La crisalide e la farfalla (inviato da Nicola Gelo)

[…] La natura ci offre quella bellissima [immagine]della crisalide e della farfalla. La brutta crisalide rimane indietro, la farfalla invece, come un essere luminoso, va per il mondo. Rudolf Steiner chiamò questo simbolo “simbolo reale”. Che differenza c’è tra simbolo e simbolo reale? L’ingresso di una casa può apparire come il simbolo del passaggio di una soglia spirituale, altrettanto un ponte può alludere all’esperienza di un passaggio o alla congiunzione di due mondi separati. Ma né la porta né il ponte esistono perché se ne ricavi l’immagine di un passaggio o di una soglia e vengono utilizzati come simboli solo occasionalmente. Il simbolo reale invece deve la propria esistenza alla determinazione di dover essere un simbolo. Noi ci smarriremmo nel mondo materiale se il mondo divino non avesse costellato la nostra vita di simboli reali. La nascita della farfalla ha ricevuto dal mondo divino la sua caratteristica perché  gli uomini, al sopraggiungere di tempi oscuri, potessero avere un’immagine delle vita dell’anima. Nel mondo visibile vi sono cose che esistono affinché ciò che non è visibile non vada perduto.
[Herbert Hahn, Pedagogia e Religione – Le sorgenti delle forze dell’anima; Editrice Antroposofica]
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“Canzone” di Nicola Gelo

Carissimi,

vi salutiamo questa mattina con un nuovo pezzo musicale di Nicola Gelo, intitolato “Canzone”, dove l’autore ha cercato “di esprimere le poche cognizioni maturate attorno ai temi dell’infanzia e dell’incontro”. Buon ascolto!

Gabriele

La musica di Nicola Gelo in “Un’altra domenica”, opera del filmaker Ricky Farina

Da un’improvvisazione ispirata a “Quando” di Pino Daniele…

Inviato da Nicola Gelo: “L’antica terra mediterranea…”

L’antica terra mediterranea aveva prodotto ancora una volta un modello perfetto di sapienza e di umanità. E per comprendere pienamente perché Gentile fu così e perché fu siciliano e quale fu l’essenza del suo fascino di uomo e di pensatore, occorre aver conosciuto a fondo l’Italia meridionale: cioè quella vastissima terra – più che metà dell’Italia – di cui è facile uso dir male, perché essa in realtà appartiene a un altro mondo, che è solenne e melanconico come i millenni con cui se ne misura la storia, mentre quella di altri si misura a secoli soltanto: il mondo che, compreso a dovere e visto senza paraocchi, rispecchia ancora l’enormità del mito antico, il suo senso del fato, dell’amore e dell’esistenza cosmica”.
 
Donato Jaja, Sentire e pensare, Napoli 1886, p.50; citato in Giovanni gentile filosofo dell’amore pensante, di Giancarlo Roggero

I luoghi del cuore: Nicola Gelo

Amici cari,
in questa domenica estiva il nostro caro Nicola ci conduce in un luogo emblematico, nella grotta di Chi è come Dio?:

Quale è la lirica scritta nel vostro cuore? Nicola Gelo

Ecco il regalo del nostro caro Nicola:

Ecco la mia poesia

“non destare il mio sonno
il mio amore ha per te
la forma di un bambino
a cui non puoi chiedere
di smettere d’amarti”

15 luglio 2005

N. Gelo