Posted on 21 marzo, 2016 by Gabriele La Porta
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
Alda Merini
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Posted on 23 gennaio, 2015 by Gabriele La Porta
Lasciato ho gli animali con le loro
mille mutevoli inutili forme.
Respiro accanto a te, ora che annotta,
purpureo fiore sconosciuto: assai
meglio mi parli che le loro voci.
Dormi fra le tue verdi immense foglie,
purpureo fiore sconosciuto, vivo
come il lieve fanciullo che ho lasciato
dormire, un giorno, abbandonato all’erbe.
Sandro Penna
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Posted on 12 giugno, 2012 by Gabriele La Porta
Livida alba, io sono senza dio.
Visi assonnati vanno per le vie
sepolti sotto fasci d’erbe diacce.
Gridano al freddo vuoto i venditori.
Albe più dense di colori vidi
su mari su campagne inutilmente.
Mi abbandono all’amore di quei visi.
Sandro Penna
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Posted on 22 ottobre, 2011 by Gabriele La Porta
Appiè dei passi della sera
Va un’acqua chiara
Colore dell’uliva,
E giunge al breve fuoco smemorato.
Nel fumo ora odo grilli e rane,
Dove tenere tremano erbe.
Giuseppe Ungaretti
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