Ci vuole anche l’azione

Non puoi attraversare il mare semplicemente stando fermo e fissando le onde.
Rabindranath Tagore

Al mattino

 

Brilla di rugiada il prato; più vivace
Già corre la sorgente desta; il faggio
inclina il capo incerto e tra le foglie
mormora e brilla; e intorno a grigie nubi

Rosse fiamme si allungano, annunciando,
Senza rumore si levano in onde;
Come flutti alla riva, le cangianti,
Alte si levano, sempre più alte.

Vieni ora, sali, e non troppo presto,
Giorno dorato, al vertice del cielo!
Perchè più aperto e confidente vola
A te il mio occhio, beato! fino a quando

Giovane nella tua bellezza guardi
E troppo splendido e orgoglioso ancora
Per me non sei; sempre vorresti andare
Lo potessi io con te, viandante dio!

Ma tu sorridi del lieto spavaldo,
Che vorrebbe eguagliarti; benedici
invece il mio mortale agire e ancora
Benigno! allieta il mio muto sentiero.

Friedrich Holderlin

Pubblicità

Sabbie mobili

Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
S’è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie del letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s’è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.

Jacques Prévert

Sabbie mobili

Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano già si è ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Dèmoni e meraviglie
Venti e meree
Lontano già si è ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Dèmoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.

Jacques Prévert

Demoni e meraviglie

 Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.

Jacques Prévert

Mare

M’affaccio alla finestra, e vedo il mare:
vanno le stelle, tremolano l’onde.
Vedo stelle passare, onde passare:
un guizzo chiama, un palpito risponde.

Ecco sospira l’acqua, alita il vento:
sul mare è apparso un bel ponte d’argento.

Ponte gettato sui laghi sereni,
per chi dunque sei fatto e dove meni?

Giovanni Pascoli

Ondeggia, oceano…

Ondeggia, oceano nella tua cupa
E azzurra immensità
A migliaia le navi ti percorrono invano;
L’uomo traccia sulla terra i confini,
Apportatori di sventure,
Ma il suo potere ha termine sulle coste,
Sulla distesa marina
I naufragi sono tutti opera tua,
È l’uomo da te vinto,
Simile ad una goccia di pioggia,
S’inabissa con un gorgoglio lamentoso,
Senza tomba, senza bara,
Senza rintocco funebre, ignoto.

Sui tuoi lidi sorsero imperi,
Contesi da tutti a te solo indifferenti
Che cosa resta di Assiria, Grecia, Roma, Cartagine?
Bagnavi le loro terre quando erano libere e potenti.
Poi vennero parecchi tiranni stranieri,
La loro rovina ridusse i regni in deserti;
Non così avvenne, per te, immortale e
Mutevole solo nel gioco selvaggio delle onde;
Il tempo non lascia traccia
Sulla tua fronte azzurra.
Come ti ha visto l’alba della Creazione,
Così continui a essere mosso dal vento.

E io ti ho amato, Oceano,
E la gioia dei miei svaghi giovanili,
Era di farmi trasportare dalle onde
Come la tua schiuma;
Fin da ragazzo mi sbizzarrivo con i tuoi flutti,
Una vera delizia per me.
E se il mare freddo faceva paura agli altri,
A me dava gioia,
Perché ero come un figlio suo,
E mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine,
E giuravo sul suo nome, come ora.

Lord Byron

Poesia d’amore

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene. 
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

 Kahlil Gibran

Sei venuta insperata

Sei venuta insperata al mio desiderio, hai stupito

e scosso l’immaginazione dentro il mio animo.

Tremo, e nel profondo il mio cuore è sconvolto

dall’assillo, il respiro soffocato dall’onde d’amore.

Salvami tu da questo naufragio in terraferma,

ti prego, salvami, e accoglimi dentro il tuo porto.

Macedonio

Matrimonio

Se entri nel matrimonio con un programma,

scoprirai che non funziona.

Un matrimonio felice

consiste nel vivere insieme

con spirito innovativo,

nell’essere aperti,  nel non avere programmi.

E’ una caduta libera: tutto sta nel gestire

le novità man mano che arrivano.

Dovete galleggiare

come una goccia d’olio nel mare,

cavalcando le onde

con intelligenza e compassione.

Joseph Campbell