“Chi veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà più tale, ma quale dev’essere, appartenendo a quel mostro. Una coda naturalissima.”
Luigi Pirandello
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LA CODA DEL MOSTRO
(o il Mostro della coda) ….libera interpretazione de “Il treno ha fischiato” 😉
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Buon primo Maggio a tutti gli amici del blog
Mi pare giusto.
Caro Emanuele, grazie per le tue scelte musicali. Un abbraccio da tutti noi.
Grazie Viki. Buon primo Maggio anche da parte nostra.
“Chi veda soltanto una coda,…” lo segnali alla redazione!
Cari saluti. 🙂
Credo che la contemplazione di una rosa richieda la stessa consapevole accortezza di non tralasciare tutte le sue parti: “l’Attrazione” per la coda del mostro, e non per la totalità, è costata sempre la disillusione dell’osservatore e il cedimento della sua “Volontà”….
… “L’ottimista vede la rosa e non le spine; il pessimista si fissa sulle spine, dimentico della rosa.” (Kahlil Gibran)…
e anche:
…”Meglio vale godersi una rosa che esaminarne la radice sotto il microscopio”. (Oscar Wilde)
ad ogni mostro la sua coda …… e se la coda è fatta di altri mostri con altre code, è sempre un unico mostro? ..ahahah …..
sembra , questa frase del buon Pirandello Luigi, nome che amo letteralmente, la trasposizione del vecchio detto siculo ”se ad ogni pietra dai un calcio……”
Sono io
che ringrazio tutti voi 🙂 😉 !!