Il profumo della sera

Non so se amare
questo profumo sottile della sera
che accompagna un’infelicità oscura
e nella distanza da me
scivolo
nell’ebbrezza degli abbracci mai avuti
fra i ricordi di-visi
in quei sorrisi dal sapore di baci illusi
riposa sempre meno
quest’anima
mia

6 Risposte

  1. … Il Doppio celeste in “Io non sono io” di Jimenez… ed il profumo di un Doppio oscuro… Non so se postare “Scent of a woman” oppure questa…

  2. E’ “nel profumo sottile della sera “che si fanno i conti con l’eesnzialità? ma…

  3. Caro Gabriele, toglimi una curiosità…, questa liriica, così bella e così passionale… , è una tua creatura ?

    Grazie, Don Gabriele

  4. Cara Bianca, mi puoi spiegare cosa intendi : ” … si fanno i conti con l’eesnzialità?” Grazie.

  5. … ma è attraverso la di-visione, che è “fare economia”, è codificare la realtà in Simboli, che si giunge all’ “intuizione” dell’Altro da sè. Intuire l’Altro è partecipare di lui coscientemente, è instaurare un legame, è dialogare: per arrivare alla conoscenza di sè, all’Intero, è necessaria una “di-visione”, che riattivi il desiderio … di vita. Che questa volta sia una “spinta” cosciente a riempire la vita di nuovi contenuti e non a vivere di rimpianti (“non so se amare…” , “ebbrezza di abrracci mai avuti…)!
    (Ricordo la favola junghiana “Lo scudiero del re”, postata da Elvezia in questo blog!)

  6. Carissimo, è una lirica scritta da mio figlio Michele.

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