Aspetto

Se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in nessun posto cerca in un altro, perché io sono seduto da una qualche parte, ad aspettare te.

Walt Whitman

Le parole

Le parole
se si ridestano
rifiutano la sede
più propizia, la carta
di Fabriano, l’inchiostro
di china, la cartella
di cuoio o di velluto
che le tenga in segreto;
le parole
quando si svegliano
si adagiano sul retro
delle fatture, sui margini
dei bollettini del lotto,
sulle partecipazioni
matrimoniali o di lutto;
le parole
non chiedono di meglio
che l’imbroglio dei tasti
nell’Olivetti portatile,
che il buio dei taschini
del panciotto, che il fondo
del cestino, ridottevi
in pallottole;
le parole
non sono affatto felici
di essere buttate fuori
come zambrocche e accolte
con furore di plausi e
disonore;
le parole
preferiscono il sonno
nella bottiglia al ludibrio
di essere lette, vendute,
imbalsamate, ibernate;
le parole
sono di tutti e invano
si celano nei dizionari
perché c’è sempre il marrano
che dissotterra i tartufi
più puzzolenti e più rari;
le parole
dopo un’eterna attesa
rinunziano alla speranza
di essere pronunziate
una volta per tutte
e poi morire
con chi le ha possedute.

Eugenio Montale

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L’attesa di Penelope

A un’attesa così lunga

A un’attesa così lunga

preferirei

essere morta,

posare la testa

su fredda roccia.

 La nebbia d’autunno

che all’alba

nasconde le risaie,

svanisce presto.

Ma la mia ansia quando finirà?

Iwano Hime

…c’è sempre un’attesa, una speranza, un’apertura

L’attesa e l’arte

Considerazioni…

L’articolo che oggi vi propongo è questa “considerazione” di Valeria D.A. (è fresca come una rugiada autunnale sul margine del bosco).

Considerazioni di una madre.

Si può amare l’attesa? Si impara ad attendere che un gioco diventi Amore. Ma se è Amore non ama attendere oltre. Spezza le catene invisibili e si libera…
“L’amore, sul nascere…”
“Amore, come sempre…” che ha bisogno di certezze e di fiducia per poter volare. Amore che non è amore se non vola e se non brilla è sasso da lanciare nel mare, dove si confonde in mezzo a tanti altri, lì, sul fondo… In attesa!
Amore che è o non è: testa o croce! Guerra o pace!
Amore che si innamora di sè e continua a credere che oltre la collina la guerra si stia ancora combattendo: Amore che non si da pace!
Amore che non sa di essere atteso e continua a parlare con i fantasmi e a pregare che il suo amore vada a prenderlo; Amore che spera che il gioco finisca per uscire allo scoperto e brillare.
Amore che non si arrende e vive del presente, ma che non sa più sperare che si possa ancora vivere in pace e crescere.
Amore, che bisognerebbe inventarlo se non ci fosse già, e Amore che quando c’è si è incapaci di toccarlo. Amore che potrebbe essere dipendenza e allora si sta a guardare da lontano. Amore che non sapeva di essere atteso e come una stella naturalmente ad un certo punto esplode. Oppure si fa brillare… come una bomba pericolosa. In fondo al mare…

Attesa

Carissimi amici, oggi vi propongo una lirica che considero straordinaria, un’Attesa contenente una verità d’amore, un dissidio a noi tutti appartenente che si dispiega attraverso le parole e le immagini del grande poeta Vincenzo Cardarelli.
Sarà questa lirica ad aprire la mia trasmissione “Inconscio e Magia – Psiche” di domenica 26 luglio, in onda su Rai 2 intorno alle 6:15.
Auguro a tutti una felice giornata. Un abbraccio!

Attesa

Oggi che t’aspettavo
non sei venuta
E la tua assenza so quel che mi dice
la tua assenza che tumultuava,
nel vuoto che hai lasciato,
come una stella.
Dice che non vuoi amarmi.
Quale un estivo temporale
s’annuncia e poi s’allontana,
così ti sei negata alla mia sete.
L’amore, sul nascere,
ha di quest’improvvisi pentimenti.
Silenziosamente
ci siamo intesi.

Amore, amore, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d’insulti.

Vincenzo Cardarelli (1887-1959)