PARABOLA IN DESHABILLE’

 

di Ornella Pennacchioni

Non ho mai pensato al riposo d’un angelo. Mi sono immaginata la sua veglia ininterrotta per obblighi professionali. Le piume allineate con cura maniacale, senza un controvento, senza minacci…a d’umana stanchezza in quanto angelo. E’ custode, mi dicevo, e deve stare in campana, in qualunque campana, compare del sacrestano bravo a incentivarne la credibilità a furia di rintocchi da terra. Con le orbite volte all’insù mai un cedimento delle palpebre, mai un boccolo sfatto, mai una ruga sulla fronte, mai un’insofferenza a incupire lo sguardo d’impeccabile dispensatore di grazie. E’ il suo lavoro, lo sanno tutti, anche i blasfemi che in quanto tali ne avranno uno personalizzato Master-munito.
Ora, a seguito d’una piuma senza rotta atterrata sull’ incredulità, mi domando se dorme, e come e in quale dove serra le armi divine. Lo voglio vedere. Devo restituire quella piuma. E mi lascio portare dal frullo senza ali in una miniatura di volo. Che lei piuma ne sappia oltre il vento, oltre la bussola, oltre i tuoi occhi di cielo che segnano i sogni per riconoscerli nell’angelo da riporto, lo so da sempre. E’ il viaggio del caso, l’approdo del sorteggio. Piumando su di me, noncurante del solletico, non ho riso. Ho seguito quella piuma del battibaleno che t’incastra in una parabola di salvataggio, e senza che te ne accorga sei preda di certezze delegate a poteri celesti. Ho fiutato un itinerario che fosse più sbigottito che bigotto. Per non perdermi nella nenia del rosario, ho scelto lo stupore più acuto. Non mollare l’idea da spiumare era il mio pensiero fisso. Se l’infinito mi apre quella porta, pensai, forse vedrò il dormitorio degli angeli, di quelli che hanno finito il turno. O vengono indotti ad insonnia cronica? La piuma conosceva la combinazione. Entrai e vidi una donna in un sonno umano coi capelli del dopo l’amore, le gambe a nicchia, le spalle volte all’addio. Le piume sparse ovunque, che mille dovevano essere per dotazione. La piuma guida si unì alle altre e come in un cartoon si ricomposero le ali dell’angelo di terra.

Pubblicità

Il tempo

 Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse:
cogli l’attimo, confidando il meno possibile nel domani.

Orazio

Eh già…

“Le persone non si incontrano a caso…ci sono incontri che sono ritorni…altri porte…altri ancora perle di uno stesso filo”…

L’ottimista

L’ottimista vede la rosa e non le spine; il pessimista si fissa sulle spine, dimentico della rosa.
(Kalhil Gibran)

Gioia

dscf1520_gioia

 

 

Ci sono molti modi di arrivare, il migliore è partire.
[Ennio Flaiano]

Si deve sempre…

Si deve sempre trovare il coraggio per ricominciare