“Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita”
Oscar Wilde
Filed under: Amore, Pensieri Liberi | Tagged: Amare, idillio, Oscar Wilde, se stessi, vita |
Amare se stessi
Posted on 7 giugno, 2012 by Gabriele La Porta
- Gabriele La Porta
Questo Blog è l'unico ufficialmente riconosciuto dal Prof. Gabriele La Porta, filosofo, conduttore radiotelevisivo, già direttore di Rai 2 e RaiNotte. I miei ultimi libri
Ognuno di noi ha almeno una storia segreta da raccontare, un episodio straordinario che lo ha indotto a riflettere sulla vita e sul destino. Questo libro raccoglie alcune di queste vicende: sogni premonitori, defunti che suggeriscono comportamenti e azioni decisive, coincidenze inspiegabili che mutano il corso di una vita. Ciò che accomuna queste storie è l’elemento miracoloso, soprannaturale, il palesarsi di una soluzione positiva in situazioni che sembrano senza via d’uscita. Quale significato dobbiamo attribuire alle cosiddette coincidenze?
Con disegni di Donatella Scatena
Troppe volte Bruno sembra vivere ineluttabilmente con la scardinante dedica dell’Oscuro "ai vaganti di notte, ai maghi, ai posseduti da Dioniso, alle menadi, agli iniziati" (Eraclito 14, A 59, trad. Giorgio Colli). Un empito dionisiaco avviluppante il Dio in una danza a spirale che sfonda secoli inutilmente pesanti solo per gli umani. Perché la forza del Nolano è racchiusa in un perenne vaticinio donativo. Circolarità senza fine, Sphairos consustanziale con Afrodite iperuranica. Per questo è contemporaneo di Hermes, il donatore agli umani, e quindi con Spalle Larghe (Platone), Porfirio e Giamblico lo scrutatore degli Egizi e poi a Giuliano l’Apostata e "all’altro" Giuliano il Kremmerz degli anni nostri...
"Il bello è scoprire che tutto ciò che non abbiamo fatto in tempo ad imparare non è affatto perduto" - il Tempo
"Dedicato ai nostalgici di Sophia, ai profeti dell'incontro tra la magia di Hermes e l'analisi del profondo di Jung. Contro lo strapotere dello scientismo e l'abuso della tecnica" - LiberoLibri consigliati
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Arrivare ad “intuire” se stessi per essere se stessi, è una Pentecoste d’Amore: è compresenza, “sotto l’ombra della luce”, dell’uomo nell’uomo. La sua identità è, se ho ben compreso, “infinita unità” e “Immagine di luce” ! Guardare a se stessi per scorgere la memoria dell’Idea!
(Collegamento spontaneo ed ardito tra Luzi, Giordano Bruno e la Primavera del Botticelli… Chiedo venia, è ciò che sto ri-studiando in questi giorni! E’ stato un colpo di fulmine: anche questo. Come è sempre accaduto per tutto il resto. Che Dio mi fulmini! 🙂 )
Carissima Valeria,
quel fantomatico Dio, perché mai dovrebbe “fulminarti” quando invece potrebbe offrirti la visione del celato sentiero che porta all’illuminazione ” ? 😀
Perchè ognuno di noi è la propria strada: credo che questa sia “folgorazione” improvvisa, per me, mentre cammino, studio, lavoro, prego, “scendo in me”.
“Che Dio mi fulmini” è allo stesso tempo un’invocazione ed un atto di fede in quello che sto facendo “qui ed ora”… E’ quella “via pratica” di cui si blatera tanto, ma proprio tanto, e sulla quale non posso scegliere di accendere o di spegnere la lampadina quando voglio io. Non sarebbe un’esperienza, ma una coazione a ripetere.
cioé un amore “per sempre” in perenne fase nascente: se amare se stessi è accettarsi e volersi bene senza esasperazioni, come nel disturbo narcisistico, condivido questa affermazione e credo che sia la premessa per amare il mondo senza rinunciare a se stessi…
I più grandi esempi di amore prevedono l’abnegazione, ma non è da tutti e poi mi chiedo: è giusto?
Penso che lo sia solo per un figlio.
Saluti a Valeria, Raffaele e Luigi.
Agli altri amici del blog latitanti: ma che fine avete fatto?
BUON SABATO A TUTTI!
Ciao Anna, io sono presente, tutti i giorno leggo gli interventi nel blog. Ultimamente mi è stato difficile inviare i miei piccoli contributi, forse la posta non funzionava.
Un caro saluto a tutti quanti.
viki
Ciao, Viki. Grazie per la segnalazione, perché anche altri utenti hanno avuto il tuo steso problema. La redazione.