Winah ci manda questa lirica che sento molto… tragicamente vera.
Vi ringrazio per tutti i versi che mi/ci state inviando. Baci baci
A dire il vero non ne ho una in particolare a cui sono legato..
Tra le mie preferite… anche perchè la sento molto famigliare…“L’arte di perdere”
L’arte di perdere s’impara presto;
tante le cose col segreto intento
di andare perse che non è un disastro.Perdi una cosa al giorno. Con malestro
accetta chiavi perse, un’ora al vento.
L’arte di perdere s’impara presto.Perdi di più, più in fretta; al peggio apprestati:
luoghi e nomi e dov’è che avevi in mente
di recarti. Non sarà mai un disastro.L’orologio di mamma ho perso; e questa!
Che è l’ultima di tre case nel niente.
L’arte di perdere s’impara presto.Ho perso due città, belle. E, più vasti,
altri regni, due fiumi, un continente.
Mi mancano, ma non è poi un disastro.Anche perdere te (la voce,
il gesto amato) non mi smentirà. È evidente:
l’arte di perdere fin troppo presto
s’impara e sembra (scrivilo! ) un disastro.Elizabeth Bishop
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..già…purtroppo “L’arte di perdere si impara presto”..
..grazie a lei per averla pubblicata.. e soprattutto fatta conoscere insieme ad altre nelle sue trasmissioni nottambule e mattiniere su RaiDue..
Notte…
Una giornata di Luce per te, mio caro Gabriele. Te la auguro di cuore… baci baci! 😉
Grazie a te, che l’hai ri-portata a noi.
Un caro saluto!
Caro Luigi, grazie, di cuore! Ti auguro un giorno di serena gioia… A presto!