i tavolini nell’ombra soleggiata dell’autunno,
i compagni che andavano e tornavano, i compagni
che non tornarono più, ho pensato ad essi lietamente.
così incantevole nelle vetrine in ore
simili a quelle d’allora, quelle d’allora
scorrono ormai in un pacifico tempo,
la folla è uguale sui marciapiedi dorati,
solo il grigio e il lilla
si mutano in verde e rosso per la moda,
il passo è quello lento e gaio della provincia.
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..Insomma il passo gaio della provincia mi sembra un po’ esagerato.. Non so donde viene(veniva l’autore?) ma se riferita alla mia provinicia l’aggettivo direi che non combacia…
Notte
[…]”La memoria è una strada che si perde
e si ritrova dopo un’ansia breve,
tranquilla” […] : Nessuno è approdato sulla sponda opposta del fiume… Immergendosi nel fluire di quel “canto” è diventato termine di paragone in un mondo che con regolare ciclicità ritorna. Nessuno è tornato a se stesso… ignorando quel canto.