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“Nautilus”
Perlate arche
Di quiete,
Rifugi di voci
Mansuete:
Nautilus,
Ipnotiche
Spire di marmo,
Orecchi natanti,
Ubiqui olifanti
Cui l’anime
Vanno,
In cui l’anime
Stanno,
Diafane pupe,
Sognando.
(Luigi Roscigno)
Abbiamo il Nostro! 😀
Non avevo mai osato fare una …
“MANDOLINATA”
Mi levigo
come un marmo
di passione
(G. Ungaretti)
Luigi, la tua ballata mi ricorda tanto il ritmo ipnotico de “Il canto della tenebra” di Dino Campana. Hai il ritmo nei piedi, ragazzo! 🙂
Troppo buona, Vale, troppo buona… 🙂
Lo so che non dico nulla di nuovo, ma almeno dico qualcosa visto che è da un pezzo che non dico niente:
CARPE DIEM
Raccogli,
ora,
questo fiore,
anima mia,
ora che il suo profumo
è intenso
ed i colori smaglianti.
Non fare appassire
le foglie,
mia dolcezza,
sì che rimangano solo le spine
ad ostentare le sembianze sgradite
della sua decadente bellezza.
Cogli i migliori attimi
della sua vitalità,
del suo vigore,
non gettare al vento
le fuggevoli dolcezze che regala.
La vita è breve
e l’ombra nera
raccoglie i sospiri inespressi
e copre col suo spettrale mantello
il bene che non è stato colto
quando il destino
l’aveva concesso.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano 21.12.2006 – 7,55)
CORAGGIO
Io spero
che la vita vi sorrida.
Io spero
che la vita vi abbracci.
Io spero
che la vita
non vi deluda.
Lo so che l’ombra lunga
scomparirà dietro una siepe,
sarà risucchiata
dal buio della notte.
Spero che il mio alito vi sia vicino,
sempre,
nelle lunghe nottate della vita,
nelle felicità che vi arrideranno
e vi confonderanno
o nei dolori
che appesantiranno l’animo vostro.
Vi guarderò in silenzio,
da lontano,
pronto a soccorrervi
nei momenti dell’affanno,
dell’ansia,
dello sconforto.
Sarà la mia voce,
confusa tra le nuvole,
che vi sussurrerà
con forza e con amore:
coraggio.
Santoro Salvatore Armando
(Boccheggiano25/07/2004 23.11)
Ai miei nipotini Seila, Verusca e Samuele
siete semplicemente FANTASTICI 😀
Troppo buona? …. Uhmmmm!!!! Ci penserò, Luigi. 🙂
Salvatore, avevo apprezzato il tuo “Carpe diem”, già postato; è quì in sintonia con un aforisma che amo particolarmente:
“Tutti noi sappiamo come impegnarci nell’azione politica: partecipare a campagne, a marce, protestare, resistere. Sappiamo il coraggio che l’azione richiede e il rischio che comporta, ma non sappiamo di avere anche altri mezzi di azione, mezzi che richiedono anch’essi coraggio: il coraggio del cuore di battersi per le sue percezioni. E se non ci battiamo, se non ci esprimiamo in favore del nostro senso estetico, quel velo funebre che è la conformità ottundente finirà per togliere ogni forza al nostro linguaggio, al nostro cibo, ai luoghi dove lavoriamo, alle strade delle nostre città.”
(James Hillman)
In questi momenti di coraggio ce ne vuole tanto anche perchè in giro ci sono troppi comici che pensano che la politica sia una sceneggiata da palcoscenico. Tirate via le battue squallide, e che servono solo a fare ridere una schiera di imbecilli che ridono senza capire e che ballano come scimmie nelle piazze, bisogna prendere atto della realtà che è molto cruda e cioè quella di fare i conti con l’egoismo di un capitale finanziario a cui interessa solo realizzare il maggior profitto con la minima spesa. Ed in funzione di questo no gli frega nulla ne che le nazioni sprofondino nel buio della Grecia e neppure che la gente s’impicchi o si butti giù dai balconi.
Anzi ti dirò che ho pena per queste persone che non hanno più la resistenza dei nostri nonni e dei nostri padri che hanno fatto miseria e fame e senza privilegi e con tanta fatica hanno costruito il benessere di questo paese adesso ridotto in miseria anche dalla stupidià umana che è sempre convinta che conquistato un diritto non si perde più. Invece la storia insegna che ogni guerra è una vittoria ma diventa precaria se non si sanno difendere le conquiste.
Ecco: siamo usciti fuori dal seminato e concludo ancora con una mia previsione che il mio “io” da sensitivo mi suggerisce. Da questa crisi sarà difficile uscirne fuori. Prima o poi il popolo butterà tutti a gambe in aria. Ma non saranno i comici a fare le rivoluzioni. I comici faranno al massimo solo ridere. Ci va qualcuno che abbia davvero le palle e che capisca che la strada della solidarità e della uguaglianza sarà quella da battere. Ma l’egosimo umano saprà percorrerla?
…Ci va qualcuno che abbia il coraggio di uscire fuori dal seminato per raccogliere nuove soluzioni, poichè le vecchie non soddisfano più “le rischieste”.
Un buon fine settimana, Salvatore.