Nel periodo in cui soffrii di artrite remautoide, imparai quanto limitato fosse il mio controllo sul corpo. (…) La mia malattia cominciò a regredire solo dopo che riconobbi la mia impotenza. Possiamo esprimere il problema in questi termini: ci sono molte cose che ci riguardano da vicino che sfuggono al nostro controllo e, pertanto, dobbiamo abituarci all’idea che esistano forze che agiscono in noi e fanno avvenire cose che non vorremmo accadessero, come i sintomi e le malattie.
Per lo più lavorano in silenzio, guidando il nostro prodigioso organismo, senza nessun intervento o cooperazione da parte nostra.
(…) Le malattie potenzialmente mortali hanno sempre una divinità o un archetipo nascosto dietro di loro.
Queste parole – dio, archetipo, simbolo, il sacro – sono sinonimi che abbiamo cercato di escludere dalla nostra vita e, quindi, tentano di rientrarvi con la forza, abbattendo le porte.
L’unica possibile soluzione sarebbe cercare di sviluppare un rapporto con queste forze, mentre tutte le altre possibili strade conducono alla morte o alla follia.
(…) Un modo moderno di venire a patti con queste forze è l’Immaginazione Attiva. Questo è il metodo attraverso il quale possiamo entrare in contatto e dialogare direttamente con le immagini divine. Questo approccio riconosce che Dio è veramente in noi, proprio nel nostro corpo e che noi possiamo percepire proprio lì il potere divino comunicando realmente con lui. Ci troviamo quasi all’opposto della diffusa idea popolare che Dio stia “lassù”, in qualche posto del cielo o del Monte Olimpo o anche dovunque grazie alla sua onnipotenza, arbitro onniscente di ogni cosa.
Albert Kreinheider, Il corpo e l’anima
Filed under: Anima ed eredità psichica, Libri consigliati, Psiche | Tagged: Albert Kreinheider, Archetipo, artrite remautoide, Cielo, controllo, corpo, dialogo, divinità, Follia, il sacro, Immaginazione Attiva, immagini divine, impotenza, malattia, metodo, Monte Olimpo, onnipotenza, organismo, Simbolo | 9 Comments »