La memoria del cuore


“La memoria del cuore elimina i ricordi brutti ed esalta quelli belli, e grazie a questo artificio riusciamo a sopportare il passato.”

Gabriel Garcia Marquez

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8 Risposte

  1. Una Buon Serata Carissimo Prof. Gabriele 😀

    Più che sopportare il passato, sarebbe meglio dire “di affrontare il continuo presente”, perché ogni passato per quanto nefasto possa essere stato, ci mette nelle condizioni di comprenderlo con una maggiore consapevolezza di averlo già sperimentato, superato o accettato in qualche modo. Se siamo qui a parlare di qualcosa che allora ci sembrava invalicabile ed anche insopportabile, oggi è quasi acqua passata……. E’ il prossimo quello che ci assilla di più, special modo oggi, in questi nostri tempi finali assai drammatici/castranti e privi di vera libertà dell’essere…. Quando ho rivisto le mie tante gioiose/dolorose/sanguinanti giusti o ingiusti trapassi, nel confronto totale con il mio già futuro destino erano niente…….. In questa strana prospettica consapevole visione, non è paura per se stessi…, ma paura per quello che inconsapevolmente sentiranno coloro che ci stanno vicino ed anche lontano…..

    Veramente, solo risvegliando la memoria del cuore possiamo superare ogni ostacolo che il futuro già ci riserva…..

    Veramente, sono le paure interne ed esterne da trascendere, solo le verità possono aiutarci e le verità sono già celate nel nostro immortale cuore……..

  2. Intere civiltà e singole identità sorgono e scompaiono grazie alla revisione della storia e sembra che l’oblio possa cancellare ciò che accomuna le coscienze, il quotidiano vivere: a volte l’oblio preserva la psiche da un’implosione e il corpo dall’autodistruzione, tanto è difficile sostenere il ricordo di certe sensazioni, tanto è ridicolo mantenere uniti, in un tale stato, anima e corpo… L’unico rimedio sembra quello di incanalare l’impulso alla rabbia in attività quotidiane che diano risultati immediati, ripristinino il senso del tempo in un ritmo “binario”: la cura del tempo è arte che non può essere insegnata, come tutte le passioni. Ma alzarsi con il sole e con lui tramontare, rende bene e restituisce il senso al progetto di coltivare un campo di girasoli. Per non tornare mai più indietro, perchè… è ingiusto nei confronti di chi ha imparato come sopportare il peso del passato.
    Mai più situazioni come questa:

    “Quando sarai arrivata e ti avrò vista, piangendo
    a forza di aspettarti, cosa ti dirò?
    E dell’angoscia di amarti, aspettandoti
    ritrovata, come ti amerò?

    Che bacio tuo di lacrima avrò
    per dimenticare ciò che ho vissuto ricordando
    e che farò del vecchio dolore quando
    non potrò dirti perchè ho pianto?

    Come nascondere l’ombra in me sospesa
    per l’angoscia della memoria immensa
    che la distanza ha creato – fredda di vita
    immagine tua che io ho composto serena
    attenta al mio richiamo e alla mia pena
    e che vorrei non perdere mai più…”
    (Vinicius De Moraes)

  3. Ti abbraccio forte, Gabriele caro… bacissimi! 🙂

  4. Ciao, Luigi. Ti abbraccio forte anch’io.

  5. Ciao Valeria 😀
    sublimi sono le tue parole sublime è la poesia di Moraes 😀

    Se tanti esseri umani avesserò la possibilità di contemplare di più la divina ispirativa poesia…. quanti mali scomparirebbero da questa amata martoriata terra……. Purtroppo a tanti è negata questa meravigliosa luce dell’anima, perchè un linearizzante/opprimente indotto quotidiano, guidato da diabiliche menti non amorevoli, ci trascina nel baratro dei tantissimi assillanti futili piccoli o grandi problemi…..

  6. Caro Raffaele,
    il fatto che a tutti sia stata data, soprattutto in questo blog, l’opportunità di contemplare la divina e ispirativa poesia e che pochi ne abbiano giovato, nonostante avessero del tempo da sottrarre ai propri piccoli o grandi problemi per impiegarlo a viaggiare da una stella all’altra per liberare i cuori schiavi, …
    ‘sto fatto, dicevo, non può che cagionarmi grande sconforto: tant’è che domani continuerò a scavare fossi e contemporaneamente a lavare inconsapevolmente calzini…
    Ti dedico una proficua rinascita dietro il buco della serratura di qualcuno, altresì ti auguro di essere veramente libero a casa tua, perchè lì dove è casa mia poesia è lo scarto di un fuori gioco, oppure una “primiera”, ouverture prima di una fagiolata…
    A presto!

  7. Cara Valeria….
    Ognuno ha un proprio destino in questa vita……Anche se sento il suo benefico antico richiamo, il mio tempo non mi permette molto di contemplare la dolce/sublime ispirativa poesia… altrimenti, stai ben certa, che anch’io avrei ri-scritto poesie…. E’ una scelta e come tutte le scelte devono almeno essere consapevoli e responsabili delle azioni dei coinvolgimenti e delle implicanze che esse producono. E’una scelta che mi induce a dedicare il mio poco tempo ad altre cose che io reputo più necessarie e più urgenti della stessa poesia. Il mio cuore è assai dolorante non solo per quello che mi è successo, ma soprattutto per così tanto male che viene continuamente fatto inconsapevolmente a tanti fratelli di viaggio…. Chiamala Compassione/Amore altruistico o Rabbia/Ribellione se vuoi. Certo, non sarò io a cambiare questo mondo, ma nel mio piccolo, preferito non solo agire liberamente nel tangibile per quella giusta visione del prossimo che nell’essenza ci accomuna TUTTI, ma anche sinceramente di far nascere dei dubbi con tutte le mie strane parole….. Perché sono proprio i dubbi che conducono a tanti ricercati perché che “penso”, per ogni ricercante esploratore d’anima, sono quel catalizzatore induttore che richiedono soprattutto risposte… E’ anche vero che è qualcosa, che in qualche modo conduce a METTERSI IN DISCUSSIONI CON SE STESSI E CON TUTTO QUELLO CHE FINO AD ORA HA FOGGIATO LA NOSTRA PERSONALITA’ o COSCIENZA SUPERFICIALE.

  8. Sì, ne sono certa, ma proprio certa, avresti ri-scritto poesie invece di scrivere enciclopedie… Il problema è in effetti la contemplazione consapevole, o Immaginazione attiva; quanto all’estasi è “cosa” che riesce bene soltanto a chi si abbandona ad un amore attivo…
    Perdonami, Raffaele, purchè siano dubbi e non gocce di fango, quelle con cui ci dobbiamo misurare nei tuoi ritagli di tempo; che siano dubbi e non ammiccamenti per saperne di più, poichè si sa ben poco; accetto i dubbi, che però non siano i giochetti del tipo “io lo so ma non te lo dico, dimmelo tu per primo, così ti guardati dentro e so cosa sai”.
    Chi ricerca, non ha bisogno nemmeno di credere a quello che vede o sente con le orecchie. Gli animali, addirittura, hanno un fiuto e una memoria, nella memoria del branco, e non se la “menano” come noi umani… però mandano ambasciatori pure loro per sondare la situazione…
    E che alla fine si dubiti del dubbio e si dia risalto alla fiducia in “quell’uomo nell’uomo” che ci ha dato l’esempio di coerenza ed è cresciuto in noi e ci “sospinge” verso l’Altro, ci incoraggia ad andare, a cadere e a rialzarsi, a sbagliare e a riprovare, ad esitare soltanto davanti alla stupidità: poichè è vero che non si finisce mai di imparare ma, non imparare proprio niente dopo aver interpretato tanti ruoli ed essere scesi tante volte per quella scala, a me fa sorgere il dubbio che la strada per risvegliarsi è un’altra e che non basta atterrare e dire agli abitanti del pianeta ospite che stanno dormendo, oppure che le formiche sono più intelligenti perchè lavorano tutte come fossero un unico organismo, mentre l’uomo è diviso in mille pezzi. E che la donna non sa come fare a farlo tornare in sè e non sà nemmeno se essere un genio, ed essere cornificata, oppure essere una mamma, ed essere cornificata ugualmente…
    Vado a dormire.

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