Notturno a Boccheggiano

Vola per questo borgo solitario,
leggero come ali di farfalla,
un gran silenzio che i pensieri affranca
quiete regala alla mia mente stanca.
Passi felpati per non far rumore,
battenti di cotone alla mia porta,
batacchi claudicanti non ne sento,
né ansimar di vecchi o passi stanchi.
Lieve la notte il sonno m’offre lieto,
mi culla dolcemente, mi circuisce,
m’avvolge e mi carezza con affetto
i miei ricordi annebbia e diluisce.
Sull’ali della notte mi trasporta,
tutti i pensieri neri mi cancella
le pene andate e le future ancora
tutte mi offusca e pace mi regala.
Per tant’ore con la nera mia compagna
passeggio per i vicoli del borgo,
sopra i castagni volo e mi ristoro
come un gabbiano plano,
scivolo lieve tra le nebbie stanche
che affogano nel guazzo la campagna.
Dopo accarezzo ancora il sole
che da un pezzo scivola sui tetti,
che gli embricini, ancora d’acqua mézzi,
fa fumare festanti ed il calor regala.
Apatico nel letto mi rigiro,
al privilegio d’una pace cercata,
d’una serenità voluta,
ancor m’attacco
quasi a goderne i vantaggi fino in fondo,
come dal calice gustar gli ultimi sorsi d’un vino
lungamente invecchiato e ben fruttato.
Poi alle tiepide lenzuola infin rinuncio
ed al tedio d’un giorno uggioso mi abbandono.

Armando Salvatore Santoro

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9 Risposte

  1. Ti stringo forte, mio caro Gabriele! 🙂

  2. A commento di questo Dono di Salvatore, lascio un “Grazie”:
    da questo Dono il profumo del pane caldo, incenso di Hestia; lei è identificata con il focolare domestico… emerge dalla notte, da quel silenzio che esala dall’anima del poeta. Silenzio che non è assenza di senso, ma calma interiore simile a quella luce fioca con cui la ragione del cuore “guida”, “ninna” e placa i ricordi… Simile a quel “sole che da un pezzo scivola sui tetti” e precede l’atto volontario di una rinuncia fatta con malavoglia…
    La calma, Il tedio e la pioggia. Il riconoscimento di un “passaggio” (un cambiamento interiore) dà sempre lo stesso colore tenue alle cose, questo profumo, questa sensazione. E’ il voltarsi verso di sè.

    P.S. : Corrispondenze… “Chi scrive e legge realmente, cioè solo per sé, rientra a casa; sta bene. Chi non scrive o non legge mai, o solo su comando – per ragioni pratiche – è sempre fuori casa, anche se ne ha molte. È un povero, e rende la vita più povera.” (Anna Maria Ortese)

  3. Bellissima, Sublime lirica di un anima che si vuole rivelare con tante significative poetiche parole. Un passo necessario per aprire quella porta che conduce alla coscienza interiore 😀

  4. Ciao, Luigi. Baci.

  5. happy halloween a tutti!!!

  6. Per farsi quattro risa e tornar bambini,
    anche insieme ai figli…

  7. grazie Salvatore per la tua bellissima poesia. g.luca

  8. Stupendo questo “Notturno”, a commento questa riflessione:

    La noia è il più nobile dei sentimenti umani, in quanto ci mostra l’insufficienza delle cose esistenti di fronte alla grandezza del
    desiderio nostro.
    Giacomo Leopardi

  9. Ho letto adesso i commenti alla mia poesia. Come non condividerli, soprattutto quelli più introspettivi che hanno colto l’essenza del mio rifugiarsi nel silenzio (che tale in fondo non è)?
    Grazie a voi che avete condiviso il mio oziar festoso!

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