Di Rita Zeppa
In questa ultima parte dedicata alle 7 Leggi Universali, voglio riportare più che una mia elaborazione come quella degli articoli precedenti fatta prendendo vari spunti su questo argomento da più letture prese dal web e dove spesso non era citata la fonte, questi brani tratti direttamente dal “Diario di una ragazza indaco” di Michela Marini (© COPYRIGHT Distribuito con Licenza Creative Commons) che andranno a concludere l’intero capitolo dedicato appunto alle 7 Leggi Universali.
QUINTA- LEGGE DEL RITMO O ARMONIA
Tutto si muove come un pendolo;
la misura del suo movimento verso destra è la stessa
del suo movimento verso sinistra;
il Ritmo è la compensazione tra le due oscillazioni.
Il Divino è Perfetta Armonia, ciò che appare disarmonico (miserie, sofferenze, ecc.) non sono una creazione del Divino ma dell’uomo. Tutti gli uomini che vogliono vivere nell’armonia e nella pace possono adottare come sistema conoscitivo e di giudizio la Legge del Ritmo che ha un valore universale, dal momento che sottintende non solo tutte le funzioni vitali ma anche tutto ciò che esiste nell’intero universo.
La Legge del Ritmo è semplice nel suo ricorrente dinamismo; a non si compiorta stupidamente come la logica che una volta stabilito un presupposto, si precipita come una valanga lungo la china degli inevitabili effetti, con risultati disastrosi; sempre in disaccordo con quanto implicito nel presupposto stesso.
A differenza dalla logica non deve mostrare un punto di partenza più o meno visibile, un presupposto di origine esteriore e materiale, scelto per motivi non sempre chiari o in base a percezioni sensoriali a volte errate o incomplete.
Il metodo di conoscenza Ritmica parte sempre da un Centro Spirituale invisibile, scelto per Fede o per Amore, da cui s’irradia un concetto che si “sente” interiormente con certezza la validità.
Tale concetto che all’origine è sempre abbastanza vago e indistinto, parte dal Centro da cui nasce e con un moto convettivo o parabolico, ritorna di continuo al suo punto di partenza.
Aggiornandosi con l’esperienza del suo viaggio e dove si ritempra assorbendo nuove forze per un ulteriore viaggio più esteso e proficuo. Tutto ciò avviene con ritmo rapidissimo che a livello psicologico si conclude in breve tempo in modo chiaro, con una illuminazione di tipo intuitivo.
Nel processo Ritmico – Intuitivo, a differenza di ciò che avviene nel processo Logico – Deduttivo, il Tempo non esiste, se non in modo provvisorio, in quanto pur nascendo dal Centro e identificandosi nel Moto Convettivo ascendente che crea il Tempo che passa verso il Futuro, una volta toccato il vertice della Parabola questo Tempo cessa di esistere, dal momento che comincia a regredire nel moto discendente che rappresenta il viaggio verso il Passato fino al Centro in cui viene riassorbito, prima di venir riemanato per un nuovo viaggio verso un futuro del tutto relativo, data la sua brevissima durata; ma di tutto ciò gli esseri umani non hanno assolutamente coscienza.
Infatti non riuscendo a percepire gli intervalli che caratterizzano lo svolgersi del Tempo, così come non percepiscono i ritmici intervalli esistenti nella luce del Sole o in una proiezione cinematografica, essi attribuiscono al Tempo una continuità ed una direzione unilaterale che esso non possiede assolutamente. Quindi nel Processo Ritmico di conoscenza, il Tempo nasce e muore di continuo dall’Eterno e nell’Eterno Presente Divino di un Centro Spirituale.
Il Metodo di conoscenza Ritmico, offre a chi lo pratica e crede con Fede certa nella sua validità, dei vantaggi straordinari, primo fra tutti il contatto con Dio che è Verità e Unica Realtà; poi la possibilità di viaggiare, in teoria, nello spazio e nel tempo sia in avanti che a ritroso, dal momento che nell’Eterno Presente d el Divino, tutto è già accaduto e nel contempo tutto deve ancora accadere, offrendo così all’uomo che si identifica pienamente nell’Attimo Presente, l’incredibile possibilità di modificare sia il Passato che il Futuro. Ma per riuscire in questo, non è sufficiente credere nella realtà di un simile potere.
Non basta conoscere la Verità per avere il potere di modificare a proprio piacimento la ritmica Realtà dell’esistenza, ma è necessario “DIVENTARE LA VERITA’, RINUNCIANDO A TUTTE LE ILLUSIONI CHE CI MANTENGONO SEPARATI DALLA REALTA’. LA VERITA’ E’ UN ESSERE VIVENTE CHE SI IDENTIFICA NELLA REALTA’ DIVINA.”
Infatti qualcuno disse:
IL PADRE ED IO SIAMO UNA COSA SOLA.
(Gesù)
SESTA – LEGGE DI CAUSA – EFFETTO
Non giudicate, per non essere giudicati;
perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati
e con la misura con la quale misurate sarete misurati
(Mt, 7,1-2)
Ogni causa produce un effetto, ogni azione genera un risultato.
La legge di causa–effetto è conosciuta nella cultura sanscrita come karman il termine deriva dalla radice sanscrita kr che significa “fare, compiere, produrre, agire, movimento” e perciò viene anche chiamata Legge del Karma. Si tratta di una legge di equilibrio universale che serve a bilanciare ogni squilibrio.
Le azioni umane ad esempio sono le cause, le cose che ci accadono sono gli effetti: “il caso non esiste”. Le azioni umane sono normalmente in balia dell’ego, dei nostri io, sottoforma di tensioni emozioni e pensieri. Senza consapevolezza non c’è libero arbitrio, non c’è libera scelta e quindi non si possono ottenere gli eventi desiderati.
La Legge di Causa – Effetto interessa tutti, anche chi ha sviluppato maggiori poteri.
Con grandi poteri arrivano grandi responsabilità.
Tutto quello che abbiamo ce lo creiamo noi costantemente. Non tutti coloro che patiscono tribolazioni, patiscono per caso. Colui/colei che ha sperimentato che cosa produce l’odio non può non amare. La verità rende libero l’uomo e lo propietta verso un destino migliore. Ciò che seminate raccoglierete, ciò che raccoglierete istruirà il destino del domani.
Non è una Legge di punizione bensì una Legge di giustizia. Ogni causa ha il suo effetto e tutti gli organismi le sottostanno: dall’atomo, all’uomo, al cosmo. Tutto è interconnesso, anche la più piccola azione ha la sua parte e la sua controparte, vale a dire l’effetto. Il problema di molti esseri umani è di non riuscire a collegare i fatti della propria vita con le azioni del passato, trovando sempre un capro espiatorio per le proprie disavventure negli altri o nel destino, con il risultato di sentirsi, di conseguenza, delle vittime.
Se si riuscisse a comprendere che l’azione negativa è in reltà il risultato dei propri errori, di pensiero o di cattiva condotta, si eliminerebbe quel risentimento e amarezza nei confronti della vita.
La comprensione e l’accettazione della Legge di Causa – Effetto, aiuta a farci sentire sempre più responsabili verso noi stessi e verso gli altri, attraverso l’azione veniamo quindi educati a compiere atti giusti verso noi stessi e l’umanità. tutto si riduce a pensiero, perché le altre azioni sono la conseguenza del pensiero.
Siamo e saremo ciò che pensiamo.
Il pensiero che produciamo, nasce nella nostra mente, và, parte, si amplifica e risuona tutt’attorno a noi e, come un suono infinito si propaga in tutto l’universo. Quindi non dobbiamo rapportare i nostri problemi a qualcosa di esterno; tutto dipende da noi, tutto è dentro di noi. Ciò significa controllare i nostri pensieri e le azioni che abbiamo compiuto durante la giornata, dalla mattina al momento del risveglio, fino a quando si va a dormire. Comprendere che ogni azione è condizionata dalla precedente, responsabilizza nei confronti dei propri pensieri, sentimenti, emozioni e azioni.
Le forme pensiero che gravitano intorno a noi ci possono più o meno condizionare. Un pensiero ricorrente quando ha una certa intensità diventa, in seguito, un’abitudine alla quale la mente torna spontaneamente.
L’energia segue il pensiero
Queste abitudini ci fanno agire in un determinato modo, spesso senza rendercene conto. Solo cambiando i nostri pensieri, immettendo principi e valori etici, possiamo uscire dalle forme pensiero negative e crearne di positive. L’armonia nella nostra vita dipende dalla padronanza dei nostri pensieri, perché sono i semi dei nostri sentimenti ed azioni e determinano il nostro destino.
La forza creatrice dei nostri pensieri ha un potere enorme.
Un pensiero cosiddetto buono e amorevole non necessariamente produce conseguenze buone, dicendo pensiero si intende sia la parola che l’azione. Non possiamo impedire ad un pensiero negativo di entrare nella nostra mente ma, è anche vero che possiamo impedirgli di fare fissa dimora nella nostra mente. Il nostro “oggi” l’abbiamo già costruito ieri.
Siamo i costruttori della nostra realtà
Impariamo a selezionare i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni.
Pensieri e intenzioni amorevoli creano una sinfonia.
L’Amore è la legge più grande di tutte, la Legge dell’Assoluto, spazza via tutto
SETTIMA – LEGGE DI GENERAZIONE
Tutto ha una polarità maschile e femminile. Nulla esiste senza un padre e una madre.
– Intesa su un piano simbolico non biologico –
La creazione ha bisogno del maschile e del femminile, due principi con identica intensità ma diversi poteri che completano l’universo creando armonia. Niente al mondo è più significativo dell’incontro fra i due principi, maschile e femminile. Ne gli uomini ne le donne possono dubitare del fatto che questi due principi e ciò che essi rappresentano, sono potenti, attivi e che si influenzano a vicenda allo scopo di creare. Quello che però non si sa è l’atteggiamento da tenete, il modo di considerarsi a vicenda per vivere nell’armonia, nella bellezza e nella pienezza, invece di provocare continuamente disordini, delusioni e tragedie.
L’intero Universo è in movimento grazie alle forze che si sprigionano dai due principi, maschile e femminile, quando questi sono in presenza l’uno dell’altro. Orientate convenientemente, queste forze riescono a proiettare dei fasci luminosi di una potenza tale che possono produrre fenomeni di un’importanza cosmica.
Tutto il creato, tutte le manifestazioni della vita e della natura sono opera dei due principi, maschile e femminile. Questi due principi sono un riflesso, una ripetizione dei due principi divini creatori: il Padre celeste e la Madre divina. In realtà, il Padre celeste e la Madre divina non sono Dio stesso: li si deve comprendere come due poli scaturiti da un principio unico: l’Assoluto, il Non Manifesto, che la Cabala chiama Aïn Soph Aur, ossia “Luce Senza Fine”.
Ciascuno di noi possiede quindi una parte maschile e una parte femminile, a seconda che l’individuo sia uomo o donna una delle due parti è visibile mentre l’altra è nascosta ma quella che non si vede è comunque presente. Ogni donna è donna nel proprio fisico ma possiede il principio maschile. Allo stesso modo, ogni uomo è uomo nel proprio corpo fisico ma possiede interiormente il principio femminile.
Se si conosce la Legge della Polarità e se si sa come utilizzare i due principi, maschile e femminile, emissivo e ricettivo, positivo e negativo, si possono risolvere tutti i problemi della vita. Ogni manifestazione, ogni nascita è il prodotto del lavoro dei due principi: il maschile, emissivo, proietta, insemina, dona il germe della vita; il principio femminile raccoglie, organizza per produrre un’opera completa e perfetta. Il lavoro di Creazione è quindi ripartito fra i due principi e non bisogna, nè sopravvalutare nè sottovalutare l’importanza dell’uno e dell’altro. Entrambi sono altrettanto importanti, altrettanto indispensabili ma in due modi diversi.
Il principio maschile invia delle onde o delle forze ma ciò non servea niente se non c’è l’altro principio che risponde, riceve ed opera su quello che ha ricevuto. E’ grazie al lavoro dei due principi che la vita è possibile anche là dove non li vediamo, anche nel corpo fisico, essi lavorano insieme ed è proprio quando l’uno domina a scapito dell’altro che iniziano le anomalie e gli squilibri. La scienza dei due principi è la scienza dell’equilibrio cosmico.
La potenza dell’essere umano risiede nel possedere i due principi, è l’unione in lui dei due principi, maschile e femminile che lo rende simile agli dei.
LA VITA E’ L’INFANZIA DELLA NOSTRA IMMORTALITA’ J.W. Goethe
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Rita Zeppa, iscritta nel registro Nazionale degli Operatori Olistici di ASPIN (Associazione dei Professionisti Italiani della Naturopatia e delle Discipline Olistiche), ai sensi della legge 4/2013, codice RM-0088-OP-P, livello “Professionista”. Counselor (Operatore professionale nelle Relazioni di Aiuto Psicologico ad orientamento Ipnologico Costruttivista) con livello “Professionista”, codice RM-0076-CO-P. Programmatrice Neuro Linguista, ha frequentato il corso di Counseling Professionale in Ipnosi Costruttivista e PNL dell’AERF di Roma presso il Centro di Ricerca Erba Sacra. Dirigente Consigliere di A.S.D. Magic Training, opera come Sport Coaching e Life Coaching. Reiki Master,Teacher Training of Shaktypat and III° Livello Trisaktipat of Trisakti – Yoga.
http://www.ritazeppa.it
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