Questa mattina, all’Alba, dormivo leggero. Nel sonno-veglia- ho sentito un uccello cantare e poi, a seguire, altri.
Quindi improvvisamente ho percepito. Il primo volatile si è lasciato andare in una melodia radiosa e appena smetteva ecco che tutti gli altri gli facevano il controcanto. E poi ancora lui con le sue note di miele e quindi subito dopo li Coro. Ecco, era una rappresentazione. un’Opera con voce solista e coro.
Un Inno e un ringraziamento al Sole che stava tornando. I Fedeli in entusiasmo lo lodavano, per loro e per NOI. UNA MERAVIGLIA.
Una Composizione. Un regalo per tutti noi. Basta ascoltare. L’irruzione del Divino era presente nei cuoricini di quelle bambine e bambini piumati. Loro, come milioni di altre creature, da sempre parlano d’Amore.
I Fedeli d’Amore. Per questo – ora mi sovviene – gli antichi dicevano che la lingua degli uccelli è la lingua degli Dei.
(Che bello poter comunicare con voi, Anime)
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