«..il cuore le si frantumò quando vide il suo uomo supino nel fango, già morto in vita, ma che resisteva ancora un ultimo minuto al colpo di coda della morte affinché lei avesse il tempo di arrivare. Riuscì a riconoscerla nel tumulto attraverso le lacrime del dolore irripetibile di morirsene senza di lei e la guardò l’ultima volta per sempre con gli occhi più luminosi, più tristi e più riconoscenti che lei gli avesse mai visto in mezzo secolo di vita in comune, e riuscì a dirle con l’ultimo respiro: “Solo Dio sa quanto ti ho amata”».
Gabriel Garcia Marquez
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… Solo Dio sa quanto ti ho amata, stella…
“Stella,
mia unica stella.
Nella povertà della notte, sola,
Per me, solo, rifulgi,
Nella mia solitudine rifulgi,
Ma, per me, Stella
Che mai non finirai d’illuminare
Un tempo ti è concesso troppo breve,
Mi elargisci una luce
Che la disperazione in me
Non fa che acuire.”
(Giuseppe Ungaretti)
P.S. Perchè desiderare la morte morale? E’ così che nasce il mondo nel mondo di una stella?
che meraviglia, Gabriele. Voglio continuare a crederci in tutta questa bellezza, non lascerò che il cinismo del mondo mi pervada. Grazie, mi ci voleva proprio, grazie per avermi fatto sognare.
Mille GRAZIE cara Cristina… dobbiamo crederci…