Magia di Afrodite…
Afrodite (1)
La sua magia risvegliava un desiderio languido in tutti gli esseri che sfiorava. Gioiosamente li invitava a unirsi in coppia.
Ginette Paris, La rinascita di Afrodite, Moretti e Vitali, 1997, pag. 44
Afrodite (2)
L’acqua che fluisce sui ciottoli suona come una musica, seducente, quanto il desiderio, e il suo fragore è tale che non si può udire null’altro. L’acqua penetra con cadenza ipnotica, la schiuma ci seduce, il mare ci abbraccia: è Afrodite che appare…
Ginette Paris, La rinascita di Afrodite, Moretti e Vitali, 1997, pag. 45
Afrodite (3)
Nata dal mare e figlia del cielo, ecco simbolizzati i due poli dell’energia di Afrodite: in quanto “marina” ella riconduce alle origini, alla coscienza arcaica del corpo, alla sua corrente energetica; in quanto “celeste” è veramente una “porta del cielo”. Gli animali marini che spesso le vengono attribuiti sono simbolicamente connessi ad aspetti particolari della vita sessuale: il delfino, con la sua straordinaria seduttività e giocosità.
Ginette Paris, La rinascita di Afrodite, Moretti e Vitali, 1997, pag. 47
Afrodite (4)
Afrodite educa i barbari alle gradevolezze dei profumi, al gusto per i fiori, all’eleganza degli abiti e alla raffinatezza dei monili, e il fondamento di questa educazione è l’arte d’amare […]. Sono l’architettura, la scultura, l’urbanistica, che testimoniano, attraverso la durevolezza della pietra, lo spirito di Apollo, mentre Afrodite promuove le manifestazioni passeggere, fugaci della bellezza. I begli abiti sono fatti per essere indossati e per usurarsi; i fiori, come la femminilità e il desiderio, vanno colti nell’attimo in cui sbocciano […]. In realtà non c’è una grande differenza tra il ricamare su una pietra con il cesello e il ricamo fatto con i fili di seta, se non che l’uno è destinato a vincere il tempo e a far parte della storia, mentre l’altro è destinato al godimento immediato, qui e ora, a riflettere il Divino attraverso l’espressione di gesti quotidiani che trasfondono così l’arte di vivere. Possiamo provare una certa tristezza davanti alla bellezza effimera, fuggevole, che si dissolve in fretta, ma Afrodite ci insegna ad accettare questa malinconia, perché da essa nasce il desiderio che la bellezza si riveli ancora e si trattenga con noi.
Ginette Paris, La rinascita di Afrodite, Moretti e Vitali, 1997, pagg. 51-52
Vedi la recensione del testo di Ginette Paris, La rinascita di Afrodite, edito dalla Moretti & Vitali.
Filed under: Alfabeto dell'interiorità, Architettura e Interiorità, Mito | Tagged: Afrodite, Architettura, Bellezza, Divino, Ginette Paris, Magia, seduzione, sensualità, sessualità | 1 Comment »