La Chimera

Non so se tra roccie il tuo pallido
Viso m’apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina O Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema
Di voluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose
Regina de la melodia:
Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore,
Dolce sul mio dolore,
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
E l’immobilità dei firmamenti
E i gonfii rivi che vanno piangenti
E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.

Dino Campana

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64 Risposte

  1. Salterò all’ultimo
    Respiro.
    Immagine
    Rappresentazioni
    Stadi comunicativi
    Epoche…
    Un fosso s’aprirà
    Al Blu di lucciole
    Benedico le tue Mani
    Hanno sempre saputo
    Accarezzare i punti giusti
    I luoghi prediletti della
    Mia Anima!
    Corpo, tu, sei Il mio corpo
    Nell’anima, la tua anima
    la mia Anima.
    Bacia con le tue ciglia
    Le mie.
    Dialoghi In Amore
    L’incontro delle nostre
    Lingue, la musica
    Terrà distante il Brusio
    Di Parole Caci-ara
    Fuori da questo letto
    E’, Ascolto il Tuo sospirare
    SOSPIRANDO!!!

  2. Felice giornata, Gabriele caro. Baci e abracci 😉

  3. Grazie, Luigi. Un caro saluto.

  4. Buon Giorno Carissimo Prof. Gabriele 😀
    prima o poi, sempre si mostrerà una Chimera, per spronare l’essere interiore che alberga dentro ogni corpo affinchè la consapevole forza sprigionata dalla coscienza possa in qualche modo mostrarsi anche fuori con tanto amore passione e compassione

  5. Un saluto a te, carissimo Raffaele.

  6. SCRITTO, DAL SONNO:

    Dormiveglia respirando
    catrame!
    Troveranno i miei Polmoni
    ben asfaltati, insegnerò
    ai vari Amministratori,
    ditte, e quanti altri come
    si asfalta con amore!
    Cosi come sto inalando
    questa mia sigaretta
    mentre ancor gli occhi
    dormono alla veglia
    pur udendo il silenzioso
    brusio della gente nel vicolo
    Educati dal temporale Mattutino
    portando la flemma Autunnale!
    Qual graziosa sensazione, scrivere
    in questa surreale mescolanza !!!
    Un occhio s’apre leggermente
    alle boccate fumante di ciò
    che è quasi Cenere!

  7. “Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore”.

    “K. Marx, “Miseria della filosofia”

  8. Che forza e che immagini, Giuseppe! Ho sempre pensato a quanto la notte sia complice, e tu lo sai bene. Grazie di questi versi ” asfaltati di amore”!

  9. Caro Giuseppe,
    quanto sono tragiche queste parole…

  10. DEDICA:
    Due occhi di sole
    velan la tempesta
    come saltimbanco
    saltella a festa
    forse è una dama
    d’antica Bellezza
    che al nulla svela
    sua tristezza…
    s’accinge d’amor
    di corpo e d’anima
    dona se stessa
    per tornare la notte
    a sua ermetica tristezza!

  11. Caro Prof La Porta, si riferisce a Marx? ho pensato di riportare un punto di vista, forse diverso, ma non lontano dalla realtà, non certo dalla mia nostra speranza!

  12. se pur cenere, ritorna sempre la vita! Una Buona serata a lei mio Professore, a tutti gli amici, suoi e nostri collaboratori di questa sempre, Splendente Casa!

  13. Bisognerebbe che i nostri emeriti s. politici imparassero a memoria la triarticolazione sociale di Rudolf Steiner

    qualche riferimento……

    Fai clic per accedere a Il%20monismo%20dialettico-trinitario.pdf

    Carisismo Prof.Gabriele riscoprire Steiner e come riscoprire Bruno, Gesù con altri aspetti… con altri ruoli e divine finalità

  14. Caro Giuseppe/menestrello,
    la notte ti è sempre complice… questa volta ti ha portato la tristezza ermetica di una dama… chi è in te?

  15. Sì, caro Giuseppe, lo avevo compreso… e non posso darti torto.

  16. Caro Giuseppe,
    dalla sera ti auguro una buona mattinata. Grazie. Un abbraccio

  17. …sono aspetti, caro Raffaele, che vanno colti come fiori secreti.

    Un caro saluto!

  18. Forse, se non vi fosse tristezza, saremmo senza antica Memoria, già condannati a quell’Umido Apatico! E’ tristezza che richiama gioia, semplifico nel chiamarla Gioia… Sicuro che ci si capisce! Un abbraccio ALATO, è non è sol voglia di volare, se pur nulla sarebbe di male…..! Devo andare, a Prestissimo!

  19. Un abbraccio sulle ali di Psiche anche a te, caro Giuseppe!

  20. SECRETO:
    Qual Varco
    s’apre a Tristezza
    se non la Gioia
    Soffermarsi
    Guardandola.
    Sia, arsura
    per vincere
    Paura.
    Poiché Tristezza
    non è che una
    finestra dalla lontana
    Vista.

    Nulla a pretender, se non quello che sento. Ho 5 minuti di relax, il piacere di affacciarmi su questo Giardino…

  21. ALL’AMICO:
    L’Acqua in movimento
    vita, nascita continua
    come l’utero s’avvelena
    Di stupidità Mortale,
    Qual’è l’umana realtà
    che di meraviglia,
    ne fa, Oscurità.

  22. Con la tua “finestra” privilegiata, caro Giuseppe, non puoi che rassicurare il nostro giardino…

    Un caro saluto

  23. …i tuoi, Giuseppe, non sono solo versi, ma lampi di messaggeri, di Angeli… diretti verso una terra remota e anticamente nuova.

    Saluti di baluginii

  24. SENZA TEMPO:
    Cascina del vecchio Pozzo
    Sorgon da li le man dei potenti
    I tempi non cedono ai vermi!
    Eterni serpenti dai lenti denti
    Veleno dolciastro,anestetizza,
    Brillii le comuni Genti!
    Dorme anch’esso, di colpe non sue
    L’Antico Guerrier guardiano,
    Dentro l’ognuno, v’è sol
    Il Morente! Antica cantilena
    Dorme lo stolto sulle rive deserte
    Di pur illusioni, lo scroscio di cascate!
    L’Intuito scacciato, torni armato
    di veraci Visioni, risvegli Potente
    l’Addormentato!!!

  25. Ora devo andare Ricambio il Saluto lo stesso che lei Prof manda a me! Senza ripeterlo sia il fulmine il nostro raggio,… Una buana serata a tutti! Ancora grazie per questo luogo, e non solo…!

  26. Si belle le poesie di Giuseppe Maiorana, la prima la conoscevo già, la seconda mi è piaciuta molto, oggi leggendola stava arrivando il tramonto, fumo una sola sigaretta al giorno sempre al tramonto, ora ho capito perchè, non l’avevo capito è proprio vero, il cuore ragiona per conto suo. Mi resta da capire perchè non guardo più la televisione. Forse perchè non c’è Gabriele La Porta? 😉

  27. Grazie a te che lo coltivi ogni giorno, carissimo Giuseppe!

  28. Un Saluto Veloce..

  29. Velocissimo a te, Giuseppe!

  30. QUELLO CHE NON E’: (1988)
    Le gole profonde
    stufo degli abiti
    di cosa metterò
    stasera.
    Stufo di qual
    taglio dei capelli
    se piacere o no!
    Stufo di vedere
    una forma allo
    specchio,
    Nel lago o nei
    mari in movimento
    Mi raffiguro…

  31. Caro Giuseppe,
    fuggi in Anima… o ti riconosci… o ti ri-trovi…

  32. amo lo specchio che sia in movimento!!! Un abbraccio carissimo Professore, cercando quanto possibile di Essere, e non appartenere a questa o quella società! in poche Parole “Matrix”!! Il vero specchio lo ritrovo più nel mare, nei fiumi.

  33. Diciamo che è un Osservare non solo me stesso, tutto quello che vedo, sento, da millenni. L’Io sociale a sottomesso, L’Essere!!!

  34. Un abbraccio anche a te, carissimo Giuseppe. Dove è acqua, è psiche…

  35. UN SEMPLICE SALUTO:(1992)
    Un saluto o, Angelo
    No,non ho detto mio?
    Ciao Angelo!
    No, Non ho classificato
    Di quale stirpe
    Se Bene, o Male!
    E’ solo, un Porgerti
    Un saluto Umano!
    Se pur, nell’arcato
    Mio cuore, ogni tuo
    passar, è, un Timbro
    Rovente. Come Arde
    ciò che s’ama!
    Come brama ad ogni
    Tuo Occhio che m’attraversa
    Com’è dolce la treccia Infuocata
    Che mi lega, Consumandomi!
    Chiederti ululando di non sparire.
    Non altro chiederò, che, un poterti
    Salutare, per continuare di quel secondo
    Bruciare!!!

  36. Che fuoco e che vorticoso discendere e salire. Singulto estatico. Piume della ali di Psiche gatteggianti e roventi. In te, caro Giuseppe, ri-vive Charles Baudelaire con questi versi, e non posso che ringraziarti!

  37. Caro Giuseppe, quanta ardente passione nei tuoi versi e che spirito libero, insofferente a costrizioni e lacci vari…
    Vorrei dedicarti questa composizione inedita

  38. Cosi è, carissimo Professore… “cosa, non vale, la bellezza Completa?
    grazie Anna per la dedica, conosco, Favoloso film. sia furibondo il soffrir d’amore, dolce e non malevolo è il suo Fuoco, di qual sofferenza più dolce, può sperare L’Umano! Non è un amar sofferenza, So che Lei capisce, cosi come tutti gli Angeli di questa Casa. Ciò che fu detto, non appartiene al fu! Essendo, Continuo, sempre Nuovo, che non conosce stantio! Buon pomeriggio Estivo…

  39. Qual bellezza, dalle Poesie, Sufi!!! o, quel toccare ecco, proprio mentre scrivo, sentirne l’essenza presenza nell’ossigeno che inalo! Tale, la Bellezza. Difficile persino, tentar con aggettivi, pur con i più sublimi, dare definizioni o spiegazione di ciò che si Prova! Ma, Tutti voi Capite, senza bisogno di parole!

  40. Giuseppe, è lo stesso per me.
    Il solo pensiero di una poesia Sufi mi emoziona.
    Mi squarcia, mi communove, mi pacifica.

  41. Quante estattiche sublimi vibrazioni/emozioni escono fuori dai radiosi soli interiori di così preziosi immensi interstellari esseri…. 😀

    😀 Buon Fine Settimana a Tutti 😀

  42. Buon finesettimana anche a te, caro Raffaele.

    Un abbraccio

  43. La SANTA MORALE (II): (1989)
    Qual Idiozia
    Il possesso D’amore
    La mancata libertà
    non sentir quanto
    sia il divenir della
    lingua amante,
    Un tenero petalo
    Dio di Dio, dov’è
    L’errore’ il Peccato?
    Idiozia millenaria.
    Ossesso di povertà
    Di paura! Prostituirei
    me stesso, Disincantando
    Un falso perbenismo! Poiché,
    Non esiste Prostituzione
    nella congiunzione d’anima
    Cos’è l’anima gemella?
    Esiste L’Amore che dona
    Lampi D’INFINITO!
    Come gocce d’acqua sui Fiori
    Sui Campi Profumati!

    BUON SABATO A TUTTI, A LEI PROFESSORE, UN SALUTO A RAFFAELE

  44. Caro Giuseppe,
    le tue parole cantano in osmosi con i Carmina Burana:

    Non è un peccato l’amore, perché se amare fosse una colpa Dio non legherebbe d’amore le essenze divine

    E sul falso perbenismo sai la mia posizione…

  45. credo proprio di si dopo quasi 15 anni continui dal 1996/7, anche se ricordo quella trasmissione su G. Bruno negli anni 80, molto bella se non erro era la metà degli anni ottanta? Comunque stupenda. Il fatto che si faceva conoscere a tanti, grazie a lei Bruno! Quel Bruno, non solo come anticlericale, che poi, non era questo il suo scopo profondo! il Bruno Vero, ciò che era nella sapienza In Sapienza! sol certezza, può far non temere la morte, specie quel tipo di morte! Buon Pomeriggio D’Estate!

  46. DIPINTO DONNA INNAMORATA :(1992)
    Immagine sconsolata
    se pur dorme la bella
    dopo un nutrito Pianto
    del proprio cuor,
    a mille e più petali
    una pioggia d’Incanto!
    Son sempre petali
    di tenera sostanza
    donde la Bellezza
    non s’arrende alla
    Speranza. Essendo
    alla stessa, Maestà
    che del cuor gocciolante
    Ne trae Fragranza.

  47. la faccina non centra nulla…

  48. Buona Giornata Professore, buona giornata a Tutti!

  49. Caro Giuseppe,
    Bruno è questo: “Un’unica forza, l’Amore, unisce infiniti mondi e li rende vivi”.

  50. Buona giornata anche a te, caro Giuseppe. Le tue rime sono come i fiori di Botticelli…

  51. I PARAOCCHI: (1987)
    Del donarmi mai mi dolsi,
    del ricevere mai m’accorsi
    dell’occhio al sole per propria abbronzatura
    non guarda certo all’altrui arsura
    questo è, cosi, non domandar
    se d’altro sanno, né vorranno sapere.
    Da sotto le ceneri si nasconde il braciere
    per il freddo Inverno, o peggio, per chi
    Non sopravvien all’inferno
    Li, dove le robuste Ali, si forgiano al Volo!!!

  52. INCONTRO: (1987)
    Se vuoi la menzogna
    Non cerchi me chiunque
    Tu sia, cerchi te stesso/a
    La libertà l’ho pagata
    Amaramente, non per te
    Rinuncerei né per altri
    Poiché non è il far ciò
    Che si vuol, Né la mera
    Convenienza! Comporta
    Sacrificio lacrime e COSCIENZA,
    Tu non cerchi me, ma sol,
    Tua Convenienza.

  53. ASCOLTO:(1987)
    Andarono a dormire
    sepolti dai sogni
    e ali di cicogne.
    Per il presto risveglio
    chiesero al Dio, di non tardare.
    Domandarono al silenzio di
    soccombere al Sonno
    poiché avanzava come fosse
    Una spada! E, fu il sonno, e fu
    Il Sogno, la voce potente con in
    mano un tridente, non ve fuga
    o stolta gente! Temer il silenzio
    E’ come l’assenzio, di cui, voi
    Il tridente, cosi la spada.
    Ora, di soprassalto, Direte…
    era solo un Sogno era solo un sogno
    Asciugandovi il real Sudore…

  54. Non avrei timor né superbia se vi fosse da Ringraziare, SE’ Vi Fosse…
    Canta le lodi, non importa se d’invenzion son verità
    Canta, la musica che più li alletta, non ciò che di specchio si rifletta!
    Ma, la miseria è la mia Prediletta!

  55. Buona Domenica a tutti! Buona domenica, Carissimo Professore!

  56. Caro Giuseppe/Menestrello,
    i tuoi versi hanno un sapore anticamente nuovo…

    Un caro saluto

  57. L’ARTE DEL BRACIERE : (1988)
    Ancora e per Fortuna,
    c’è qualcuno che sa
    come mantenere vivo
    il braciere sotto la cenere!
    Al mattino lo ritroverà ben caldo
    Pronto a rispolverare
    i propri colori Interni
    Quelle ali dal nome, fiamme!

  58. Caro Giuseppe,
    il fuoco tenero e avvolgente delle tue liriche ci accompagna nella quotidianità piacevole del nostro temenos.

    Grazie

  59. La CHIMERA???… per me, Interessante!

  60. Da UN PADRE ALLA FIGLIA, IN UNO e UNA SOLA VITA:

    SEME E ALBERO:
    Le mie ore mai perdute
    se pur perdute son nel tempo
    Il mio battito, palpito d’ogni palpito
    ha percorso miglia, sino a te
    Ricevendone il Tuo, o, Cuore!
    Ogni carne che lo Riveste ricerca
    altra carne per sentirne il fluire
    Il Calore! Che tu abbia Imparato
    Ciò che il tuo Seme ha Imparato
    sin da presto! Cosi i nostri Cuori
    Son congiunti oltre, cosi, oltre..
    Si AMANO, D’amor che Nessuno
    Mai, potrà sfinire, Inginocchiando
    A noi, Il Tempo degli Uomini.
    Siamo quei Rami e quelle radici
    Che si nutrono, alimentando
    Il nostro Amore, cosi, L’Amore!

  61. Speriamo, veramente, caro Giuseppe!

  62. Complimenti, carissimo Giuseppe!

  63. Che delizioso bocciolo è fiorito in questo giardino!

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