Roma

L’Epifania è così mite qui
come se già fosse aprile, ma le nuvole
sono quelle dell’anno nuovo
che inumidiscono gli occhi,
a guardarle,
perché così simili a quelle
degli anni che non sono più.

Si muovono lente,
bianche o d’un grigio chiaro
sul cielo celeste tramutantesi in azzurro
volgendo l’ora al mezzogiorno
che ci chiama alla Messa.

Quando usciremo dall’incenso in fretta
verso la casa che ride nell’alto sole dell’una,
la città che non ci lascia ricordare
neve e sole sulla neve e brina
ci avrà abbracciati, dolce meretrice,
ci avrà vinti per sempre.

Attilio Bertolucci
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…uomini di vista acuta

Edward_Burne-Jones_Star_of_Bethlehem

Edward Burne-Jones, “The Star of Bethlehem”, 1885-1890

…[ i magi] «che praticano anche la divinazione… e che l’aria è piena di immagini che, esalando, si immergono nella visuale degli uomini di vista acuta»…

Diogene Laerzio, I 7, in Walter Burkert, “Da Omero ai Magi”, Marsilio.

Aspettando i Magi

Harpers Magazine, Christmas 1898

Da Harper’s Magazine, “Christmas 1898”, di Harvey Ellis

Sul presente

Il momento presente non è l’istante segnato dall’orologio, è piuttosto l’interferire di molti canali di molti canali in un televisore, di molte possibilità in una scelta. Ma vivere nel presente è questo! Il presente non è un misterioso attimo di epifania. È accogliere l’abbraccio del molteplice. Credo sia così che ognuno vive, che tutti vivono. Ogni giorno facciamo tre, quattro, cinque cose allo stesso tempo. E i bambini di sette, o di nove, o di dodici ne possono fare anche diciotto, di cose, allo stesso tempo: hanno la radio accesa, il computer acceso, e intanto fanno i compiti, e parlano. Tutto contemporaneamente. Il presente è l’alveo di confluenza di più fiumi.

James Hillman