ORFEO.UN MITO SENZA TEMPO.
Mercoledi 13 maggio ore 15
Universita degli Studi Roma Tre
Aula 18 via Ostiense 234
Prenderà il via il progetto Teatrale sul Mito ORFEO MILLENNIUM realizzato dal Festival dell’Eccellenza al Femminile, Schegge di Mediterraneo, in collaborazione con l’Università degli Studi RomaTre e il Teatro Palladium. I progetto nasce da un programma di ricerca Teatrale sul Mito realizzata anche in campo sociologico e filosofico, che dal 2012 a oggi nell’ambito del Festival dell’Eccellenza al Femminile di Genova, ha visto la partecipazione dei piu importanti studiosi e grecisti europei, come: Eva Cantarella, Claudio Magris, Caterina Barone, Margherita Rubino, Angelo Tonelli, Gabriele La Porta, Nicla Vassallo, coinvolgendo oltre trenta artisti in altrettanti spettacoli. Tra questi: Elisabetta Pozzi, Galatea Ranzi, Amanda Sandrelli, Lunetta Savino, Mariangela D’Abbraccio, Paolo Graziosi, Edoardo Siravo, Umberto Galimberti, Gianni Vattimo.
All’interno di questo programma, ogni anno viene presentata una rassegna teatrale, oltre a una serie di incontri e Tavole Rotonde sul tema: IL MASCHILE E IL FEMMINILE NEL MITO, finalizzati a indagare gli archetipi degli eroi e delle eroine dell’antichità, declinati dal Teatro Classico all’immaginario della Drammaturgia contemporanea.
Dopo lo studio delle grandi figure femminili dell’antichità: Medea, Antigone, Clitennestra, Cassandra, l’indagine ci ha portato a cercare nel Mito una risposta agli interrogativi sui
temi collegati al sentimento dell’Amore, nell’ottica della società contemporanea, approdando così alla riscrittura di: “FEDRA, DIRITTO ALL’AMORE” di Eva Cantarella, e alla messa in scena del testo con l’interpretazione di Galatea Ranzi. Attraverso lo spirito e gli strumenti della ricerca del Teatro Contemporaneo, il Mito è qui il pretesto per interrogarsi sulle contraddizioni dell’Amore nell’epoca moderna.
In questo contesto nasce il progetto teatrale ORFEO MILLENIUM, che prende spunto dai testi di Maricla Boggio, con il proposito di reinterpretare l’Amore attraverso i molteplici significati dell’archetipo di Orfeo, declinandoli nella realtà storica e sociale dei giovani del Terzo Millennio.
Interpretazioni dinamiche, provocatorie di Orfeo, che hanno dato origine allo spettacolo “LO SGUARDO DI ORFEO” che debutterà al Teatro Palladium di Roma il 13 Giugno. Gli episodi-quadri che compongono lo spettacolo sono ambientati nella realtà e nei luoghi simbolo dell’Amore: la coppia, la famiglia, la religione, la ritualità collettiva. Lo spettacolo è stato realizzato con un lungo percorso di lavoro laboratoriale, avvalendosi della regia di 4 diversi registi: Consuelo Barilari, Duccio Camerini, David Gallarello, Marco Avogadro, declinando Orfeo e il tema dell’impossibilita di amare e ricongiungersi con Euridice, in 6 episodi. Passando dal tragico al comico, da Pier Paolo Pasolini a Ovidio, da Euripide a Don Gallo, sino al varietà, 8 giovani attori di grande talento scelti con provini nazionali, si cimentano nella sfida.
La Tavola Rotonda: ORFEO, UN MITO SENZA TEMPO, dà inizio e introduce questa parte del progetto sul Mito dedicata ai giovani e all’Amore, analizzando la molteplicità di significati che la figura di Orfeo offre a una lettura contemporanea.
“Il mito di Orfeo e Euridice, presente nell’iconografia fin dal V secolo a.C., risulta assente nella letteratura greca e latina fino a Virgilio e a Ovidio, due trattazioni poetiche che hanno avuto una straordinaria fortuna nella cultura occidentale. Virgilio e Ovidio raccontano il mito per scene giustapposte, con una tecnica che può essere definita ecfrastica, concentrandosi sulle scene più frequenti nelle arti figurative. Il Medioevo, che conosce il mito attraverso Virgilio e Ovidio, riporta il racconto dalla poesia alle immagini: molti artisti si servono della tecnica della narrazione continua o di quella per scene giustapposte. In questo modo il mito di Orfeo e Euridice compie un percorso che dalle immagini conduce a testi poetici strutturati per scene e da questi di nuovo alle immagini” (Dall’intervento alla Tavola Rotonda del Prof. Roberto Nicolai).
Il Prof. Paolo D’Angelo, Direttore del Dipartimento Studi Filosofici UniRomaTre, il Prof. Roberto Nicolai, grecista dell’ Università La Sapienza, la Prof.ssa Adele Cozzoli, grecista di UniRomaTre, porteranno l’attenzione sulla figura e la vicenda di Orfeo, il suo valore simbolico, il mistero Orfico, il significato di Arte e Poesia nell’ iniziazione all’Amore, nel passaggio tra vita e morte, attraverso Ovidio, Virgilio, e le fonti storico-letterarie che hanno portato il Mito sino a noi.
Gabriele la Porta, filosofo e scrittore, parlerà dell’Orfismo come iniziazione del pensiero antico e moderno, alla ricerca della comprensione del mistero della morte e dell’Amore, che in Orfeo si esprime nell’impossibilità di amare e possedere per sempre Euridice.
Consuelo Barilari, regista e ideatrice del progetto introdurrà e spiegherà i temi dello spettacolo e la teatralizzazione del Mito nei sei mondi e nelle sei epoche diverse, esplorato con differenti allestimenti e stili teatrali.
L’attrice Isabel Russinova, leggerà brani dalle più significative interpretazioni contemporanee di Orfeo, tra queste quelle di Claudio Magris, Rocco Familiari, Carmelo Bene.
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