So che è poesia

Se leggo un libro che mi gela tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia.
Se mi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so che quella è poesia.
È l’unico modo che ho di conoscerla.
Ce ne sono altri?

Emily Dickinson

Qui vive il serpente

Qui vive il serpente, l’incorporeo.
D’aria è la testa. Sotto la punta a notte
Occhi s’aprono e ci fissano in ogni cielo.

O è un altro dimenio da dentro l’uovo,
Un’altra immagine in fondo alla caverna,
un altro incorporeo dopo che il corpo s’è spogliato?

Qui vive il serpente. Questo il nido,
I campi, le colline, le distanze sfumate,
E i pini sopra e lungo e accanto al mare.

Questa è la forma che s’ingozza avida d’informe,
Pelle che lampeggia su bramate sparizioni
E il corpo del serpente che lampeggia senza pelle.

Questa è l’altezza che monta e la sua base,
Queste luci alla fine forse giungeranno a un polo,
Nel bel mezzo della notte, per trovare lì il serpente,

In un altro nido, il signore del labirinto
Di corpo e d’aria e forme e immagini,
implacabile nel possesso della felicità.

Questo è il suo veleno: che anche a questo
Non credessimo. Le sue meditazioni tra le felci,
quando si muoveva appena per assicurarsi del sole,

Ci fecero di lui non più sicuri. Vedevamo nella testa,
Perla nera contro la roccia, l’animale screziato,
L’erba mossa, l’indiano nella prateria.

Wallace Stevens (Aurore d’autunno, Adelphi)

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“Credo malgrado tutto che ogni persona sia sola, tutto il tempo”

«Credo malgrado tutto che ogni persona sia sola, tutto il tempo. Si vive soli. Gli altri ci stanno intorno, ma si vive soli. Ognuno è come imprigionato nella sua testa, e tuttavia noi siamo quello che siamo solo grazie agli altri. Gli altri ci “abitano”. Per “altri” si deve intendere la cultura, la famiglia, gli amici. A volte possiamo cogliere il mistero dell’altro, penetrarlo, ma è talmente raro! È soprattutto l’amore a permettere un incontro di questo genere. Circa un anno fa, ho ritrovato un vecchio quaderno dei tempi in cui ero studente. Lì prendevo appunti, fermavo delle idee. Una citazione mi ha particolarmente impressionato: «Il mondo è nella mia testa. Il mio corpo è nel mondo». Avevo diciannove anni, e questa continua a essere la mia filosofia. I miei libri non sono nient’altro che lo sviluppo di questa constatazione».

Paul Auster

Sul molo il vento soffia forte

Sul molo il vento soffia forte. Gli occhi
hanno un calmo spettacolo di luce.
Va una vela piegata, e nel silenzio
la guida un uomo quasi orizzontale.
Silenzioso vola dalla testa
di un ragazzo un berretto, e tocca il mare
come un pallone il cielo. Fiamma resta
entro il freddo spettacolo di luce
la sua testa arruffata.

Sandro Penna

Positivo e negativo

 

Il positivo entra ed esce dalla testa. Il negativo lascia un dubbio strisciante, un’inquietudine sorda; perché la paura è in fondo della condiziona umana.

Tiziano Terzani

Ad altri da te

Amico da nemico io ti sfido.

Tu con monete false nelle borse degli occhi,
Tu amico mio dall’aria accattivante
Che per vera mi rifilasti la menzogna
Mentre spiavi bronzeo i miei più gelosi pensieri,
Che mi allettasti con luccicanti pezzi d’occhio
Finché il dente goloso del mio affetto trovò il duro
E scricchiolò, e io inciampai e succhiai,
Tu che ora èvoco a stare come un ladro
Nella memoria, moltiplicato da specchi,
In sorridente inobliabile atto,
Mano lesta nel guanto di velluto
E un martello contro il mio cuore,
Eri una volta una tale creatura, un così allegro,
Schietto, spassionato compagno,
Che non avrei mai detto né creduto
Mentre una verità spostavi nell’aria,

Che per quanto li amassi per i loro difetti
Come pei loro pregi,
I miei amici non erano che nemici su trampoli
Con la testa fra nuvole d’astuzia.

Dylan Thomas

Vorrei sapessi

Mi piacerebbe esserci mentre ti asciughi le guance,
mentre abbassi la testa
ed io sono lì,
in piedi,
ma non serve più.

Per una volta nella vita assistere
a qualcosa di inutile,
qualcosa che dovrebbe essere crudele
per il piacere di esserlo.

Vorrei costringerti di me
e vorrei sapessi che sono vivo e malgrado tutto,
che sarebbe bastato esserre più umani
oppure nascondersi meglio.

Louis Ferdinand Celine

Credo in te, anima mia

Credo in te, anima mia, 
l’altro che io sono non deve umiliarsi di fronte a te,
 e tu non devi umiliarti di fronte a lui.
 Ozia con me sull’erba, 
libera la tua gola da ogni impedimento,
 né parole, né musica o rima voglio,
 né consuetudini né discorsi, 
neppure i migliori, soltanto la tua calma voce bivalve,
 il suo mormorio mi piace.

Penso a come una volta giacemmo,
 un trasparente mattino d’estate, 
come tu posasti la tua testa 
di per traverso sul mio fianco 
ti voltasti dolcemente verso di me,
 e apristi la camicia sul mio petto, 
e tuffasti la tua lingua sino al mio cuore snudato,
 e ti stendesti sino a sentire la mia barba,
 ti stendesti sino a prendere i miei piedi.

 Veloce si alzò in me 
e si diffuse intorno a me la pace e la conoscenza 
che va oltre ogni argomento terreno, 
io conosco che la mano di Dio è la promessa della mia,
 e io conosco che lo spirito di Dio
 è il fratello del mio, 
e che tutti gli uomini mai venuti alla luce 
sono miei fratelli e le donne sorelle ed amanti,
 e che il fasciame della creazione è amore,
 e che infinite sono le foglie rigide o languenti nei campi,
 e le formiche brune nelle piccole tane sotto di loro,
 e le incrostazioni muschiose del corroso recinto, 
pietre ammucchiate, sambuco, verbasco ed elleboro.

Walt Whitman

 

 

A un’attesa così lunga

A un’attesa così lunga

preferirei

essere morta,

posare la testa

su fredda roccia.

 La nebbia d’autunno

che all’alba

nasconde le risaie,

svanisce presto.

Ma la mia ansia quando finirà?

Iwano Hime

In questa notte d’autunno

In questa notte d’autunno
sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo
come la materia
parole pesanti come la mano
scintillanti come le stelle.
dalla tua testa dalla tua carne
dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole
le tue parole cariche di te
le tue parole, madre
le tue parole,amore
le tue parole,amica.
Erano tristi, amare
erano allegre, piene di speranza
erano coraggiose, eroiche
le tue parole
erano uomini.

Nazim Hikmet