Devo molto a quelli che non amo

Devo molto
a quelli che non amo.

Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.

La gioia di non essere io
il lupo dei loro agnelli.

Mi sento in pace con loro
e in libertà con loro,
e questo l’amore non può darlo,
né riesce a toglierlo.

Non li aspetto
dalla porta alla finestra.
Paziente
quasi come una meridiana,
capisco
ciò che l’amore non capisce,
perdono
ciò che l’amore mai perdonerebbe.

Da un incontro a una lettera
passa non un’eternità,
ma solo qualche giorno o settimana.

I viaggi con loro vanno sempre bene,
i concerti sono ascoltati fino in fondo,
le cattedrali visitate,
i paesaggi nitidi.

E quando ci separano
sette monti e fiumi,
sono monti e fiumi
che trovi sui ogni atlante.

È merito loro
se vivo in tre dimensioni,
in uno spazio non lirico e non retorico,
con un orizzonte vero, perché mobile.

Loro stessi non sanno
quanto portano nelle mani vuote.

“Non devo loro nulla” –
direbbe l’amore
sulla questione aperta.

Wisława Szymborska

 

Pubblicità

Ogni posto è una miniera

“Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da tè a osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro di umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare.”

Tiziano Terzani

Primo incontro

E’ strano sai Bob, penso a lei e rivedo il primo incontro, il primo sguardo. E come tutto quello che è successo da allora sia in perfetta sintonia con quanto avvertito in quel magico istante. La logica prosecuzione. Come se fosse in qualche…modo già scritto. Come se fosse già lì aspettando solo di esser vissuto. In paziente attesa di quelle due precise persone. Due anime che si riconoscono al volo e si fondono in una.

Bob e Lou, I colori dell’autunno

L’incontro…

L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: si produce una reazione così che entrambe ne saranno trasformate.

 

L’Aquila e i suoi cani

Venerdì 7 settembre 2012, entro nel recinto proibito delle macerie di L’Aquila, deserta da tre anni. Sto con Emergency che ha deciso di tenere qui il suo incontro annuale. Tre cani ci accompagnano durante la ricognizione. Tre cani di solida razza bastarda, che qualcuno nutre, che qualcuno abbandonò durante l’evacuazione forzata. Visitiamo il silenzio di una città proibita, scortati da tre cani che hanno resistito al decreto di espulsione e continuano a dimostrare la loro volontà di residenza. Hanno fornito esempio a nome di tutti. A loro dovrà un monumento la nuova città che risorgerà. Perché L’Aquila risorgerà e accanto al suo nome di nobile creatura dei cieli , ci saranno tre cani a fare da guardia perché nessuno la spopoli di nuovo.
 
Erri De Luca

Fascino e legame amoroso

Il fascino che una persona esercita su un’altra non sta in ciò che mostra della sua personalità nell’istante preciso dell’incontro … ma… nella sintesi del suo intero essere, che rilascia questa droga potente che cattura l’immaginazione e genera il legame.”

Anaïs Nin

Il patto tra uomo e donna

Il patto tra un uomo e una donna avviene nei primi momenti dell’incontro ed è assolutamente inconscio: è come se le persone si scegliessero istintivamente, in quanto riconoscono in maniera assolutamente inconsapevole un possibile incastro, positivo o negativo, una danza che consentirà loro di mettere in gioco istanze inconscie proprie”.

Umberta Telfner

Se ti capita

Se ti capita

Preparai per te un dolce bacio:
lo immaginai di tuono
ma ti sfiorai la guancia.
Allora pensai ad un abbraccio,
che potesse accoggliere la tua stanchezza,
ma al tuo ritorno abbassai lo sguardo e la guardia
e mi riproposi di darti invece una carezza:
Non te l’ho mai data, in verità,
perchè la verità è che
non penso di amarti poco
e che forse sarebbe più originale
non dirti nemmeno un “ti amo”.
La prossima volta che ti incontrerò, Amore,
stammi a sentire, ti prego,
dammi un bacio,
fammi una carezza,
stringimi forte senza dirmi niente.
Fallo prima che io abbassi lo sguardo
e mi metta a piangere
oppure non riesca a fare più nemmeno quello.
Semplicemente nutrimi di amore
senza darmi il tempo di pensare che mi stai amando
e che potrei non vederti più
fino al prossimo incontro.
Se passerai di quà
mi raccomando
di ricordarti tutto quello che ti ho detto
e di farlo velocemente,
con la velocità di un addio
con la stessa rapidità con cui mi hai tradito
l’ultima volta che ti ho conosciuto.

Valeria D.A

Misteri a Roma: incontro

Carissimi, questa sera, alle ore 20, presso il Museo Barraco (Corso Vittorio Emanuele, Roma), parlerò del tema “Misteri a Roma”. Vi aspetto! Un abbraccio.

Gabriele

L’incontro

L’incontro di due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: si produce una reazione così che entrambe ne saranno trasformate.

Carl Gustav Jung

Sottovoce

Una sera di nuvole, di freddo
e di luce che spiega ad altro il senso
della mia vita, questo vago accordo
di memorie in sordina, sottovoce
di me, di te, poveramente assortiti.

Si resta a volte soli nella veglia
di un racconto sospeso, allora soli,
ignoti l’uno all’altro, ed ora uniti
dal ricordo che un nulla ci divise.

Il rammarico punge, se mi dici:
“bastava che quel giorno…” ti sorrido
con la mesta sfiducia di sapere
che mai giunsi per tempo, che geloso
di te, del tuo passato, almeno vedo
il tuo sguardo d’amore al primo incontro.

Ma forse è giusto credere che allora
tu m’avresti perduto:
come un ragazzo che si lascia indietro
nella paura d’esser felice.

Alfonso Gatto

Abbandono amoroso

Le donne hanno meno paura, rispetto agli uomini, dei rischi connessi all’abbandono amoroso. Ogni amore ha in sé una misura di dolore, così come ogni nuovo incontro rinnova il dolore dell’assenza. 

Ginette Paris

René Magritte

Questo dipinto L’ impero delle luci è la trasposizione pittorica del  Sè junghiano.
Secondo lo psicanalista il Sé è l’incontro, dentro di noi, della parte umana e di quella divina.
Simbolicamente, il cielo, rappresenta il divino (Anima), l’oscurità quella
umana (Ombra), mentre il punto di equilibrio è dato dalle finestre illuminate.

“ANIMA ANIMAE”

Carissime e carissimi, sabato 13 marzo alle ore 16:00 sarò alla Pieve di San Michele, via Rocca di Cerbaia 3, Montecuccoli (Barberino del Mugello), ospite, in questo luogo d’incanto, di due miei cari amici, Gianluca e Antonietta, dove approfondirò il tema di ANIMA ANIMAE (Anima dell’Anima). L’incontro è aperto a tutti e ovviamente gratuito. Vi auguro una felice settimana. A presto!

Rosario Naddeo

A tutti gli amici del Temenos ed anche a chi capita per la prima volta o per caso su questo blog: è tornato il Viandante. Mi ha mandato una bellissima lettera e un’ottima bottiglia di vino.

Per ora non posso dire altro.

Ma immaginavo che avrei fatto lieti tutti gli amici di Interagiranime nel comunicare il suo ritorno.

Comunque ci è vicino.

…Per concludere ecco a voi Pessoa. Vi mando con affetto una poesia che ho letto molte volte in trasmissione e che mi è stata anche segnalata da Tony Kospan il 10 settembre scorso:

SOLTANTO NON SAREBBE

“La vita sarebbe

forse più semplice

se io

non ti avessi mai incontrata

Meno sconforto

ogni volta

che dobbiamo separarci

meno paura

della prossima separazione

e di quella che ancora verrà

E anche meno

di quella nostalgia impotente

che quando non ci sei

pretende l’impossibile

e subito fra un istante

e che poi

giacchè non è possibile

si sgpmenta

e respira a fatica

La vita

sarebbe forse

più semplice

se io

non ti avessi incontrata

Soltanto non sarebbe…

la mia vita.”

Legàmi. (Senza spazio e con molto tempo)

Scrive Beatrice in risposta al post di Massimiliano:

“Ciao Massimiliano,

molto particolare la storia del libro che ha legato inconsapevolmente te e la tua amica. Il destino gioca degli “strani” scherzi. Ancora più affascinante il fatto che, guarda guarda, il libro che vi lega all’incontro abbia in qualche modo a che fare con l’argomento “coincidenze”. Il vostro incontro probabilmente è stato voluto dal “fato”, magari ha voluto farvi ritrovare affinché con il vostro affetto vi poteste reciprocamente sostenere nel superare i momenti critici cui accennavi.
Sei fortunato a avere un’amica che ti comprenda nell’anima e con cui condividere la vita. In questo nostro mondo fatto di tanti singoli atomi in cui ognuno viaggia su un proprio binario pensando solo a se stesso ed alla realizzazione delle proprie egoistiche ambizioni personali e rimane freddamente incurante di quello che accade nella locomotiva che viaggia parallelamente, trovare un vero Amico significa a mio avviso trovare una merce molto molto rara e di impareggiabile valore!
È anche bello sapere che esistono dei legami affettivi così profondi e così veri che non conoscono le barriere temporali: il fatto che tu e la tua amica vi siete ritrovati dopo del tempo e l’affetto era rimasto immutato, è davvero una cosa straordinaria.
Dall’esterno vedo come un segnale, perdona l’azzardo, sembra come se il destino vi abbia offerto una nuova opportunità di riprendere la vostra amicizia dal punto in cui, tempo prima, l’avevate lasciata per viverla pienamente nel presente e nel futuro.
Nella tua storia rivedo alcuni riflessi della mia, quella sopra raccontata. Forse sia io che te avevamo bisogno di ritrovare queste persone per sollevarci dal dolore e nello stesso tempo riportare nel nostro cammino un’amicizia importante, profonda e vera accidentalmente smarrita o dimenticata.
Baci baci”.

Vincenzo, mio amico e mio Maestro, è stata una persona che avevo perso.

Lo giudicavo troppo ossessivo. Poi l’ho incontrato per caso a Villa Borghese, a Roma. Io correvo. Lui mi aveva insegnato a correre. Ci siamo salutati. Lui si è commosso. Non ci eravamo mai allontanati

Nell’Interiorità di Anima — “Cielo che incontra terra”…

Cielo che incontra terra

Conosci la verità in te, conosci te stesso nella verità: ed ecco! in quel momento, con tua meraviglia, riconoscerai nel tutto e in ogni singolo, proprio nel luogo che ti circonda, la patria a lungo cercata invano e appassionatamente sognata: QUI IL CIELO SI INCONTRA CON LA TERRA.

Arthur Schopenhauer, Manoscritti 1804-1818, 17-1812, in Breviario, a cura di Carla Buttazzi, Milano, Rusconi, 1996, pag. 35

Possibilità

Nella vita ci capita come al viandante: man mano che avanza, gli oggetti per lui assumono una forma diversa da quella che avevano in lontananza, ed è come se al suo avvicinarsi mutassero aspetto. Ciò accade soprattutto coi nostri desideri. Spesso troviamo qualcosa di completamente diverso, migliore di quello che cercavamo; spesso troviamo la cosa cercata, ma per vie completamente diverse da quella invano battuta all’inizio. E dove noi cercavamo piacere, felicità, gioia spesso troviamo illuminazione, consapevolezza, conoscenza – un bene duraturo, autentico, al posto di uno fuggevole e apparente.

Arthur Schopenhauer, Parerga e Paralipomena vol I – Parerga, 492-1850, in Breviario, a cura di Carla Buttazzi, Milano, Rusconi, 1996, pag. 187