I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi che tu venga all'ospedale o in prigione nei tuoi occhi porti sempre il sole. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi questa fine di maggio, dalle parti d'Antalya, sono così, le spighe, di primo mattino; i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi quante volte hanno pianto davanti a me son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi, nudi e immensi come gli occhi di un bimbo ma non un giorno han perso il loro sole; i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi che s'illanguidiscano un poco, i tuoi occhi gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti: allora saprò far echeggiare il mondo del mio amore. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi così sono d'autunno i castagneti di Bursa le foglie dopo la pioggia e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul. I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi verrà un giorno, mia rosa, verrà un giorno che gli uomini si guarderanno l'un l'altro fraternamente con i tuoi occhi, amor mio, si guarderanno con i tuoi occhi. Nazim Hikmet
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I tuoi occhi sono rimasti nudi davanti a me. Frase stupenda. Comprende in se fragilità di un’essenza.
“Finita anche questa guerra… Qui sarà cresciuta anche l’erba nuova. Di quel che c’è stato qui, di tutto quello che abbiamo patito, non si vedrà più niente e non sembrerà più vero” – — da ‘Torneranno i prati’ di Olmi.