Posted on 23 gennaio, 2015 by Gabriele La Porta
Lasciato ho gli animali con le loro
mille mutevoli inutili forme.
Respiro accanto a te, ora che annotta,
purpureo fiore sconosciuto: assai
meglio mi parli che le loro voci.
Dormi fra le tue verdi immense foglie,
purpureo fiore sconosciuto, vivo
come il lieve fanciullo che ho lasciato
dormire, un giorno, abbandonato all’erbe.
Sandro Penna
Filed under: Poesia | Tagged: animali, erbe, fanciullo, fiore, foglie, forme, giorno, Il vegetale, mutevoli, Sandro Penna, voci | 3 Comments »
Posted on 29 novembre, 2011 by Gabriele La Porta
Fermarmi qui! Mirare anch’io questa natura un poco.
Del mare mattutino e del limpido cielo
smaglianti azzurri, e gialla riva: tutto
s’abbella nella grande luce effusa.
Fermati qui. Illuso di mirare ciò che vidi davvero l’attimo che ristetti,
e non le mie fantasie, anche qui,
le memorie, le forme del piacere.
Costantino Kavafis
Filed under: Poesia | Tagged: Cielo, Costantino Kavafis, fantasie, forme, Luce, Mare mattutino, memorie, natura, piacere | 22 Comments »
Posted on 7 luglio, 2010 by Gabriele La Porta
Ti interroghi sul mio stato? Eccomi dunque:
son disperso ormai nell’intimo, ubriaco e tremante.
Sotto le multicolori vesti che agghindano le forme,
resto come un’illusione d’acqua modellata dal vento.
La Tua assenza mi carica del gravame dell’esistenza
porto sulle spalle un mondo privato di senso.
Qual è la vanità di uno specchio senza immagine?
Privo della Luce Amata ormai qual bagliore vi splende?
Jalaluddin Rumi
Filed under: Amore, Poesia | Tagged: acqua, amata, assenza, forme, Immagine, Jalaluddin Rumi, Luce, senso, Specchio, vento | 15 Comments »