Canzone d’autunno

I singhiozzi lunghi
dei violini d’autunno

mi feriscono il cuore
con languore
monotono.

Ansimante
e smorto, quando

l’ora rintocca,
io mi ricordo

dei giorni antichi
e piango;

e me ne vado
nel vento ostile

che mi trascina
di qua e di là

come la foglia
morta.

 Paul Verlaine

Pubblicità

4 Risposte

  1. Può la monotona ciclicità degli eventi ferire, più che insegnare a vivere? Per molti un monotono e insopportabile dolore è il ricordo che si rinnova, quello sguardo puntuale sul passato che sembra annichilire il futuro, togliendogli ossigeno… E’ il senso ondivago di quella foglia morta, trascinata dal vento: non conoscere il potere del ricordo, che lo possiede…

  2. Buongiorno, Gabriele! Un abbraccio grande come il Mondo…

  3. Ciao, Luigi. Baci e abbracci.

  4. Quando arriva l’Autunno a calciarti il cuore sii felice delle foglie che coprono la terra dolci come le tante parole che pur dimesse danzano.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...