Grazia antica

(Lawrence Alma-Tadema, Rivali inconscie, 1893)

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Antica bellezza

(John William Godward, Nerissa, 1906)

Amai trite parole

 Amai trite parole che non uno osava.
Mi incanto’ la rima fiore amore,
la più antica difficile del mondo.

Umberto Saba

Danae

 

“Klimt affronta un soggetto tratto dalla mitologia greca antica: Danae fu fecondata nel sonno da Zeus, trasformatosi in pioggia d’oro. L’artista rinuncia alla consueta struttura verticale a favore di uno sviluppo ellittico. Infatti la donna è rappresentata rannicchiata in primo piano, ripiegata su sé stessa, avvolta in una forma circolare, che rimanda alla maternità e alla fertilità universale. Serenità e pace si leggono sul volto e nella posizione fetale della fanciulla. Danae diviene una fanciulla persa nel sonno e nella dimensione onirica, totalmente dimentica di sé e in balìa dei propri istinti sessuali. In nessun altro dipinto di Klimt la donna è così interamente identificata con la propria sessualità. Il corpo completamente abbandonato di Danae è circondato e ricoperto dai capelli, da un velo orientaleggiante e sulla sinistra da una pioggia d’oro. Nello scroscio della pioggia d’oro, che riecheggia di preziosismi bizantini, Klimt aggiunge un simbolo, un rettangolo verticale nero, che rappresenta il principio maschile”.

Testo tratto da Wikipedia

(Gustav Klimt, Danae, 1907)