Tu sei per la mia mente, come cibo per la vita.
Come piogge di primavera, sono per la terra.
E per goderti in pace, combatto la stessa guerra
che conduce un avaro, per accumular ricchezza.
Prima, orgoglioso di possedere e, subito dopo,
roso dal dubbio, che il tempo gli scippi il tesoro.
Prima, vogliosa di restare sola con te
poi, orgogliosa che il mondo veda il mio piacere.
Talvolta, sazia di banchettare del tuo sguardo,
subito dopo, affamata di una tua occhiata.
Non possiedo, né perseguo alcun piacere,
se non ciò che ho da te, o da te io posso avere.
William Shakespeare
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tutto logora a quel punto, anche l’indifferenza
Le ultime due righe esprimono il mondo che avrei voluto avvertisse, per me, il mio ex
…soprattutto l’indifferenza, caro Winah. E non parlo dell’indifferenza di non poter ricambiare un amore così grande, ma di quell’indifferenza che ferisce, logora fino ad ucciderti Anima, cuore e psiche di quando, , si diventa fantasmi per quella persona….all’improvviso semplicemente per quella persona tu sei inesistente…..e qui mi fermo….
un caro saluto
Caro Inno, ecco che cosa mi è arrivato dei tuoi video di poesia.
..vero Beatrice.. stesso discorso penso si possa fare anche riguardo all’amicizia, ovvero legame profondo tra persone..
Notte
E’ un canto a due voci tra corpo e spirito, che oscillano tra orgoglio e “de-siderazione”, tra potenza e impotenza, di un’Anima che cerca se stessa in un riflesso.
Questa invece è un’altra grande bugia che si trasforma in verità nel momento in cui un lui e una lei … “compongono” la fisionomia di una persona:
“Di ogni esistenza, della usa singolarità, nessun nome ci svela il mistero. Perché di volta in volta di un essere che definiamo un uomo, una donna, dovremo poi dire il come: come è donna quella donna? E uomo quell’uomo? E troveremo che siamo tutti presi in un gioco di anamorfosi, sempre spostati, sempre obliqui, sempre almeno in parte eccentrici rispetto a quel significante, alla sua legge. Questa è la condizione della donna e dell’uomo moderni.” (Nadia Fusini, “Uomini e donne: una fratellanza inquieta”, Donzelli, Roma 1995)
Pardon: …”Di ogni esistenza, della sua singolarità…”
Chi, di tanto in tanto
Non marina come scolaretto
quell’obbligo, definito senso
Di responsabilità, divenire Uomini,
esseri coscienziosi!
Chi non marina quell’obbligo
Non lo sa, essendo la sua metamorfosi
Completa, “Ingranaggio”.
Come cerca di frescura in frescura
riparo dal sol cocente
ove fuggire il fuoco
mentre, insegue giovani
e fresche carni l’astuto
predatore, di già le labbra
bagna con la sua lingua
e saliva che si forma
per tali istanti ha un sapore
di cui pur le giovani carni
sia anche come prede,
ne gusteranno la pienezza.
folli le papille gustative
Nettare. nella tenerezza
La preda, fa preda cosi,
il suo predatore.
Saluto tutti voi, da Beatrice a Luigggione, insomma tutti tutti! Un particolare saluto, al l’ideatore di questo spazio infinito, “casa Anima” professore G.La Porta, naturalmente tutti i validi collaboratori redazione.. Buon Giugno a tutti, mese splendido! 😉
Un saluto da tutti noi. Gabriele e la redazione
Ciao Favola e Notte,
grazieee!
Ricambio di cuore!
Esatto, carissimo Winah, la penso allo stesso modo!
…capita che quando alle persone non servi più ti gettano nella spazzatura come un clinex….posso anche accettare di essere spazzatura .- o di esserlo diventata da un giorno all’altro – per qualcuno, ma almeno mi si dica in faccia dove ho sbagliato, mi si vomitino addosso le mie colpe oppure mi si spieghino i motivi per i quali un rapporto deve virare – e può accadere, ci mancherebbe – e questo cambio di direzione non può portarmi a bordo. Tutto qui!
Soprattutto fa male sapere che chi si comporata così, lo fa ben sapendo la devastazione interiore che sta creando….allora mi domando: ma cos’ha al posto cuore?! oppure vi sono motivi reconditi e sconosciuti, ma validi che cmq giustifichino un tale comportamento? E rieccomi a cercare un qualcosa che giustifichi l’pessere diventata spazzatura….e rieccomi a sperare di non essere spazzatura perchè il cuore sente una cosa, anche se la ragione ne dice un’altra!
E intanto si continua a soffrire e sperare che quell’indifferenza, quell’essere divenuta improvvisamnete spazzatura, abbia una sua ragion d’essere – la deve avere, è chiaro – ma che questa ragione ragione sia almeno motivata da un qaulche sconosciuto “buon proposito”….ed intanto passi e ripassi in rassegna tutti gli sms e conversazioni avuti per capire se e/o dove puoi aver abgaliato – se, poi, hbai sbagiliat qualcosa -, passi e ripassi in rassegna tante e tante cose, costruisci e distruggi ipotesi…ma nulla ti dirà la verità, nulla ti restituirà quella pace interiore che qualcuno ti ha lacerato così all’improvviso senza dartiu spiegazioni, nulla di ristituirà quella fiducia che prima riponevi nel prossimo, in tutti indistintamente, e che ora invece eviti come la peste, paura di entrare con chiunque in un rapporto più profondo….perchè si accetta il dolore, si accetta la sconfitta, si accetta di giocare la partita della vita, ma non si accetta l’indifferenza immotivata. Ci si rialza sempre, o così dovrebbe essere, ma a volte se pure ci si rialza nulla sarà più come prima…si, è vero è smepre così…ma a volte si cambia in meglio altre ci si chiude al mondo per sfiducia totale nel prossimo…e si è stanchi si essere “oggetti”, spesso inconsapevoli, in mano di bravi burattinai…..
un caro abbraccio
…volevo solo aggiungere che capita anche che le persone ti gettino nella spazzatura allorquando per loro sei diventato/a uno specchio scomodo in cui riflettersi. Non gli piace ciò che vedono e, piuttosto che accettarsi e corregersi, se e dove è possibile, preferiscono gettare lo specchio in terra farlo in mille pezzi….invece è meglio vivacchiare così come tira il vento, non lasciarsi coinvoilgere da niente e da nessuno, essere consci di non piacersi, ma vivere in quel limbo che non ha più nulla da offrire perchè fare Anima con se stessi è un lavoro duro e spaventa….maglio scappare!
…oppure si diventa spazzatura perchè meglio gettare un seme buono per paura chew qual seme diventi un fiore….
Genti.ma, Favola & Notte, ricambio il saluto, Luiggggggione
Come l’urlo nel vuoto, gli ultrasuoni che fanno impazzire il mio cane, la neve che si poggia su un essere invisibile per dargli un confine “ragionevolmente” accettabile dalla ratio…
I pregiudizi sono davvero inutili.