Dove nidifica il nibbio

Amici carissimi,
vi dedico questa lirica del nostro carissimo Luigi Roscigno, che ci trasporta nel vento sulle “ali” di Psiche:

I luoghi del cuore: Luigi Roscigno

Luigi ci porta lontano, su un isolotto che ha raccolto le speranze, la disperazione, le aspettative, i sogni, il rimpianto, la malinconia…

Carissimo Gabriele, penso che un luogo destinato a restare per sempre impresso nei nostri cuori sia Ellis Island, principale teatro di quella che tutti noi conosciamo come “la grande emigrazione italiana”. Ad essa, i cui risvolti morali tengo in maniera particolare, è dedicata la lirica che ti allego. Grazie e un grande abbraccio…

“Millenovecentodue”

Scorre una lacrima
sopra l’Oceano,
la scia di una nave
che vien da lontano.

Vestono a lutto
i suoi passeggieri:
hanno sepolto
il patrio Làre.

L’ha ucciso Fame
a colpi di zappa,
tra le ginestre
dove Egli nacque.

Oggi risorge
nell’alba silente,
ha mille volti,
i volti dei cari.

Pallidi raggi,
fan stormire gli olivi,
forse con loro
piange anche Dio.

(Luigi Roscigno)

Di seguito alcune immagini significative trovate e scelte da Luigi:

Pubblicità

Quale è la lirica scritta nel vostro cuore? Luigi Roscigno

Il nostro caro Luigi ci ha inviato la sua lirica del cuore, che condivido con voi:

“Alla sera” (di U.Foscolo)

Forse perché della fatal quïete
Tu sei l’imago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all’universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme

Delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.

Se un varco senti liberar brezze

Se un varco senti
Di vita nel petto
Liberar brezze,
Vènti, tempeste,
L’anima a stormi
Sappi menarvi,
Di verno in verno,
Com’è dettato,
L’anima a stormi,
All’Infinito,
Come un uccello
A una spola legato,
Che ovunque voglia
Non possa restar.

Luigi Roscigno

Nell’ora che soffia

Nell’òra che soffia.
Mi lasci,
come nube
la roccia:
alata …
nell’òra che soffia,
che strugge,
che muta.
E imploro
che il cielo
t’inghiotta:
in fretta …
se seguirti
nell’òra
non posso …
che in fretta
t’inghiotta!

Luigi Roscigno