Questa sera e domani, in prima serata, su Rai uno andrà in onda “Luisa Spagnoli”, la ficiton in due puntate dedicata a quella che fu una delle più grandi figure femminili del secolo scorso. Impersonata dalla bella e brava Luisa Ranieri, l’imprenditrice che ha inventato il Bacio Perugina, la caramella Rossana, l’uovo di cioccolato con la sorpresa dentro e che ha fondato un grande marchio di moda fu una donna veramente rivoluzionaria per l’epoca. La storia è ambientata a Perugia, dove Luisa Spagnoli era nata da una famiglia di umili origini. Si sposa con il musicista Annibale, interpretato da Vinicio Marchioni (già visto nei panni del “Freddo” in “Romanzo criminale”) e hanno tre figli. Animata di grande determinazione, con nessuna voglia di fare la casalinga o di andare a lavorare sotto padrone e desiderosa di dare un futuro migliore ai suoi bambini, Luisa propone al marito di rilevare una vecchia confetteria. Lui, artista con poco senso pratico, decide di accontentare la moglie, convinto del suo intuito. Così, da quel momento, comincerà l’ascesa della coppia nell’economia perugina, ma sarà lei a prendere la decisione che li farà veramente decollare: chiedere a Francesco Buitoni (Massimo Dapporto), loro cliente e già noto industriale, di formare una società. Nascerà quindi la Perugina, che oserà sfidare le grandi industrie del nord. Intanto, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, tutti gli uomini vengono mandati al fronte. Anche Annibale verrà arruolato e pure il giovane Giovanni Buitoni (Matteo Martani), al quale il padre ha affidato la conduzione della fabbrica. Luisa si ritrova sola al comando della Perugina e, per non farla affondare, chiama a lavorare le donne rimaste a casa. Una delle qualità della Spagnoli era quella di trattare bene le lavoranti, di pensare alle loro esigenze. Fa aprire in fabbrica un asilo nido per i figli delle sue operaie e permette loro di allatarli, realizza uno spaccio dove poter fare la spesa prima di tornare a casa. In questo senso fu una delle prime femministe italiane, perché, oltre all’emancipazione femminile in generale, lei stessa si batté per la propria affermazione e indipendenza, sfidando spesso la morale dell’epoca assumendo ruoli allora criticabili. Anche quando ultraquarantenne iniziò una relazione con Giovanni Buitoni, di quattordici anni più giovane, un amore che diede scandalo tra i cittadini di Perugia, ma che lei affrontò a testa alta per il resto della sua vita. Persino Annibale, conoscendo lo spirito della moglie, si fece da parte trasferendosi ad Assisi, continuando ad amarla lo stesso. La fiction, diretta da Lodovico Gasparini e sceneggiata da Franco Bernini e Gloria Malatesta, è liberamente ispirata dal racconto “Luisa Spagnoli” di Maria Rita Parsi, pubblicato nel libro “Le italiane”, edito da Castelvecchi. Oltre alla narrazione ben costruita che restituisce con efficacia il ritratto dell’imprenditrice, una nota di merito vanno alle ambientazioni e ai costumi di grande pregio utilizzati per il film. Più di duemila abiti d’epoca, due dei quali creati dalla famiglia Spagnoli: il vestito da sera di Luisa, che ricorda l’immagine della scatola dei baci Perugina, ispirata al quadro “Il bacio” di Hayez, e il golfino d’angora che lanciò la casa di moda.
Clara Martinelli
Filed under: Good News, Televisione | Tagged: fiction, Giovanni Buitoni, Lodovico Gasparini, Luisa Ranieri, Luisa Spagnoli, Massimo Dapporto, Matteo Martani, prima serata, Rai uno | Leave a comment »