Contro la morte

Morte, non essere troppo orgogliosa, se anche
qualcuno ti chiama terribile e possente
Tu non lo sei affatto: perché
quelli che pensi di travolgere
in realtà non muoiono, povera morte, né puoi uccidere me.
Se dal riposo e dal sonno, che sono tue immagini,
deriva molto piacere, molto più dovrebbe derivarne da Te, con cui
proprio i nostri migliori se ne vanno,
per primi, tu che riposi le loro ossa e ne liberi l’anima.
Schiava del caso e del destino, di re e disperati,
Tu che dimori con guerra e con veleno, con ogni infermità,
l’oppio e l’incanto ci fanno dormire ugualmente,
e molto meglio del colpo che ci sferri.
Perché tanta superbia? Perché tanta superbia?
Trascorso un breve sonno,
eternamente, resteremo svegli, e la morte
non sarà più, sarai Tu a morire.

John Donne

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20 Risposte

  1. SAN MICHELE ARCANGELO PROTEGGICI

  2. Rafellllluzzzzzzu, della mia vita, i biscotti ti piacciono… ? A me piacciono le chiacchiere…. , però devono essere, originale, fritte dalle tue mani, ahahaha

  3. …O morte, “nella mia fine è il mio principio”: firmato, Vecchi Esploratori.

    Di T.S.Eliot, “Da quattro quartetti”, East Coker, V…

    E così qui io sono, nel mezzo del cammino
    io che ho avuto in sorte vent’anni – vent’anni
    ampiamente guastati, gli anni
    dell’entre deux guerres – cercando
    di imparare a usare parole, e ogni tentativo
    è un ripartire proprio da capo e un genere diverso
    di fallimento, perchè si è appreso soltanto
    a usare al meglio le parole per quello
    che non si ha più da dire, o nel modo in cui
    non si è più disposti a dirlo. E così ogni impresa
    è un nuovo cominciamento, un’incursione
    nell’inarticolato in logoro equipaggiamento
    che si deteriora sempre nella generale confusione
    di sentimenti imprecisi, squadre indisciplinate di emozioni.
    E quello che c’è da conquistare
    con la forza e la sottomissione
    è già stato scoperto una
    o due volte o parecchie
    volte da uomini che non si può sperare
    di emulare – ma non c’è
    competizione – c’è solo la lotta per recuperare
    ciò che è stato perduto
    e trovato e ancora perduto
    e ancora: e ora in circostanze
    che non appaiono propizie. Ma forse
    non è guadagno né perdita. Per noi
    resta solo il tentare. Il resto non ci riguarda.

    Casa è il luogo onde si parte. A mano a mano
    che diventiamo più vecchi, il mondo
    diventa più strano, la trama più complicata
    di morti e di viventi. Non il momento intenso
    isolato, senza prima né poi,
    ma una vita che brucia in ogni momento
    e non la vita di un uomo soltanto
    ma di vecchie pietre che non si possono decifrare.
    C’è un tempo per la sera alla luce delle stelle,
    un tempo per la sera al paralume (la sera
    con l’album di fotografie). L’amore
    è più vicino a se stesso
    quando il qui e l’ora
    non importano più. I vecchi
    dovrebbero essere esploratori
    qui o là non importa noi dobbiamo
    muovere ancora e ancora
    verso un’altra intensità
    per una unione più compiuta, una più profonda
    comunione attraverso il buio freddo
    e la vuota desolazione, il grido
    dell’onda, il grido
    del vento, la vastità delle acque
    della procellaria e del delfino.
    Nella mia fine è il mio principio.

    (Trad. A. Tonelli)

  4. Carissimo Luigggione, a parte le graditissime chiacchiere, secondo me, John Donne che anche essendo un buon poeta e religioso inglese nel dire “ Trascorso un breve sonno, eternamente, resteremo svegli, e la morte
    non sarà più, sarai Tu a morire.” secondo il mio punto di vista, ancora, allora, non aveva capito proprio ma proprio niente della vera santa morte e della vera vita consapevole.

    Con la mano nel fuoco, chissà quante altre opposte cose avrà scritto nelle sue vite successive…..

    hai detto “SAN MICHELE ARCANGELO PROTEGGICI “, ma come? Tu innalzi un Arcangelo sopra il tuo Cristo? Non ci posso credere, che hai capito qualcosa di come sono fatte le gerarchie spirituali…… 😀

  5. Ed ancora, pensi proprio che ci sia un vero protettore, protettore di cosa? quando ben sai che l’abero della conoscenza passa per ogni bene e per ogni male?

  6. La parabola del figlio prodigo non ti ricorda proprio questo ?

  7. E se uno fosse nato per volare, ma nessuno gli avesse insegnato come si fa?!…

    (non ingrandite lo schermo se no inizia a tremare e viene il mal di testa)

  8. la canzone è di Ivana Spagna

  9. quella del primo video

  10. la poesia dell’ anima supera di gran lunga
    la poesia delle parole….

  11. “Mira alla luna, anche se la manchi atterrai fra le stelle….”
    by…..

    frase di un qualcuno che riuscì a volare,
    che spiccò il volo e verso la volta celeste
    si proiettò dritto nella direzione dei suoi
    sogni

    Qualcuno che ha veramente
    toccato la vera essenza della luna
    non come gli astronauti
    di un qualcuno
    che ha realmente
    capito
    di cosa sia fatta la realtà
    qualcuno
    che sa essere felice

    qualcuno
    che ora ci guarda da lassù
    magari sta tenendo per mano
    la sua amata
    e non scenderanno più
    si poseranno
    lievi sulle stelle

    Si può volare bene
    senza ali
    si può raggiungere
    proprio
    quello che si voleva raggiungere

    …..Uno sconosciuto di cui ora non mi ricordo il nome
    ha scritto “Mira alla luna..
    il resto è venuto da pensarlo da sè

    by Mel

    ps: l’ infinito è nostro…

    …iperuranio….

  12. “In faccia ai maligni e ai superbi
    il mio nome scintillerà”

    in faccia alla morte
    la mia anima splenderà
    e la morte a gambe levate
    fuggirà
    per la troppa bellezza
    e così superba
    si farà piccola
    sempre più piccola fino a sparire
    il piccolo pugno di buio
    si chiuderà per sempre
    fra le nostre mani

    ….

  13. by Mel 😀

  14. “Butterò questo mio enorme cuore tra le stelle un giorno,
    e oltre l’azzurro della tenda nell’azzurro io volerò”

    «Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
    e questa siepe, che da tanta parte
    dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

    io nel pensier mi fingo, ove per poco
    il cor non si spaura. E come il vento
    odo stormir tra queste piante, io quello
    infinito silenzio

    Così tra questa
    immensità s’annega il pensier mio:
    e il naufragar m’è dolce in questo mare»

    Leopardi

    Tutte le poesie e le canzoni del mondo
    dicono le stesse
    cose
    ma in modi
    talmente differenti
    che sembrano dire altro

    Invece è proprio in questa
    diversità
    che sta la bellezza dell’ umano
    infiniti modi per raggiungere
    lo stesso punto
    così variegati fra loro
    da creare tutti i
    colori che ci circondano
    Ogni colore ha la
    sua autentica
    originalità ed espressione
    e così come tutti glia altri
    è irrinunciabile
    e indispensabile
    per poter
    creare

    tutto ciò

    Il mondo…..

    by Mel

  15. il fusyi-yama , sempre uguale, sempre diverso:è lì presente .visto in diversi momenti, in diverse stagioni, con risultati diversi, ma pur sempre fuyi- yama.
    la partenza è come il monte Fuyi, c’è, e se ne possono swcoprire tanti aspetti…

    🙂

  16. Mi sommo a Mel e patrizia:

    […] Qual cosa è più dolce di queste, se non quella
    che mancando toglie loro ogni dolcezza ?[…]

    “La dolce ombra dei suoi capelli sciolti e profluenti
    sul suo viso; le sue dolci mani intorno alla tua testa
    congiunte in graziosa ghirlanda,
    i suoi tremuli sorrisi; il dolce richiamo d’amore
    nel suo sguardo; il ricordo de’ suoi sospiri mormoranti;
    la dolcezza della sua bocca colta da’ tuoi baci e diffusa
    sulle gote, sul collo e sugli occhi, e poi riportata
    alla sua bocca con nuove carezze: –
    Qual cosa è più dolce di queste, se non quella
    che mancando toglie loro ogni dolcezza: –
    il fervore costante di un cuore fedele: il lieve battito
    e il delicato svolo dell’ala dello spirito,
    allorchè sente, vagando in un cerchio di nuvole,
    il sospiro delle piume fraterne in contatto?”

    (Delizia d’Amore – Dante Gabriel Rossetti)

  17. LA Morte Bara Sempre.

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