Portami con te nel mattino vivace
le reni rotte l’occhio sveglio appoggiato
al tuo fianco di donna che cammina
come fa l’amore,
sono gli ultimi giorni dell’inverno
a bagnarci le mani e i camini
fumano più del necessario in una
stagione così tiepida,
ma lascia che vadano in malora
economia e sobrietà,
si consumino le scorte
della città e della nazione
se il cielo offuscandosi, e poi
schiarendo per un sole più forte,
ci saremo trovati
là dove vita e morte hanno una sosta,
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
che è azzurra ormai
senza residui e sopra
calmi uccelli camminano non volano.
Attilio Bertolucci
Filed under: Poesia | Tagged: Amore, Attilio Bertolucci, azzurra, Cielo, Città, donna, lamiera, mattino, mezzogiorno, nazione, occhio, Portami con te, uccelli, vita |
Il ramo rubato – Pablo Neruda
Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell’ ombra.
Ancora non se n’è andato l’inverno,
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
Fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente,
nella nostra casa,
nella notte e nell’ ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
Nazim Hikmet
C’è un albero dentro di me
trapiantato dal sole
le sue foglie oscillano
come pesci di fuoco
le sue foglie cantano come usignoli…
In me c’è una strada bianca..
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“Uno spazio infinito in un tempo eterno…
Ikenobo Senkei
***
(C. Govoni)
Anche il mare ha la sua primavera:
rondini all’alba ,lucciole alla sera.
Ha i suoi meravigliosi prati
di rosa e di viola..
Il ramo rubato – Pablo Neruda
Nella notte entreremo
a rubare
un ramo fiorito.
Passeremo il muro,
nelle tenebre del giardino altrui,
due ombre nell’ ombra.
Ancora non se n’è andato l’inverno,
e il melo appare
trasformato d’improvviso
in cascata di stelle odorose.
Nella notte entreremo
Fino al suo tremulo firmamento,
e le tue piccole mani e le mie
ruberanno le stelle.
E cautamente,
nella nostra casa,
nella notte e nell’ ombra,
entrerà con i tuoi passi
il silenzioso passo del profumo
e con i piedi stellati
il corpo chiaro della Primavera.
Nazim Hikmet
C’è un albero dentro di me
trapiantato dal sole
le sue foglie oscillano
come pesci di fuoco
le sue foglie cantano come usignoli…
In me c’è una strada bianca..
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“Uno spazio infinito in un tempo eterno…
Ikenobo Senkei
***
(C. Govoni)
Anche il mare ha la sua primavera:
rondini all’alba ,lucciole alla sera.
Ha i suoi meravigliosi prati
di rosa e di viola..
Pascoli
M’affaccio alla finestra e vedo il mare
IL MATTINO
Con tutti i suoi denti che ha azzurri e brillanti,
Gialli, verdi e rossi, ai balconi si cullano le tende.
Giovani donne con le braccia nude stendono i panni.
Un uomo, a una finestra, col binoculo in mano.
Mattino chiaro dagli smalti marini
Perla latina dai bagliori liliali:
Mediterraneo.
Mezzogiorno sul mare immobile e caloroso:
l’eternità dei tuoi minuti,
Oh! Mediterraneo!
e il miracolo della tua storia,
Lo racchiudi tutto quanto
Nell’esplosione del tuo sorriso.
La sua vita rinasce sui nostri dolori.
Prende il volo! e da quali ceneri – luminosa fenice!
Mediterraneo!
In costume del Numero d’Oro
Biondo pergolato azzurro dove dondola la certezza,
Così vicina, oh! così vicina alle nostre mani,
Che i nostri occhi l’hanno accarezzata..
Albert Camus