Educazione emotiva

Oggi l’educazione emotiva è lasciata al caso e tutte le statistiche concordano nel segnalare la tendenza, nell’attuale generazione, ad avere un maggior numero di problemi emozionali rispetto a quelle precedenti. E questo perché oggi i giovanissimi sono più soli e più depressi, più rabbiosi e ribelli, più nervosi e impulsivi, più aggressivi e quindi impreparati alla vita, perché privi di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, l’empatia, senza i quali saremo sì capaci di parlare, ma non di ascoltare, di risolvere i conflitti, di cooperare.

Umberto Galimberti

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Abiura d’Amore

Carissimi, una modesta riflessione sul Rispetto.

Vedete, se guardiamo nella  nostra epoca troviamo un’incredibile tendenza, sempre più accentuata con il passare degli anni: la mancanza di educazione che si è trasformata in assenza, pressochè totale, di Rispetto.

Da sempre non rispettiamo la natura e gli animali.

E che dire dei bambini e delle donne? Degli Ammalati? Degli Anziani? Dei Diversamente Abili? E ancora, scendendo sempre più nella protervia, cosa argomentare sull’intolleranza verso chi ha la pelle di “un’altra” pgmentazione?

E degli Umili? Dei Profughi?

E ancora, sempre più sprofondando in una sorta di delirio di esclusione, cosa sostenere innanzi al dileggio sistematico verso gli esclusi dal lavoro? E il sarcasmo verso chi “non ce la fa”?

A ben guardare questa nostra “civiltà” non tollera la Poesia. Sì, ci sono parole di corcostanza, ma l’Archetipo della Poesia è rinnegato.

Infatti tutto questo ha un solo nome: Abiura d’Amore.

Medici dell’Anima

Il modello occidentale del vincente ad ogni costo sembra sia entrato in crisi. Ma attualmente chi è escluso rimane tale e molti si aggiungono nelle categorie di “chi non conta”.

L’Umanesimo non ha recuperato terreno, per ora.

Non riesco ad immaginare una inversione di tendenza rapida, ma tutti noi, che ci riconosciamo in Anima, abbiamo il compito, credo, di diffondere lo spirito dell’umanesimo di Ficino e del Rinascimento di Poliziano, Pico e Lorenzo.

Ficino fu definito da Pico “Medico dell’Anima”. Quindi, con linguaggio contemporaneo, “Medico dell’inconscio”.

Ha iniziato lui questa lunga strada che noi oggi timidamente percorriamo.

Considero questo BLOG, infatti, una sorta di monastero in mezzo a terre feroci e desolate per l’assenza di solidarietà.

E debbo testimoniare che ogni volta che leggo ciò che mi scrivete, mi rassereno.