Cari amici,
vediamo insieme il significato ermetico del NERO, del BIANCO, del GIALLO e del ROSSO secondo la filosofia esoterica.
Questi sono i colori dell’alchimia, la scienza parallela alla magia che vuole trasmutare non il piombo in oro, come credono gli stolti, ma la mente asfittica dell’uomo, chiusa e ottusa, in un’intelligenza aperta e tollerante (oro).
Le tonalità corrispondono a questi significati:
Nero (Nigredo) — È la notte, l’oscurità del dolore. È quella scheggia della nostra vita in cui tutto sembra senza speranza e senza scopo. I problemi avviluppano e soffocano. Tutto è tetro e cupo. Ma è anche il momento in cui una voce lontana comincia a sussurrare: «Attento, così stai soffrendo troppo, devi cambiare». E nel buio pesto si accende un pallido fuoco. La coscienza ha intrapreso il lentissimo giro del «cangiamento».
Bianco (Albedo) — È il momento in cui la persona inizia a capire che è necessaria una trasformazione.
Giallo (Citrinitas) — È il momento in cui il processo si è messo in moto e inizia il percorso della mutazione di sé. Ma questo sentiero è doloroso, occorre lasciarsi dietro i difetti, le preoccupazioni, le piccole meschinità e gli egoismi. È una fase dura e spesso chi intraprende il sentiero è tentato a questo punto di tornare indietro. Eppure c’è anche una forza interiore, ormai matura, che non rinuncia e continuamente sprona a proseguire.
Rosso (Rubedo) — È l’esplorazione raggiante della nuova personalità. Il vecchio io è come una crisalide, avvizzisce e lascia il posto alla nuova farfalla. La mente si è aperta e le piccole meschinità, le invidie, i rancori, i tremori, le paure e le angosce sono ormai alle spalle. È la rinascita. Una nuova vita attende chi ha iniziato il calvario.
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Abbracciare la croce :questo è l ‘unica via di vera trattazione interiore…perché dolore,difetti e meschinita non saranno mai vinte una volta per tutte…é illusorio e presuntuoso crederlo …la nostra natura è fragile e tutti i giorni dobbiamo fare i conti con questo…il resto sono chiacchiere zen o new age …Abbracciare la croce vuol dire scegliere il paradosso della fede ,scegliere la vita etica contro quella estetica,dire no al narcisismo sociale e al relativismo morale…affermare con coraggio che menzogna e verita esistono,così come bene e male,giusto e sbagliato…
Negare Dio e il peccato non ci salverà dal senso di vuoto e non ci darà che una effimera felicità …Ma per il cristiano la felicità è troppo poco …il cristiano non fugge da se stesso per essere perfetto,migliore,giacente e… onnipotente…il cristiano sceglie di vivere nelle cose come sono ..giorno per giorno ,offrendo le sue miserie a Dio …é un uomo comune ma vivo alla maniera fi Chesterton
Mi inginocchio con il cuore pieno di devozione a colui che ha riscoperto e riletto l’alchimia riportandola al suo significato psicologico autentico : C.G.Jung.
Bellissimo articolo… Grazie!
“Un grande classico è uno scrittore che si può lodare senza averlo letto”.