Ho capito

Improvvisamente ho capito che non c’è nessuna persona giusta. Non esiste né in terra né in cielo né da nessun’altra parte, puoi starne certa. Esistono soltanto le persone, e in ognuna c’è un pizzico di quella giusta, ma in nessuna c’è tutto quello che ci aspettiamo e speriamo. Nessuna racchiude in sé tutto questo, e non esiste quella certa figura, l’unica, la meravigliosa, la sola che potrà darci la felicità. Esistono soltanto delle persone, e in ognuna ci sono scorie e raggi di luce

Sandor Marai

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Molti tra i vivi meritano la morte e parecchi tra i morti meritano la vita, sei forse tu in grado di decidere?E allora non essere troppo generoso nel distribuire la morte nei tuoi giudizi, sappi che neanche i più saggi possono vedere tutte le conseguenze.

Ed ora infine giunge a me. Tu mi daresti l’Anello di tua iniziativa! Al posto dell’Oscuro Signore vuoi mettere una Regina. Ed io non sarò oscura, ma bella e terribile come la Mattina e la Notte! Splendida come il Mare ed il Sole e la Neve sulla Montagna! Temuta come i Fulmini e la Tempesta! Più forte delle fondamenta della terra. Tutti mi ameranno, disperandosi!

John R. R. Tolkien, Il Signore degli Anelli

Tutto torna…

“Poi, tutto torna come prima, ma non è più la stessa cosa.”

Alessandro Baricco

Coincidenze

Uno dei fatti più singolari nella vita è che, come tutti sapete, quando si sente nominare qualcosa, quasi sempre, nel giro di ventiquattr’ore, ci capita di sentirne parlare di nuovo.

[Un cavallo per la strega – Agatha Christie]

Veleggio

Veleggio come un’ombra
nel sonno del giorno
e senza sapere
mi riconosco come tanti
schierata su un altare
per essere mangiata da chissà chi.
Io penso che l’inferno
sia illuminato di queste stesse
strane lampadine.
Vogliono cibarsi della mia pena
perché la loro forse
non s’addormenta mai.
ALDA MERINI

Il demone dei rimorsi

Le vecchie donne del posto, che spesso facevano i turni per prendersi cura di lui e somministrargli tonici sperando di tenerlo in vita, dicevano che lo sconosciuto aveva un demone dentro, il demone dei rimorsi, e che la sua anima voleva fuggire verso la fine del tunnel e riposare nel vuoto delle tenebre.

(Il prigioniero del cielo – Carlos Ruiz Zafòn)

Vortici

Siamo talmente risucchiati nel vortice di questa società frenetica e isterica che non ci rendiamo conto di quello che siamo o che siamo diventati, e ci dividiamo tra quanti non se ne rendono conto perché non hanno più il tempo di fermarsi un attimo, appunto, a pensare o più semplicemente a godersi il far niente, e quanti, più verosimilmente, non vogliono avere il tempo di fermarsi, per non dover ammettere di essere diventati proprio quello che non volevano!”

Elogio del nullafacente, Luigi Piazza

Il ricordo della felicità

Il ricordo della felicità è la peggiore delle trappole, ti impedisce di accettare i cambiamenti
e provare ad andare avanti.

[Il mio angelo segreto – Federica Bosco]

Non esiste…

“Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla.”

[Erri De Luca – Il contrario di uno]

Cuore di tenebra

– Lo spirito dell’uomo è capace di tutto, perché contiene tutto, tutto il passato e tutto il futuro.

 

– Si vive come si sogna: perfettamente soli.
(Joseph Conrad, Cuore di tenebra)

Maschere

Nessuna maschera nasconde le menzogne come l’aperta verità, così come l’andar nudi è il miglior travestimento.

[William Congreve, Il simulatore]

In mezzo

Certo che la vita è strana: un mondo dentro che preme per uscire fuori, un mondo fuori che preme per entrare dentro e noi in mezzo, a dirigere il traffico.

Paola Melone

Perché

“Perchè scrivi solo cose tristi?

Perchè quando sono felice, esco.”

Luigi Tenco

La fine di un amore

“… la morte di un amore è come la morte d’una persona amata. Lascia lo stesso strazio, lo stesso vuoto, lo stesso rifiuto di rassegnarti a quel vuoto. Perfino se l’hai attesa, causata, voluta per autodifesa o buonsenso o bisogno di libertà, quando arriva ti senti invalido. Mutilato. Ti sembra d’essere rimasto con un occhio solo, un orecchio solo, un polmone solo, un braccio solo, una gamba sola, il cervello dimezzato, e non fai che invocare la metà perduta di te stesso: colui o colei con cui ti sentivi intero. Nel farlo non ricordi nemmeno le sue colpe, i tormenti che ti inflisse, le sofferenze che ti impose. Il rimpianto ti consegna la memoria d’una persona pregevole anzi straordinaria, d’un tesoro unico al mondo, nè serve a nulla dirsi che ciò è un’offesa alla logica, un insulto all’intelligenza, un masochismo. (In amore la logica non serve, l’intelligenza non giova e il masochismo raggiunge vette da psichiatria.) Poi, un po’ per volta, ti pass
a. Magari senza che tu sia consapevole lo strazio si smorza, si dissolve, il vuoto diminuisce e il rifiuto di rassegnarti ad esso scompare. Ti rendi finalmente conto che l’oggetto del tuo amore morto non era nè una persona pregevole anzi straordinaria, nè un tesoro unico al mondo, lo sostituisci con un’altra metà o supposta metà di te stesso e per un certo periodo recuperi la tua interezza. Però sull’anima rimane uno sfregio che la imbruttisce, un livido nero che la deturpa e ti accorgi di non essere più quello o quella che eri prima del lutto. La tua energia si è infiacchita, la tua curiosità si è affievolita e la tua fiducia nel futuro s’è spenta perchè hai scoperto d’aver sprecato un pezzo d’esistenza che nessuno ti rimborserà. Ecco perchè, anche se un amore langue senza rimedio, lo curi e ti sforzi di guarirlo. Ecco perchè, anche se in stato di coma boccheggia, cerchi di rinviare l’istante in cui esalerà l’ultimo respiro: lo trattieni e in silenzio lo supplichi di vivere ancora un giorno, un’ora, un minuto. Ecco infine perchè, anche quando smette di respirare, esiti a seppellirlo o addirittura tenti di resuscitarlo. Alzati Lazzaro e cammina.”…

Oriana Fallaci, Inshallah