Fusione totale

Nella veglia si percepiscono divisi l’io e l’universo. Nel sogno si ragiona per analogie e si forma un crepuscolo in cui soggetto e oggetto tendono a mescolarsi, ma nel sonno si perviene alla fusione totale all’eterno presente atemporale, alla realtà ultima, per cui si sperimenta l’impensabile che tuttavia si manifesta nel pensiero, l’inudibile che tuttavia si avverte nell’udibile, l’invisibile che tuttavia forma il fondo del visibile

Elémire Zolla

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