Gazzella dell’amore imprevisto

 Nessuno capiva il profumo
Dell’oscura magnolia del tuo ventre.
Nessuno sapeva che martirizzavi
Un colibrì d’amore fra i tuoi denti.

Mille cavallini persiani dormivano
Sulla piazza con la luna della tua fronte,
Mentre per quattro notti io stringevo
La tua vita, nemica della neve.

Fra i gessi e i gelsomini, il tuo sguardo
Era un pallido ramo di sementi.
Cercai, per darti, nel mio cuore
Le lettere d’avorio che dicono sempre

Sempre, sempre: giardino della mia agonia,
Il tuo corpo fuggitivo per sempre,
Il sangue delle tue vene nella mia bocca.
La tua bocca senza luce per la mia morte.

Federico Garcia Lorca

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Amore

Intera, nel mattino, giorno a giorno,
per me: completa, corpo e anima
– fiore chiuso di nuovo con l’aurora,
col suo profumo stretto in sé,
barca tornata al porto, con il sole,
dalla pesca notturna in mare aperto,
con la vela piegata -,
mentre mi fai con gioia – per me intera -,
come regina buona, tra sorrisi dimentichi del regno,
il regalo del sonno!

Juan Ramon Jiménez

Rampicanti

Sei come il fiore
del ramo più alto
del cielo.
Il tuo profumo viene
che buono! Da tanto lontano
come io reco,
col ramo più profondo
della terra, il mio bacio.

Juan Ramòn Jiménez