’un empito che sbaragli
un destino di flessuoso stelo
… oggi canto… una canzone da “affidare” al vento e…
aspetto che ritorni… la cenere dei sogni…
…Non chiedermi ragione (di Maria Allo)
La cenere dei sogni non perdona
affila le schegge
d’una vita intera
gorgoglio diventa senza fine
nei glicini di giorni
confusi alla sera
ma il mare dei ricordi senza tempo
scolora le ore del mistero
infisso ai cardini
di vortici randagi…
a volte paiono pupille
ma sono solo silenzi
che fluttuano sospiri
I sogni divampano ancora
come mistici segreti
non chiedermi ragione
dei riflessi che m’inondano
con bagliori inconfessabili
nel baluginare d’un faro
colorato di viola.