I singhiozzi lunghi
dei violini d’autunno
mi feriscono il cuore
con languore
monotono.
Ansimante
e smorto, quando
l’ora rintocca,
io mi ricordo
dei giorni antichi
e piango;
e me ne vado
nel vento ostile
che mi trascina
di qua e di là
come la foglia
morta.
Paul Verlaine
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Può la monotona ciclicità degli eventi ferire, più che insegnare a vivere? Per molti un monotono e insopportabile dolore è il ricordo che si rinnova, quello sguardo puntuale sul passato che sembra annichilire il futuro, togliendogli ossigeno… E’ il senso ondivago di quella foglia morta, trascinata dal vento: non conoscere il potere del ricordo, che lo possiede…
Buongiorno, Gabriele! Un abbraccio grande come il Mondo…
Ciao, Luigi. Baci e abbracci.
Quando arriva l’Autunno a calciarti il cuore sii felice delle foglie che coprono la terra dolci come le tante parole che pur dimesse danzano.