Godi se il vento ch’entra nel pomario
vi rimena l’ondata della vita:
qui dove affonda un morto
viluppo di memorie,
orto non era, ma reliquiario.
Il frullo che tu senti non è un volo,
ma il commuoversi dell’eterno grembo;
vedi che si trasforma questo lembo
di terra solitario in un crogiuolo.
Un rovello è di qua dall’erto muro.
Se procedi t’imbatti
tu forse nel fantasma che ti salva:
si compongono qui le storie, gli atti
scancellati pel giuoco del futuro.
Cerca una maglia rotta nella rete
che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
Va, per te l’ho pregato, – ora la sete
mi sarà lieve, meno acre la ruggine …
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“Credo che nelle nostre vite
non ci sia un destino già segnato…la nostra strada è un viaggio dentro di noi, è UNA SCOPERTA ED UN EVOLVERSI CONTINUO…
E OGGI non siamo quello che eravamo eri e
non siamo nemmeno ciò che saremo DOMANI,
ma è giusto così!
noi siamo quello che scegliamo di essere ad ogni istante vivendo la nostra vita e non siamo ne giusti ne sbagliati, siamo noi stessi!”
Shan
Per godersi la vita
basta tuffarsi nella bellezza di ogni singolo istante
gustarsi con gioia le piccole cose
e sorridere… sorridere alla vita!
Stephen Littleword
Ricordando però:
“il cuore della vita
è sfera immobile e serena,
e in quel punto rifulge
una stella che è fissa in eterno.”
Kahlil Gibran
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ed aggiungo:
AMORE È UN FARO SEMPRE FISSO
CHE SOVRASTA LA TEMPESTA E NON VACILLA MAI;
È LA STELLA- GUIDA DI OGNI BARCA ERRANTE,
IL CUI VALORE È SCONOSCIUTO, BENCHÉ NOTA LA DISTANZA.
impavido resiste al giorno estremo del giudizio;
SE QUESTO È UN ERRORE E MI SARÀ PROVATO,
IO NON HO MAI SCRITTO, E NESSUNO HA MAI AMATO.
SHAKESPEARE
…Ora soooo, che cosa è un culatello e cosa nooooo,
… non fuggirò, no, no, da questo ribollente grembo psichico o pentolone;
non spezzerò la catena che raggio e distanza è da quel centro:
il mio!
Ma con questa catena segnerò il cerchio perfetto entro il quale crescere.
Al di là del muro l’ostetrica può attendere!
Ma non più del tempo dovuto, ahimè: il sotto-sopra e il dentro-fuori sarà agitato dalla ventosa.